Cultura

Il Comitato della via Francigena: «Diamo valore al percorso»

La Redazione
Il Comitato della via Francigena: «Diamo valore al percorso»
La presidentessa Mintrone: «invitiamo ogni coalizione politica a prevedere nei propri programmi elettorali una tempestiva implementazione della cartellonistica cittadina e alcuni interventi»
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«Un percorso esiste se è segnalato. – afferma la professoressa Adele Mintrone, presidente del comitato “Via Francigena” – Eppure una mattina, ci siamo svegliati, e abbiamo trovato segnavia “abusivi” (perché mai concordati col Comune negli ultimi tre anni) nella città, contrari e diversi rispetto alla segnaletica marrone ufficiale “Via Francigena” che il Comune richiese all’Associazione Europea delle Vie Francigene nel 2015 indicando i punti in cui sarebbero stati collocati».

«Grazie al commissario Paola Bianca Maria Schettini e all’attestazione del percorso francigeno della città ricevuto dal Comune abbiamo rimosso tali adesivi e abbiamo implementato con segnaletica leggera la visibilità di tutta la Via Francigena della città, dall’ingresso di via Castel del Monte sino all’uscita di via Lago Baione (il percorso più breve per raggiungere Ruvo rispetto all’attuale dei 16 km); abbiamo tracciato non solo le coordinate ma anche nuovamente tutto il tratto francigeno in GPS compresi i collegamenti verso Andria e Ruvo, includendo la chiesa di Santa Lucia (che nel tracciato ufficiale è esclusa), il delizioso viale Cascarano dell’Ulivo e della Roverella centenari (esclusi dal tratto ufficiale) ed evitando soprattutto l’entrata nella città dalla pericolosa rampa di Via Gigante (impossibile da mettere in sicurezza secondo le normative europee).

In questo modo abbiamo recuperato tutto il percorso della città compresa via Luisa Piccarreta, che risulta così essere presente non nei 500 metri dalla Via Francigena (come risulterebbe dal tratto abusivo) ma su tratto principale; abbiamo tracciato il tratto francigeno in GPS sino all’uscita verso Ruvo includendo la chiesa dei Cappuccini (esclusa dal tratto abusivo) in cui sono custoditi notevoli tele di pittori noti tra cui quella di Gaspar Hovic (1550-1627) autore del dipinto che ritrae San Nicola in abito da Vescovo (motivo di pellegrinaggio, nel mese di maggio) e quella della “Pietà ai piedi della Croce”, proviene dalla demolita chiesa del Monte di Pietà (1601-32),evitando così l’attraversamento del depuratore in via Mercalli quale uscita dalla città, indicata dal percorso ufficiale.

Tutto questo era stato proposto all’Ente Regionale e alla Associazione Europea della via Francigena. Un lavoro, questo del tracciato in GPS, lungo e minuzioso, reso possibile dalla comunità locale, mcamminatori esperti e professionisti che si sono prestati volontariamente alla causa della Via Francigena a cui diciamo un grande “Grazie”; un lavoro che consente di fornire ai pellegrini il migliore percorso, facendo conoscere la città nella sua bellezza e in piena sicurezza, segnalando i punti di interesse storico e culturale principali, rappresentativi della più autentica anima francigena, quella della fede cristiana che nei secoli ha caratterizzato questo percorso. La segnaletica inserita è corretta, è tracciata e comunicata ufficialmente agli enti preposti, e speriamo che a breve possa essere inserita anche nella guida ufficiale della via Francigena in via di pubblicazione.

Per qualsiasi tipo di variazione, per esempio lavori pubblici che possono impedire il cammino lungo il percorso, il Comitato deve essere consultato necessariamente per le dovute comunicazioni da effettuare. Inoltre non è possibile togliere cartelli, in quanto ogni segnale rispetta le distanze obbligatorie da rispettare per segnalare adeguatamente il percorso.

Ad oggi il Comitato “Via Francigena del sud” è riconosciuto nella Rete Francigena Europea ed è Punto Ufficiale di Distribuzione di guide e credenziali della Via Francigena. Il Comitato già da aprile 2019, ripercorrendo a piedi il tratto ufficiale della Via Francigena, si è interessato di tutelare tutto il percorso francigeno cittadino segnalando (tramite pec, email, e per vie brevi) agli enti preposti la non corrispondenza col percorso della città, segnalando le criticità, e i problemi di scarsa visibilità della rampa di Via Gigante.

Ci siamo chiesti, noi del Comitato Via Francigena, per quale motivo il percorso ufficiale della Via Francigena (tracciato da operatori culturali incaricati) non avesse incluso il percorso francigeno già individuato nella città di Corato. Non erano, forse, evidenti, per quegli stessi operatori culturali, i cartelli marroni “Via Francigena” posti sul percorso? Disattenzione? errore? Interessi divergenti da quelli della Comunità di Corato, contese di brand tra quello Europeo “Via Francigena”, a cui la Città ha aderito nel 2015, e quelli privati come “Via Traiana” e altri? Altre insondabili questioni politiche?

A questo punto a noi del Comitato poco importa. Crediamo solo che la nostra città meriti di essere valorizzata e promossa al meglio tramite la grande occasione della Via Francigena, dove invece il percorso ufficiale privilegia quartieri periferici di scarso se non nullo interesse culturale e naturalistico svuotando la Via Francigena di ogni valore religioso e culturale; esclude antiche chiese legate alla storia di crociati e antichi pellegrinaggi, determina un impatto di accoglienza che non lascia emozioni o ricordi o voglia di “tornare come turisti” al pellegrino che passa. In questo modo la Via Francigena non aiuta a promuovere la città, e impedisce di poter valorizzare tutto ciò che ha valore e merita di essere conosciuto.

In questa ottica invitiamo ogni coalizione politica a prevedere nei propri programmi elettorali una tempestiva implementazione della cartellonistica cittadina e alcuni interventi di cui facciamo alcuni accenni:

Segnaletica verticale / frecce marroni indicanti la direzione dell’ubicazione delle chiese indicandole espressamente e, in particolare, la Chiesa/Santuario di Santa Maria Greca, la chiesa Matrice, Chiesa di San Vito, Chiesa dei Cappuccini da porre, in sinergia con il Comitato, all’incrocio di via Castel del Monte con corso Garibaldi, e all’incrocio tra Via Andria e Via Alcide De Gasperi;

Cartellonistica della “Via Francigena” con mappa del percorso francigeno della città in sinergia con il Comitato secondo il vademecum europeo da apporre nel punto più visibile della città o sugli ampi marciapiedi di corso Garibaldi, in prossimità di via Castel del Monte o presso il piazzale di Chiesa Matrice.

Tutto ciò consentirebbe alla città di essere facilmente fruibile e accessibile a tutti, come tutte le città d’Europa, di valorizzare le esistenti “mattonelline informative“ realizzate dalle Associazioni in prossimità di siti religiosi e culturali, di offrire una immediata percezione della attrattiva culturale e religiosa, della valenza storica presente nella Città.

Inoltre chiediamo di intervenire tempestivamente per mettere in sicurezza il cavalcavia di Via Castel del Monte e la sua complanare di accesso, con passaggi ciclo-pedonali rialzati, non solo per i pellegrini ma anche per gli stessi cittadini, che potrebbero percorrere in sicurezza il cavalcavia per praticare jogging e spostarsi a piedi verso il centro città e le Aziende collocate al di là del ponte, sostenendo e promuovendo la mobilità dolce nella nostra città».

domenica 2 Agosto 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 0:04)

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Mario Lops
Mario Lops
3 anni fa

Sono un pellegrino e viaggiatore turistico, era ora che anche nel mio paese nativo si occupassero della francigena purtroppo per me che parto da Roma il percorso è al quanto altalenante. Spero di partire x settembre in bici per arrivare a santa Maria di leuca se Dio vuole buon cammino a tutti

Nicoline
Nicoline
3 anni fa

Concordo 100%