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Confronto sindaci, i tre candidati presenti: «Basta centrodestra, voltiamo pagina». Il video

La Redazione
Confronto sindaci
Davanti ad una nutrita platea, tre candidati sindaco su quattro: Bovino, De Benedittis e Longo. Tanti i temi affrontati e diversi i punti in comune
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Quattro sedie, tre candidati e diversi punti in comune. Il più importante, «voltare pagina dopo quasi vent’anni di amministrazione di centrodestra». Questo, in estrema sintesi, il primo dei due confronti pubblici promossi dalla zona pastorale San Cataldo e dall’associazione “Cercasi un fine”, svolto ieri sera nel cortile della chiesa di San Francesco.n

Non c’era Luigi Perrone, che ieri aveva confermato la sua assenza con una nota inviata alla stampa. C’erano invece Bovino, De Benedittis e Longo che, senza mai citarlo, hanno spesso fatto riferimento all’ex senatore, alla sua amministrazione passata e, più in generale, al modo di fare politica del centrodestra, leitmotiv di questa campagna elettorale.n


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Si è parlato di programmi, di visioni, della Corato che sarà e di ciò che serve per rimetterla in piedi. Nove domande, sei macro aree da analizzare e quattro minuti a testa ben orchestrati dalla moderatrice Rosa Siciliano. Il primo punto riguarda il presente, il vuoto amministrativo che dura ormai da due anni, per tutti e tre attribuibile al centrodestra. Un vuoto che secondo Bovino «ha portato alla disaffezione dei cittadini verso la politica e i partiti ma che quella passione per la politica deve tornare a rifiorire». Per De Benedittis, invece, non tutto il male viene per nuocere. «Sono stati due anni di transizione che hanno permesso alla città di riflettere sul fatto che una stagione politica durata quarant’anni sta andando verso la conclusione». Un desiderio di rinascita sottolineato anche da Longo: «Le piazze di Vito e Corrado ci hanno fatto capire che gli ultimi diciotto mesi hanno risvegliato la città».n

Comune per tutti anche l’aggettivo che deve caratterizzare la Corato del domani: libera. «Sogno una Corato libera di votare chi vuole senza timori e paure. – esordisce De Benedittis – Sogno una Corato sostenibile, che punti alla rinnovazione digitale e attenta ai giovani». «Sogno una città libera – rincara Longo – sicura e con un’amministrazione stabile perché i problemi di Corato non si risolvono con la bacchetta magica». «La città che sogno ce l’ho davanti – dice Bovino – quella che stiamo costruendo. Vorrei una città più sicura, con maggior sviluppo e lavoro. Una città unita per il bene di tutti».
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Politiche sociali

Longo: «C’è bisogno soprattutto di programmazione, cosa che non è stata fatta dalle amministrazioni precedenti e i quartieri ghetto, il degrado ne sono la prova. Se ci fosse stato un piano regolatore le cose sarebbero andate diversamente. Invece fa comodo promettere e non fare perché le promesse portano voti. Speriamo che le periferie queste cose se le ricordino».

Bovino: «Bisogna andare nei quartieri ogni due mesi, dar loro voce durante l’amministrazione con degli incontri e non in campagna elettorale. Serve pianificazione: ancora oggi sentiamo parlare di Pirp e Pruacs. Siamo in ritardo, bisogna accelerare. Tutta Corato è una periferia, anche il centro va aiutato. Poi c’è la periferia delle persone, quando la politica non riesce ad ascoltare i problemi dei cittadini».

De Benedittis: «Serve rigenerazione urbana, intervenendo sulle strutture materiali dei quartieri e rigenerazione sociale, mettendo a sistema scuole e associazioni. Il Comune deve spostare fondi di bilancio sulla prevenzione e sull’assistenza ai minori consentendo a tutti di svolgere attività. Serve ripensare la città in relazione ai bisogni delle persone intercettando fondi che in passato sono stati persi».

Immigrazione

Bovino: «Gli immigrati sono nostri fratelli e vanno resi protagonisti del processo culturale e sociale della città. Come valorizzarli? Ospitandoli, trovando loro strutture, favorendo l’integrazione attraverso le scuole, i servizi sociali, le parrocchie, le famiglie, le associazioni sindacali e gli imprenditori».

De Benedittis: «Gli immigrati a Corato sono sempre stati invisibili. Serve uno sportello immigrazione che aiuti l’immigrato con la burocrazia perché il primo passo per l’integrazione è la regolarizzazione e in questo il Comune può fare tanto. Gli immigrati possono diventare il ponte che ci sprovincializzi, l’opportunità per accordi economici, culturali e religiosi con altri Paesi».

Longo: «Il problema immigrazione è burocratico e sociale. Sul secondo delle responsabilità ce le ha la politica. Ci sono partiti che acquisiscono consenso attraverso il razzismo, il “prima gli italiani” e noi vogliamo affidare il problema immigrazione a queste persone? Bisogna partire da integrazione, formazione e informazione sperando che lo Stato snellisca la burocrazia».

Giustizia e legalità

De Benedittis: «Ci sono inchieste che hanno epicentro a Corato, la microcriminalità si sta legando alle grandi famiglie malavitose, il fenomeno a Corato è complesso e non riguarda solo atti di bullismo. Per arginarlo bisogna fare una rivoluzione culturale a partire dal modo di amministrare che deve essere trasparente e non legato a clientelismi. La classe politica deve denunciare, cosa che non è avvenuta in passato. Dobbiamo garantire la pulizia nei palazzi di potere».

Longo: «Dice bene Corrado, bisogna ripulire il Comune. Il problema di giustizia parte dal voto di scambio perché quelle modalità ritornano quando queste persone diventano amministratori. Se mandiamo la Banda Bassotti sul Comune cosa dobbiamo aspettarci? Poi, però, non dobbiamo lamentarci perché abbiamo voluto noi quelle lobby di potere, abbiamo consentito noi a tizio e caio di candidare prestanomi che si “ritirano” con 400-500 voti».

Bovino: «Per anni siamo stati abituati a veder costruito un consenso per mance lavorative all’Asipu, siamo stati abituati a veder andare una pratica edilizia dall’ufficio di sotto a quello di sopra solo perché squilla il telefono degli amici. Bisogna stabilire e adottare regole certe. Anche i cittadini devono contribuire interessandosi alla cosa pubblica».

Agricoltura e industria

Longo: «Industria e amministrazione devono cooperare attraverso le infrastrutture e la promozione, penso ad esempio al turismo enogastronomico. Ci sono grandi eccellenze ma manca un po’ di organizzazione. Il Comune può creare i presupposti per farle conoscere».

Bovino: «Venti anni fa si parlava di Pip, è ancora tutto fermo nei cassetti. Abbiamo una zona industriale senza servizi, in una zona idrogeologica a rischio. Non possiamo creare nuovi insediamenti produttivi. Dobbiamo partire dalla promozione dei prodotti, attraverso accordi con enti, dalla rivalutazione del turismo religioso, dall’enogastronomia. Dobbiamo partire dalla valorizzazione dei tratti della nostra cultura».

De Benedittis: «La zona industriale di Corato – che ha già in vantaggio di essere poco interessata da racket e usura ed essere ben collegata – va ripensata come un condominio in orizzontale, un luogo vivibile, moderno e ricco di verde per attrarre investitori. L’agricoltura deve puntare sulla qualità e sulle tipicità».

Cultura

Bovino: «Il dolmen è abbandonato. Vanno fatte le gite scolastiche, va fatta rete con i comuni del territorio. Stesso discorso per le tombe di san Magno. Va fatta una sinergia con il Parco dell’Alta Murgia per percorsi cicloturistici. Vanno recuperati trulli e masserie. Va riaperto il museo della civiltà contadino, va rivitalizzata la zona di torre Palomba. Dobbiamo recuperare le tradizioni perché anche quelle fanno parte della nostra ricchezza attraverso strumenti e finanziamenti».

De Benedittis: «Trent’anni fa con i movimenti pacifisti e ambientalisti abbiamo evitato che il parco dell’Alta Murgia diventasse zona militare, discarica e sede di speculazioni. La funzione del parco deve essere rilanciare l’incontro tra il lavoro e la natura. Un luogo che molti coratini non conoscono. Il Comune deve ricreare la connessione emotiva tra la sua gente con questo paradiso perduto che abbiamo a venti minuti di macchina da qui».

Longo: «Purtroppo il parco dell’Alta Murgia è un luogo poco sicuro dove si ritrovano carcasse di auto rubate, dove la malavita fa scorribande notturne. Il parco ha necessità di essere controllato e sono felice che con Tarantini (il presidente dell’ente ndr) questa preoccupazione è percepita. Chi ha fatto cultura a Corato ha pensato ai contenitori ma non ai contenuti, dal museo al teatro. L’amministrazione dovrà dare a dei manager quelle strutture».

Il confronto si chiude con l’appello al voto. De Benedittis: «Bisogna dare alla città un volto e una voce in cui la città possa ritrovarsi e che possa condurla in Europa. Serve una nuova classe politica e un sindaco dalle spalle larghe che con convinzione possa portare il nostro Comune oltre gli spazi in cui è stato limitato». Longo: «Corato voterà per due referendum. Uno di questi è: “Vi è piaciuta la Corato degli ultimi vent’anni?” Se Corato vi è piaciuta votate il centro destra. Se la vedete distrutta, sporca, pericolosa e senza programmazione votate Movimento 5 Stelle e se proprio non vi piacciamo, uno di questi due candidati al mio fianco ma non il centrodestra». Bovino: «Ringrazio Longo per questa attestazione di lealtà politica. «Io sul palco ho detto “avàst” ad un’amministrazione che ha creato anni di fallimento. Allora perché votare Vito Bovino? Perché non ha padroni, l’unico suo padrone è il vostro coraggio, la vostra speranza di far cessare le logiche clientelari».

Prossimo appuntamento, lunedì 14 settembre, alle 19.30, in largo don Ciccio Tattoli. Sarà il turno delle domande dei cittadini.

mercoledì 9 Settembre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 21:46)

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Nica Testino
Nica Testino
3 anni fa

La campagna elettorale è la FESTA DELLA DEMOCRAZIA, è la festa della LIBERTÀ di pensiero, di parola e di scelta.
È la coscienza collettiva che deve governare i processi della politica che, non può più limitarsi ad occupare solo spazi.
Grazie, a chi ha deciso di organizzare e a chi ha partecipare a questo evento sociale… Tutt'altro che teatrino elettorale!

Gigi Gusto
Gigi Gusto
3 anni fa

Gli assenti sono sempre colpevoli

Cataldo Ferrara
Cataldo Ferrara
3 anni fa

È vero che la campagna elettorale è la festa della democrazia, ma è altrettanto vero che non ci si può prestare a confronti con candidati che durante i loro comizi altro non fanno che offendere con frasi e termini il loro antagonista. Inoltre bisogna aggiungere giustamente, che mentre loro devono farsi conoscere politicamente, Gino Perrone non ne ha bisogno considerando la sua militanza in politica da più di 60 anni sempre nello stesso schieramento cioè il centro destra. Sono sicuro che anche senza il confronto il popolo coratino riconoscerà le qualità morali, politiche e la fattività di Gino Perrone nel riportare Corato ad essere il fiore all'occhiello della Puglia

nerdrum
nerdrum
3 anni fa

un candidato è una scommessa.
solo a posteriori vedremo gli esiti, le capacità individuali e della coalizione.
oggi tutti bravi, onesti, capaci, progettuali, lungimiranti…. poi scopriremo che magari sono stati un “calesse”.
esempi ne abbiamo.
per piacere commenti pacati e non da ultras.
qui la bacchetta magica nn è in possesso di nessuno.

Ettore miscioscia
Ettore miscioscia
3 anni fa

Gli assenti non perdono tempo con le chiacchiere agiscono!!!

Aldo Cusanno
Aldo Cusanno
3 anni fa

Dall'esame dei discorsi dei tre candidati sindaci ogni cittadino trae il suo giudizio giusto o non giusto, Intanto colore politico a parte la ns città da alcuni anni è irriconoscibile sulle problematiche generali che creano seri disagi e disservizi ai cittadini

carlo mazzilli
carlo mazzilli
3 anni fa

senatore, mi consenta, una caduta di stile. un vero gentleman, sicuro dei fatti suoi, non avrebbe mai rifiutato un confronto civile, pacato, democratico. non sempre si brilla per l'assenza. sono convinto che anche tra i suoi sostenitori, anche tra i fedelissimi, il suo rifiuto a partecipare sia stato visto come un segno di debolezza. o di eccessiva sicumera. così come sono certo che nessuno l'ha percepito positivamente, nemmeno tra i suoi fan più sfegatati.

spaghetto
spaghetto
3 anni fa

La gelosia e' troppa mentre i 3 candidati sindaco buttano parole offensive sul passato ma non evidenziano che a differenza di prima la nostra citta' viaggiava su tutti i fronti economia al top ora e' inguadabile si va' a prendere un granello di sabbia per vicende ancora da risolvere ma non si evidenziano tutti i lati positivi (strade-lavoro-economia-teatro comunale ecc) per me il Sig.re Perrone e la persona esperta come nel passato che puo' risollevare Corato e poi Corato non e' stata mai di sinistra ………………………………………..

Ctarricone
Ctarricone
3 anni fa

A parole, tutti sono bravi a fare politica! Alla prova dei fatti, poi, ci si rifugiano nel solito slogan: abbiamo trovato il disastro! Allora, se devo farmi operare, vado dal medico che ben conosco e di cui conosco la buona esperienza e non dall’emerito sconosciuto!
I tre signori candidato Sindaco, persone senz’altro affidabili e oneste, è opportuno che facciano una bella trafila di esperienza prima di candidarsi alla poltrona che scotta! Non si diventa “Papà” senza entrare in Seminario!

Giovanni R.
Giovanni R.
3 anni fa

Caro Corrado con i modi pacifisti 15 anni fa proprio i sinistroidi evitavano di far esporre al Presidente Fitto intervenuto a Terlizzi, il proprio piano di riordino sanitario regionale (poi interamente adottato nella regione Marche governata dal centro sinistra 2005). La cosa bella è l’incoerenza della sinistra… Vendola depotenzia l’ospedale di Terlizzi, Emiliano lo ha definitivamente chiuso. Ora voi credete che la sinistra possa governare Corato? L’amministrazione Fiore docet… litigiosità, inefficienza, blocco totale delle pratiche edilizie uguale 19 mesi e a casa. Riflettano bene i coratini!!!

appiccià fuoco
appiccià fuoco
3 anni fa

il movimento 5 stelle sta distruggendo l'intera nazione, mi dispiace per i candidati Coratini, purtroppo è un dato di fatto..!!!!!

Etica
Etica
3 anni fa

Io so solo che vedere la Lega Nord alle comunali e alle regionali (siamo al sud.. giusto??) mi fa perdere la fiducia negli esseri umani perchè è abominevole.
Quando ascolto la solita frase “a livello locale i partiti non contano, contano le persone” rabbrividisco perchè è una giustificazione sciocca.

Se avete un briciolo di coscienza ragionateci su.

Dino Livrieri
Dino Livrieri
3 anni fa

Ricordatevi che la colpa sarà sempre di chi ci ha preceduto.

Aldo Fiore
Aldo Fiore
3 anni fa

Anche se non ci sarà il candidato PERRONE, spero che nella prossima tornata sentiremo parlare di Ambiente e precisamente del dimenticato DEPURATORE. Un problema serio che forse, erroneamente è ritenuto risolto.