Il caso

Assunzioni Asipu, pubblicata la lista degli ammessi. Le carte del Consiglio in Procura

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Asipu
Il caso politico rischia di diventare un caso giudiziario. Pesanti le accuse dai banchi di Palazzo San Cataldo
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Sono ventidue le domande ammesse a valutazione per la selezione del personale da assumere nell’Asipu. Nella tarda mattinata del 24 aprile, nella sezione “amministrazione trasparente” del sito di Asipu, è stato pubblicato l’elenco degli ammessi alla selezione: 15 addetti ai servizi cimiteriali, 6 autisti per il trasporto di rifiuti speciali e un solo candidato per la figura di coordinatore tecnico. Si tratta di un elenco provvisorio, che sarà reso definitivo il prossimo 28 aprile, dopo l’esame di eventuali richieste di precisazione da parte dei candidati non ammessi.

Entro il 31 maggio, come ribadito nel corso dell’ultimo consiglio comunale, celebratosi lo scorso 22 aprile, si dovrà procedere alle assunzioni. Un percorso che procede spedito anche se lascia alle sue spalle gli strascichi di una forte polemica politica che ha impresso una evidente spaccatura nella maggioranza.

Durante la seduta consiliare del 22 aprile si è assistito a un duro scontro sulle assunzioni Asipu, con interventi dei consiglieri D’Introno e Mascoli che hanno lasciato intendere, e in alcuni casi denunciato esplicitamente, che l’avviso di selezione fosse cucito su misura per alcuni candidati. Interventi concitati, soprattutto quello di Salvatore Mascoli, e ricchi di particolari (gravi se fossero verificati), al punto che i consiglieri di opposizione hanno richiesto che i verbali di quel consiglio vengano trasmessi alla Procura della Repubblica affinché indaghi su presunte notizie di reato.

Tutto è partito dalla mozione di Salvatore Mascoli, con la quale il capogruppo del gruppo misto chiedeva la revoca in autotutela dell’avviso di selezione.

La mozione del consigliere Mascoli

«Il risultato di questo gioco di prestigio sono affidamenti improbabili, senza controllo, con dubbi criteri di scelta, oppure le assunzioni oggetto della selezione, i cui criteri selettivi sono perlomeno discutibili. Senza contare che non si è ancora capito se ci conviene veramente effettuare questi servizi, se c’è comprovato vantaggio in economicità ed efficienza» ha riferito, in un passaggio del suo intervento, Salvatore Mascoli ripercorrendo l’iter amministrativo che ha portato all’approvazione del piano industriale di Asipu, nel novembre del 2022. Una approvazione che ha sancito il via libera ad una serie di altre attività, tra cui, appunto le assunzioni. «Mi avete indotto a votare un atto che poi è diventato strumento autorizzativo di qualunque cosa al di sopra di ogni controllo. Così non va» ha poi denunciato Mascoli.  Parole molto pesanti che hanno suscitato la reazione delle opposizioni ma anche di altri consiglieri di maggioranza che si sono affrettati a prendere le distanze da quanto detto dal capogruppo del gruppo misto.

D'Introno: «Non voglio pensare che l'avviso sia stato costruito su misura»

Primo degli interventi registrati è quello della consigliera Nadia D’Introno: «Questo avviso di selezione non s’ha da fare. Asipu è un castello di carta che alla prima folata di vento crollerà» ha esordito. Poi la dura critica all’avviso di selezione, in particolare riferendosi alla figura del coordinatore tecnico: «Non è necessaria alcuna prova di selezione: quante persone in Italia sono in possesso di patenti e abilitazioni così eterogenee contemporaneamente? Saranno rarissimi i casi. Questo articolo è già sufficiente per effettuare la selezione. A cosa serve il certificato di formazione per il trasporto di rifiuti speciali pericolosi? Chi ha autorizzato Asipu a svolgere questo servizio?» ha chiesto la capogruppo Dem. «Cosa dovremmo pensare? Quello che pensa l’opinione pubblica? Ossia che questo avviso di selezione sia stato cucito su misura per qualcuno? Che si conoscano già i vincitori? Io non voglio pensarlo ma qualcuno deve darci delle risposte».

Il sindaco: «Mi assumo la responsabilità politica di questa operazione»

È stato però l’intervento del sindaco a scatenare una vera e propria bufera.

Un intervento nel quale il primo cittadino non ha risposto a nessuno dei quesiti specifici sollevati dal consigliere Mascoli ma ha ripercorso, con un taglio politico, le vicende legate all’azienda Asipu e alla sua ristrutturazione, con ringraziamenti al lavoro dell’amministratore unico Renato Bucci. «Le assunzioni a tempo indeterminato sono risposte di affidabilità dell’azienda, risposte di fermezza, di solidità. Se una azienda partita da quella situazione oggi arriva ad assumere vuol dire che ha recuperato solidità» ha detto il sindaco in uno dei passaggi del suo intervento. «Ci si chiede di fermare ancora una volta di fermare la nave e io percepisco che c’è un fermento intorno a questa questione. Ma noi abbiamo il dovere di tenere ferma la rotta. Voglio ricordare al consigliere Mascoli che anche lui ha tenuta ferma la rotta quando abbiamo votato il piano industriale. Dobbiamo essere fieri perché abbiamo salvato l’azienda. Oggi non dobbiamo lasciarci distrarre dal canto ingannevole delle sirene perché fuori ci sono sirene che cantano un canto che non è il canto dell’interesse della città» ha aggiunto. «Il sindaco si assume tutta la responsabilità politica di questa operazione. Ne sono fiero e dico che dobbiamo portarla avanti»

La furia di Salvatore Mascoli: «Qui c'è un disegno costruito ad arte»

«Non accetto questo massacro. Sono certo di quello che dico. Sono disposto a subire le vendette trasversali ma non che si metta in dubbio quanto dico. Qui c’è un disegno costruito ad arte e lo vedremo all’esito. Non è un concorso, è una selezione. È il selezionatore che decide: a chi farà la domanda “quanto fa 2 + 2” e a chi chiederà di dividere l’atomo» ha detto in maniera concitata il consigliere Salvatore Mascoli, continuando nella sua contestazione.

«Dopo quello che è successo in quel cimitero, un dipendente pubblico che viene preso, minacciato, intimidito, ricorre alle cure dei sanitari, (il presunto aggressore, ndr) il giorno dopo stava a lavorare. Vi ho mandato anche le foto» ha continuato, riferendosi all’episodio violento registratosi alcuni giorni prima che ha visto come protagonisti due addetti al cimitero.

«Ho parlato di alchimie che venivano fatte (nelle riunioni di maggioranza, ndr). Lei, presidente, non disse: “Non deve essere nessuno di quelli? Staremo a vedere, se non sarà nessuno di quelli… Io ho gli elenchi» ha aggiunto Mascoli.

Frasi che farebbero riferimento al contenuto di alcune riunioni di maggioranza in cui – a quanto si evince – Mascoli avrebbe sollevato dubbi e perplessità in merito alle assunzioni e al timore che fossero appannaggio di una ristretta cerchia di persone, verosimilmente di chi già è occupato nelle attività di Asipu nella qualità di lavoratore delle cooperative che attualmente prestano servizio per conto dell’azienda del Comune.

Dichiarazioni molto pesanti in merito alle quali i consiglieri Torelli e Bovino hanno richiesto spiegazioni e hanno invitato la segretaria generale ad inviare gli atti alla Procura della Repubblica per opportune indagini.

Dal canto suo la presidente Mazzone ha chiarito che il suo intervento nelle riunioni di maggioranza era finalizzato ad allargare il più possibile la platea dei potenziali candidati a ricoprire i posti di lavoro.

Bucci sui social: «Querelo Mascoli»

Intervenuto sui social network, l’amministratore unico di Asipu Renato Bucci, ha commentato le parole di Mascoli, annunciando querela.

«Mi pare giusto inviare alla Procura le dichiarazioni di Mascoli. Così se ha ragione lui mi becco un bel procedimento penale. Ma se ho ragione io, la calunnia sarà il giusto riconoscimento per le illazioni fatte» ha scritto.

mercoledì 26 Aprile 2023

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Gino
Gino
1 anno fa

Ma sciatv a rtra’…

Dino
Dino
1 anno fa

In chr mani siamo finiti?

La verità prima di tutto.
La verità prima di tutto.
1 anno fa

Vai avanti Salvatore….non ti fermare la verità verrà fuori

Mario 62
Mario 62
1 anno fa

Consigliere Mascoli le PEC già dall’inizio
della discussione dovevano essere tre , una al SEGRETARIO GENERALE, al Dott. BUSIA presidente dell’autorità garante e concorrenza e per informazioni dei fatti alla Procura.