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Elettrodotto della 167: nel 2024 i lavori per lo spostamento dei tralicci. Dureranno tre anni

La Redazione
Lo schema dei lavori sull'elettrodotto
Se le tempistiche saranno rispettate, l'elettrodotto sarà trasferito dalla sua attuale sede quasi vent'anni dopo l'avvio dell'iter per lo spostamento. Un periodo decisamente lungo e tortuoso nel quale è successo di tutto
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Avvio dei lavori nel 2024. Conclusione tre anni più tardi, nel 2027. È la road map tracciata da Terna per la ricostruzione della linea elettrica a 150 kV Corato-Bari TE che include il rifacimento dell'elettrodotto Corato-Bari industriale 2. Ovvero la linea che, da anni e ancora oggi, taglia in due la popolosa zona 167, svettando sulle teste di migliaia di residenti.

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Il progetto prevede la realizzazione del nuovo elettrodotto aereo a 150 kV, lungo circa 36 km, tra la cabina primaria di Bari Industriale 2, ubicata nella zona industriale del comune di Modugno, e la cabina primaria di Corato, con la dismissione dell'attuale linea elettrica di lunghezza analoga a quella del nuovo elettrodotto.

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Per quanto riguarda il territorio di Corato, i tralicci verranno eliminati dalla periferia a Sud della città e spostati in quella che è stata ribattezzata la "zona cuscinetto". Si tratta di un lembo di territorio ubicato verso via Castel del monte, poco lontano dal centro abitato, nel quale però non mancano case, aziende e luoghi di interesse storico.

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L'indicazione dei tempi necessari per i lavori è contenuta nel Piano di sviluppo 2020 di Terna che fornisce un quadro dettagliato sullo stato di avanzamento degli interventi di sviluppo nel Centro Sud. «La ricostruzione della linea a 150 kV Corato-Bari TE – si legge nel documento – è necessaria per garantire il funzionamento in condizioni di sicurezza della rete a 150 kV nell’area a nord di Bari in presenza della nuova stazione di trasformazione». Lo spostamento dell'elettrodotto rientra in un'opera più ampia che coinvolge buona parte del territorio dell'entroterra a Nord di Bari. I primi lavori sono iniziati nel 2014 e sono terminati ad ottobre 2019. Il totale completamento dell'opera avverrà nel 2030.

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Se le tempistiche saranno rispettate, l'elettrodotto sarà quindi trasferito dalla sua attuale sede quasi vent'anni dopo l'avvio dell'iter per lo spostamento. Un periodo decisamente lungo e tortuoso nel quale è successo di tutto.

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Era infatti il 2008 quando l'allora sindaco Perrone firmò l'accordo con Terna per lo spostamento dei tralicci. Il tempo stimato era di tre anni. Dieci anni più tardi, nell'ottobre 2018, il sindaco Massimo Mazzilli e il dirigente di Terna, Adel Motawi, sottoscrissero invece il protocollo d’intesa fra Comune e Terna in cui vennero definiti il tracciato e le caratteristiche della nuova linea elettrica.

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Nel mezzo, la lunga battaglia condotta dai comitati cittadini per ottenere l'interramento della linea elettrica che invece continuerà ad essere esclusivamente aerea. La questione è spesso approdata in consiglio comunale, l'ultima volta per approvare il testo degli “Accordi associati all’elettrodotto 150 kV Corato – Bari industriale 2”.

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Nel 2019 è poi arrivato anche il parere positivo per la procedura di Valutazione Impatto Ambientale.

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venerdì 9 Aprile 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:05)

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cirino pomicino
cirino pomicino
3 anni fa

nel 2024? Così presto? Perchè non farli nel 2042?

antonio musci
Antonio51
3 anni fa

La zona così detta “cuscinetto” non è comunque priva di case e/o opifici. Inizieranno lamentele da questi cittadini che sino ad oggi non avevano problemi

DC
DC
3 anni fa

Possibile che con tutti i finanziamenti per la riqualificazione delle periferie, recovery plan, piani di zona, valorizzazione delle eccellenze agricole… l'unica soluzione è deturpare un altro pezzo del nostro paesaggio, distruggere piante d'olivo “cultivar coratina”, togliere il problema dell'inquinamento elettromagnetico (giustamente) da una zona per riproporlo in un'altra, nessuno è riuscito a convincere TERNA a interrare 7Km di elettrodotto lungo la SP231???
L'interramento avrebbe un tracciato più breve di quello aereo, salverebbe aziende, residenti e proprietari terrieri da espropri ed esposizioni insalubri, consentirebbe un più rapido spostamento e la sistemazione della provinciale ridotta ad un colabrodo. Tanti vantaggi a fronte di incomprensibili decisioni.SINDACO Corrado pensaci!

Pier Luigi
Pier Luigi
3 anni fa

Niente, l'interramento della linea elettrica a Terna non piace proprio.

Luciano Di Tommaso
Luciano Di Tommaso
3 anni fa

La zona cuscinetto era già 20 anni fa da considerare ad alta densità abitativa vista la presenza di dimore abituali e/o opifici, oltre più oggi con una maggiore presenza di unità abitative. Concordo pienamente col sig. DC che ha giustamente commentato prima del sottoscritto.

Aldo Lotito
Aldo Lotito
3 anni fa

Esulteranno coloro i quali hanno detto ” l'importante è che lo tolgano di qua, a me non interessa se va in testa ad altri ” si vergognino tutti quelli che niente hanno fatto per scongiurare questo grave danno che ricadrà su decine di ettari di territorio e sulle persone che vi abitano. L'interramento era fattibile, lo dimostrano i tanti interventi di interramento presenti proprio nel piano di sviluppo 2020 in oggetto, altro che “totem ” come fu definito da un noto lungimirante professore coratino.
Ma state tranquilli, la città avrà un ristoro ambientale da Terna, perché 26000 mq delle nostre campagne saranno aggredite e devastate da ruspe betoniere ed elicotteri, ma in cambio avremo una ventina di pali per illuminazione pubblica.
Complimenti a tutti noi, per questo grande risultato.

Gaetano Bucci
Gaetano Bucci
3 anni fa

Sempre troppo tardi. Prima, molto prima si doveva delocalizzare. L'elettrodotto in città ha fatto già danni incalcolabili ed altri ne farà nei prossimi sei anni. C'è gente che da una vita sta sotto le onde elettromagnetiche. La soluzione, sia per il tracciato sia per le nuove tecnologie, garantisce tutti in modo più che adeguato. Chi oggi è incapace, non solo di plaudire, ma di tirare un sospiro di sollievo mostra grande egoismo e maschera interessi ben diversi dalla tutela della salute. Il Comune, invece, dovrebbe fare una bella cosa. Dovrebbe chiedere l'avvio urgente dei lavori, visto che sono già passati diversi anni dall'accordo con Terna. Il sindaco De Benedittis è ben in grado di spingere in questa direzione, coerentemente con quanto promosso dal comitato “No elettrodotto”.

Francesco Grieco
Francesco Grieco
3 anni fa

I Coratini sono tutto fo e niente arrosto a Bari è stato fatto negli anni novanta in interramento di oltre4km della linea a 220kvl mi sembra che andava da Bari Japigia a Bari Carbonara costeggiando la circonvallazione che poi attraversa aereo la circonvallazione verso la zona di viale Einaudi, a Barletta è stato fatto un lavoro identico per alimentare la sottostazione delle FS. perche' a Corato non la si può interrare che tolgono da una zona per inquinante un'altra??????

Gaetano residente
Gaetano residente
3 anni fa

facciamo una bella raccolta firme contro questo scempio della natura e per tutela della salute dei residenti ( e proprietari) della cosiddetta “zona cuscinetto”, nel 2021 una cosa del genere non è accettabile

Nino el gordo
Nino el gordo
3 anni fa

Se queste linee o tralicci fanno male perché rilasciano ancora permessi di costruzione?

Gaetano Bucci
Gaetano Bucci
3 anni fa

Niente scuse. Stop alle speculazioni interessate. Il nuovo tracciato è assolutamente sicuro e garantito. Anche l'impatto ambientale è irrilevante, come da autorizzazioni rilasciate. L'elettrodotto va rimosso subito dalla zona 167, densamente popolata e con strutture pubbliche molto frequentate. Il Comune deve impegnarsi invece ad accelerare i tempi. Può farlo. Ha le ragioni e i mezzi per farlo. Il sindaco De Benedittis deve essere coerente con le lotte del passato.