È stato un consiglio comunale ricco di spunti quello che si è celebrato ieri. Molte le domande di attualità inoltrate dai consiglieri comunali all’attenzione dell’organo di governo sui più disparati temi, dalla sicurezza ai lavori pubblici, generando un dibattito acceso e prolungato. Oltre 4 ore di discussione preliminare alla trattazione dei punti all’ordine del giorno, tutti approvati dall’assemblea, in gran parte relativi all’approvazione dei debiti fuori bilancio.
A tenere banco, innanzitutto, il tema della sicurezza declinato secondo i suoi diversi aspetti. In apertura di seduta il sindaco ha comunicato di aver scritto in Prefettura per denunciare alcuni problemi di ordine pubblico. Il sindaco ha riferito di aver parlato con il Prefetto di «note vicende di ordine pubblico e sicurezza urbana che vedono ripetersi in modo alquanto frequente e pertanto inaccettabile episodi di cronaca che turbano le quiete pubblica e fanno salire la percezione di insicurezza nella cittadinanza». All’attenzione del Prefetto è stata posta la questione di via Matteo Renato Imbriani, già denunciata dal consigliere Gaetano Fuzio, ma anche un grave episodio, registratosi in Piazza XX Settembre, che ha visto bande di giovani affrontarsi con l’utilizzo di mazze, oltre alla situazione di via Aurelia, zona limite quasi proibitiva per i non residenti.
Un tempismo non apprezzato dal consigliere Gaetano Fuzio che ha inoltre contestato l’uso della terminologia adottata dal sindaco: «la città è insicura, non è una percezione» ha detto l’esponente dell’UDC che ha placcato il sindaco anche su una sua presunta elargizione di biglietti omaggio per il Luna Park di San Cataldo. Asserzione che ha meritato una lunga risposta da parte di De Benedittis nella quale ha difeso il suo gesto in favore di quei bambini che vivono situazione di disagio e che non possono permettersi di giocare sulle giostre come tanti loro coetanei.
Tante ancora le domande formulate dalla consigliera Anna Malcangi (Sud al Centro), con richiesta di spiegazioni circa i ritardi nella consegna delle piazze Vittorio Emanuele e Buonarroti e, per la prima, l’assenza di un percorso tattile richiesto per legge e la definizione del futuro del chioschetto ubicato sulla piazza; le delucidazioni in merito alla tariffa aggiuntiva che il Comune paga a Sanb per lo smaltimento dei rifiuti non regolarmente differenziati. Domande che non hanno trovato risposta, al contrario della richiesta di spiegazioni circa i lavori alla scuola Santarella (che determinano la chiusura di via Trilussa) e la data di inizio della mensa scolastica che – come poi ha chiarito l’assessore Marcone – inizierà il 2 novembre. «Il bando del servizi mensa è complicato e necessita delle attenzioni. Vogliamo dare stabilità al servizio che non ci costringa a dare proroghe: è questo il solco che vogliamo seguire» ha detto il vice sindaco Marcone, parlando dei ritardi come conseguenza di un bando che dematerializza l’acquisto dei buoni che ora può avvenire tramite internet e che porta a comprimere i tempi per le iscrizioni. «Per quanto riguarda il trasporto scolastico il bando da noi ereditato non prevedeva proroga. C’è il nuovo avviso e si sta operando per il nuovo affidamento che a brevissimo partirà. Anche in questo caso l’iscrizione al servizio sarà digitale» ha aggiunto.
Non hanno trovato risposta le domande del consigliere Michele Bovino (Bovino Sindaco) in merito ad eventuali misure da adottare a favore dei meno abbienti per aiutare loro a far fronte al caro bollette e all’arrivo del Natale.
Dai preliminari, inoltre, è emersa la volontà di avviare un punto ristoro all’interno del Parco Comunale che funga come deterrente ad episodi di inciviltà o potenziali atti criminosi che potrebbero avvenire all’interno della struttura; e la necessità di alcune varianti al progetto di Piazza Buonarroti dopo una verifica di stabilità degli alberi che insistono sulla piazza ed è stato motivato, dall’assessore Sinisi, il ritardo nella consegna di Piazza Vittorio Emanuele, dovuto ad un rincaro dei materiali.
Duri gli interventi del consigliere Bovino che ha contestato la consigliera Antonella De Benedittis secondo la quale il problema sicurezza sarebbe rientrato e stigmatizzato la mancata assunzione di uomini in divisa e il mancato utilizzo di un contributo della Prefettura proprio in termini di sicurezza.
Novità sono emerse per quanto riguarda il settore delle politiche giovanili con aggiornamenti sull’avviso pubblico “Luoghi Comuni” che vede ad oggetto Torre Palomba. A breve sarà presentata l’organizzazione che ha vinto l’avviso pubblico e il progetto. Il bando “Restare”, con risorse superiori ai 100mila euro e che punta a mettere in contatto aspiranti giovani lavoratori con aziende locali, è in fase di applicazione mentre il Forum dei Giovani è nella sua fase preliminare. «L’iter che porta al forum dei giovani è complesso ma avrebbe potuto esaurirsi in pochi mesi ma la scelta che è stata fatta non è una scelta di timbratura di un cartellino: è cosa buona che all’interno del forum ci siano ampie voci, anche eterogenee» ha detto l’assessore Luisa Addario. Per quanto riguarda “Porta Futuro Metropolitana”, progetto che vede il Comune di Corato destinatario di una somma superiore al mezzo milione di euro per un servizio evoluto dell’Informagiovani, la Città Metropolitana ha chiesto di partire col servizio nella prima settimana di novembre. Per questo è stato chiesta la riconsegna delle chiavi del primo piano dell’ex edificio Imbriani, attualmente occupato da una organizzazione giovanile. Ora questa organizzazione si ritrova senza sede.
I punti all'ordine del giorno
Più rapida la trattazione dei punti dell’ordine del giorno che ha consentito di nominare il collegio dei revisori dei conti per il triennio 2022 – 2025 che sarà presieduto da Vincenzo Galizia e avrà come componenti Acito Nicola e Sannone Leonardo.
Successivamente si è passato alla votazione di alcuni debiti fuori bilancio tra cui spicca quello relativo al “Dopo di Noi”, la struttura che si trova su via Santa Faustina Kowalska nella quale si prestano attività per persone con disabilità. Per questo servizio, nonostante i solleciti dell’ente gestore, dal 2016 il Comune non aveva più provveduto ad indire una nuova gara per rinnovare la scadenza della gestione e quindi per consentire il servizio. Servizi che sono continuati secondo la convenzione del 2010. Ieri, il Consiglio Comunale, riconoscendo i debiti fuori bilancio maturati, ha di fatto scongiurato al sospensione del servizio.