Quando sembrava che l’iter verso l’individuazione della nuova sede dell’ambulatorio di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza stesse procedendo spedito è arrivato lo stop, brusco. Anzi, bisognerà ripartire quasi da zero.
Eppure di potenziali luoghi che potessero consentire l’erogazione dei servizi in ambienti più consoni e adatti alle attività, rispetto ai garage che attualmente ospitano la struttura, ce ne sarebbero due.
Qualcosa però è andato storto nel procedimento e il direttore generale della Asl Bari si è visto costretto ad annullare in autotutela la delibera del 27 gennaio 2023 avente ad oggetto “Ricerca di immobile nel Comune di Corato (BA) da acquisire in locazione e da destinare alla nuova sede della Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza e degli ambulatori territoriali della riabilitazione di Corato – Approvazione avviso pubblico e indizione della procedura di
selezione pubblica”.
Nell’avviso pubblico era esplicitato: «Le offerte, sottoscritte dal proprietario dell’immobile o dal legale rappresentante, dovranno pervenire in un plico
sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura” e che è la “Commissione di gara deputata alla valutazione delle dichiarazioni di disponibilità ed alla scelta del miglior offerente» e per la procedura sono state presentate, entro i termini stabiliti, due offerte.
È però accaduto che «per mero errore materiale della Segreteria dell’Area Gestione Tecnica, una delle due buste pervenute è stata aperta prima delle attività di espletamento della procedura di gara da svolgersi in seduta pubblica e dunque prima che la Commissione Giudicatrice potesse valutare le dichiarazioni di disponibilità e scegliere il miglior offerente».
Ciò ha comportato « la violazione del principio che impone la segretezza delle offerte (a tutela dell’imparzialità delle operazioni di gara e della par condicio dei concorrenti) posto che, indipendentemente dalla dimostrazione dell’effettiva conoscenza delle offerte da parte della Commissione, il principio risulta violato dall’astratta conoscibilità delle stesse, quale effetto dell’apertura delle relative buste e della potenziale diffusione del loro contenuto».
Procedura, dunque, da rifare. I tempi di attesa per dotare la struttura di una sede idonea si allungano ancora.
non ne va bene una!!!
che professionalità… vabbè
WOW…..L’ABC!!!!!!! E CHI NE FA LE SPESE??? IL CITTADINO……………….