Le decisioni della massima assise cittadina

Consiglio comunale, preliminari fiume. L’assemblea salva il “Dopo di noi”

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Corrado De Benedittis
Il sindaco Corrado De Benedittis
Tiene banco il tema della sicurezza
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È stato un consiglio comunale ricco di spunti quello che si è celebrato ieri.  Molte le domande di attualità inoltrate dai consiglieri comunali all’attenzione dell’organo di governo sui più disparati temi, dalla sicurezza ai lavori pubblici, generando un dibattito acceso e prolungato. Oltre 4 ore di discussione preliminare alla trattazione dei punti all’ordine del giorno, tutti approvati dall’assemblea, in gran parte relativi all’approvazione dei debiti fuori bilancio.

A tenere banco, innanzitutto, il tema della sicurezza declinato secondo i suoi diversi aspetti. In apertura di seduta il sindaco ha comunicato di aver scritto in Prefettura per denunciare alcuni problemi di ordine pubblico. Il sindaco ha riferito di aver parlato con il Prefetto di «note vicende di ordine pubblico e sicurezza urbana che vedono ripetersi in modo alquanto frequente e pertanto inaccettabile episodi di cronaca che turbano le quiete pubblica e fanno salire la percezione di insicurezza nella cittadinanza». All’attenzione del Prefetto è stata posta la questione di via Matteo Renato Imbriani, già denunciata dal consigliere Gaetano Fuzio, ma anche un grave episodio, registratosi in Piazza XX Settembre, che ha visto bande di giovani affrontarsi con l’utilizzo di mazze, oltre alla situazione di via Aurelia, zona limite quasi proibitiva per i non residenti.

Un tempismo non apprezzato dal consigliere Gaetano Fuzio che ha inoltre contestato l’uso della terminologia adottata dal sindaco: «la città è insicura, non è una percezione» ha detto l’esponente dell’UDC che ha placcato il sindaco anche su una sua presunta elargizione di biglietti omaggio per il Luna Park di San Cataldo. Asserzione che ha meritato una lunga risposta da parte di De Benedittis nella quale ha difeso il suo gesto in favore di quei bambini che vivono situazione di disagio e che non possono permettersi di giocare sulle giostre come tanti loro coetanei.

Tante ancora le domande formulate dalla consigliera Anna Malcangi (Sud al Centro), con richiesta di spiegazioni circa i ritardi nella consegna delle piazze Vittorio Emanuele e Buonarroti e, per la prima, l’assenza di un percorso tattile richiesto per legge e la definizione del futuro del chioschetto ubicato sulla piazza; le delucidazioni in merito alla tariffa aggiuntiva che il Comune paga a Sanb per lo smaltimento dei rifiuti non regolarmente differenziati. Domande che non hanno trovato risposta, al contrario della richiesta di spiegazioni circa i lavori alla scuola Santarella (che determinano la chiusura di via Trilussa) e la data di inizio della mensa scolastica che – come poi ha chiarito l’assessore Marcone – inizierà il 2 novembre. «Il bando del servizi mensa è complicato e necessita delle attenzioni. Vogliamo dare stabilità al servizio che non ci costringa a dare proroghe: è questo il solco che vogliamo seguire» ha detto il vice sindaco Marcone, parlando dei ritardi come conseguenza di un bando che dematerializza l’acquisto dei buoni che ora può avvenire tramite internet e che porta a comprimere i tempi per le iscrizioni. «Per quanto riguarda il trasporto scolastico il bando da noi ereditato non prevedeva proroga. C’è il nuovo avviso e si sta operando per il nuovo affidamento che a brevissimo partirà. Anche in questo caso l’iscrizione al servizio sarà digitale» ha aggiunto.

Non hanno trovato risposta le domande del consigliere Michele Bovino (Bovino Sindaco) in merito ad eventuali misure da adottare a favore dei meno abbienti per aiutare loro a far fronte al caro bollette e all’arrivo del Natale.

Dai preliminari, inoltre, è emersa la volontà di avviare un punto ristoro all’interno del Parco Comunale che funga come deterrente ad episodi di inciviltà o potenziali atti criminosi che potrebbero avvenire all’interno della struttura; e la necessità di alcune varianti al progetto di Piazza Buonarroti dopo una verifica di stabilità degli alberi che insistono sulla piazza ed è stato motivato, dall’assessore Sinisi, il ritardo nella consegna di Piazza Vittorio Emanuele, dovuto ad un rincaro dei materiali.

Duri gli interventi del consigliere Bovino che ha contestato la consigliera Antonella De Benedittis secondo la quale il problema sicurezza sarebbe rientrato e stigmatizzato la mancata assunzione di uomini in divisa e il mancato utilizzo di un contributo della Prefettura proprio in termini di sicurezza.

Novità sono emerse per quanto riguarda il settore delle politiche giovanili con aggiornamenti sull’avviso pubblico “Luoghi Comuni” che vede ad oggetto Torre Palomba. A breve sarà presentata l’organizzazione che ha vinto l’avviso pubblico e il progetto. Il bando “Restare”, con risorse superiori ai 100mila euro e che punta a mettere in contatto aspiranti giovani lavoratori con aziende locali, è in fase di applicazione mentre il Forum dei Giovani è nella sua fase preliminare. «L’iter che porta al forum dei giovani è complesso ma avrebbe potuto esaurirsi in pochi mesi ma la scelta che è stata fatta non è una scelta di timbratura di un cartellino: è cosa buona che all’interno del forum ci siano ampie voci, anche eterogenee» ha detto l’assessore Luisa Addario. Per quanto riguarda “Porta Futuro Metropolitana”, progetto che vede il Comune di Corato destinatario di una somma superiore al mezzo milione di euro per un servizio evoluto dell’Informagiovani, la Città Metropolitana ha chiesto di partire col servizio nella prima settimana di novembre. Per questo è stato chiesta la riconsegna delle chiavi del primo piano dell’ex edificio Imbriani, attualmente occupato da una organizzazione giovanile. Ora questa organizzazione si ritrova senza sede.

I punti all'ordine del giorno

La presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone e il consigliere comunale Gaetano Fuzio
La presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone e il consigliere comunale Gaetano Fuzio

Più rapida la trattazione dei punti dell’ordine del giorno che ha consentito di nominare il collegio dei revisori dei conti per il triennio 2022 – 2025 che sarà presieduto da Vincenzo Galizia e avrà come componenti Acito Nicola e Sannone Leonardo.

Successivamente si è passato alla votazione di alcuni debiti fuori bilancio tra cui spicca quello relativo al “Dopo di Noi”, la struttura che si trova su via Santa Faustina Kowalska nella quale si prestano attività per persone con disabilità. Per questo servizio, nonostante i solleciti dell’ente gestore, dal 2016 il Comune non aveva più provveduto ad indire una nuova gara per rinnovare la scadenza della gestione e quindi per consentire il servizio. Servizi che sono continuati secondo la convenzione del 2010. Ieri, il Consiglio Comunale, riconoscendo i debiti fuori bilancio maturati, ha di fatto scongiurato al sospensione del servizio.

Il commento dell'assessore Felice Addario

L'assessore Felice Addario
L'assessore Felice Addario
Ieri, in Consiglio Comunale, abbiamo risolto un grosso problema di carattere amministrativo che rischiava di far chiudere un’importante struttura sociosanitaria che oggi offre assistenza a 30 disabili gravi del territorio.
Il problema, stringi stringi, è semplice.
Nel Gennaio 2010, il Comune aggiudicò la gara d’appalto per la gestione del Centro Disabili difronte la Scuola Imbriani. La cooperativa aggiudicataria stipulò dunque col Comune un contratto che prevedeva la gestione del servizio sino a fine 2014. Con una proroga, si arrivò a fine 2015.
Nonostante i solleciti dell’ente gestore, da gennaio 2016 il Comune non ha mai provveduto a pubblicare una nuova gara ai fini di rinnovare la scadenza della gestione e di ripristinare la legittimità del servizio. I motivi sono a noi ignoti.
Un grosso problema amministrativo, giustamente rilevato dal Dirigente Pippo Sciscioli, che rischiava però di tradursi nella chiusura del Centro per disabili già dai prossimi giorni. E questo sarebbe stato una bomba sociale per il nostro territorio.
In primis per i disabili che quotidianamente frequentano il Centro. Fra questi, 10 sono disabili gravi senza famiglie o con genitori anziani che vivono nella Comunità Alloggio sita al 1° piano, e 20 sono invece disabili che frequentano il Centro Diurno socio-riabilitativo al piano terra dalle 8.00 di mattina alle 17.00.
In seconda battuta, a cascata, il problema avrebbe travolto le 25 famiglie dei lavoratori (in realtà soprattutto lavoratrici) che da anni operano in modo qualificato per il benessere dei disabili.
In terza battuta, la norma regionale sanitaria è chiara. Se c’è chiusura anche temporanea del Centro, il Comune perde l’autorizzazione al funzionamento oggi e domani: Corato non avrebbe potuto più avere una Comunità Alloggio per disabili gravi. Per il Centro Diurno ci sarebbe stato lo stop di almeno un anno.
Infine, oltre al danno la beffa. Il Comune avrebbe dovuto restituire alla Regione circa 120.000 € di buoni servizio non pagabili alla ditta per l’assenza di un contratto, e si sarebbe esposto inoltre al rischio di contenzioso da parte dell’ente gestore che aspira, probabilmente in modo legittimo, ad essere remunerato per il lavoro svolto.
Difronte a questa situazione “esplosiva”, da tempo insieme al Sindaco Corrado De Benedittis abbiamo lavorato pancia a terra per individuare una possibile soluzione che tenesse insieme l’esigenza di ripristinare la legalità con l’esigenza di assicurare alla comunità un servizio indispensabile per le fasce più deboli della popolazione.
Questa soluzione è stata infine trovata e ieri approvata in Consiglio Comunale da tutti i consiglieri di maggioranza. A loro va il primo ringraziamento per la sensibilità e il senso di responsabilità nell’assumere un indirizzo politico forte e chiaro laddove è in gioco la vita delle persone.

giovedì 27 Ottobre 2022

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