La notizia della morte di Marco Mennuti ha sconvolto la comunità di Corato ma anche la comunità di Malnate, il comune in provincia di Varese nel quale il professionista coratino aveva scelto di vivere. Una città frontaliera alla Svizzera: qui Marco lavorava per conto di una azienda del settore finanziario, dopo aver conseguito una formazione accademica al termine di un brillante percorso universitario. Lui, ex alunno del Tannoia, aveva fatto carriera.
Il suo lavoro lo aveva portato lontano dalla sua terra, Corato, città che amava e che raggiungeva ogni volta gli fosse possibile. Era stato a Corato soltanto qualche giorno prima della partenza per l’Egitto. Qui aveva avuto modo di salutare amici di infanzia, compagni di scuola e di attività sportiva, consegnando loro le aspettative per un futuro lavorativo che lo avrebbe portato presto a rivestire un ruolo prestigioso nella compagnia per cui lavorava.
Sportivo e innamorato dell’As Basket Corato, squadra di cui aveva indossato la maglia, giocando a pallacanestro con il gusto di condividere le emozioni che solo lo sport sa regalare. E il suo sostegno verso la “sua” squadra non è mai mancato, neanche quando ha dovuto lasciare il parquet per dedicarsi ai libri e al lavoro, impegnativo e prestigioso al contempo.
Tanti i messaggi che in queste ore si susseguono, nel ricordo di quel ragazzone che ha interrotto il suo percorso di vita in maniera inaspettata, tragica, beffarda. Una vita recisa in un momento di gioia, quello della vacanza, di cui Marco aveva voluto condividere emozioni tenendo aggiornati i suoi amici con la pubblicazione di fotografie sui suoi profili social.
Le autorità sono al lavoro per completare l’iter che lo riporterà a casa. Al momento ancora non si conoscono i particolari del tragico incidente e i tempi del suo rimpatrio.
Era stato mio alunno alle medie. Diligente, educato, rispettoso. Era rimasto orfano di padre in prima media. Un ragazzone simpatico che ti salutava con affetto ed era orgoglioso di parlarmi dei suoi successi scolastici da studente delle superiori e dell’università.
Ciao, Marco. Riposa in pace.