Il ritratto

Legambiente, Nadia Saltarelli: «Puntiamo su giovani, verde e mobilità sostenibile»

La Redazione
Nadia Saltarelli con Pino Soldano
A 26 anni è la prima presidente donna della sezione coratina di Legambiente
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Nadia Saltarelli ha 26 anni e crede fermamente nella partecipazione attiva. Cita Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica Italiana: «Capì allora che se si voleva cambiare le cose, bisognava esserci».

Nadia è la prima presidente donna del circolo coratino “Vassallo” di Legambiente. La spinta ad accettare l’incarico, dopo appena un anno dalla sua iscrizione, nasce anche dalle parole della partigiana veneta ma soprattutto dalla fiducia del direttivo. «Ho sempre avuto l’idea che qui al sud non ti danno responsabilità fino ai 40 anni. Invece, appena entrata, mi sono subito sentita utile. Tuttavia il ruolo di presidente all’interno del circolo è puramente indicativo, scegliamo sempre tutti assieme».

Appassionata di politica sin da giovanissima, dopo il Liceo Scientifico studia a Forlì relazioni internazionali per poi specializzarsi nel ramo economico e d’impresa. Due esperienze all’estero a Berlino e Hong Kong, la scelta di tornare a casa per godersi gli affetti e un lavoro a Molfetta che convive con l’impegno di Legambiente. L’amore per la natura e per l’ambiente (sul tema ci ha scritto anche la tesi) cresce col tempo.

L’ex presidente Pino Soldano, durante il suo mandato, ha cercato di coinvolgere la nuova generazione che si sta sensibilizzando al tema ambientale e la scelta di Nadia definisce il solco nel quale il circolo vuole continuare a seminare. «Questo è uno dei nostri obiettivi – conferma Nadia Saltarelli – come quello di avere una nostra casa perché, ad oggi, Legambiente non ha una sede. Abbiamo protocollato una richiesta al comune, c’è una legge specifica che consente ad alcuni tipi di associazione di poter usufruire di un luogo pubblico utile per poter avviare progetti e accogliere chi è interessato alla causa».

Gli altri due punti sul quale il circolo vuole lavorare sono il verde pubblico e la mobilità sostenibile. «Vorrei che il verde pubblico non sia solo estetico ma funzionale alla nostra salute. Sarebbe importante creare dei piccoli eco-sistemi, dove è possibile farlo, e non fermarsi alla sola piantumazione di un albero». Sulla mobilità ha un ruolo importante la nuova velostazione. «La nostra intenzione è metter su iniziative affinché la velostazione non venga abbandonata. Purtroppo a Corato manca la cultura della bicicletta e le infrastrutture per poterla rendere fruibile, per questo c’è bisogno di fare un grosso lavoro di sensibilizzazione. Ne stiamo già parlando».

Per la velostazione è stato aperto il dialogo con Open Space, altra associazione di Corato. Fare rete rientra negli obiettivi di Legambiente. «Quando sono tornata dopo sei anni fuori, ho notato un nuovo fermento, la nascita di tante associazioni che hanno voglia di fare e competenza, che vogliono cambiare la città e tutto questo va incoraggiato».

Un passaggio è d’obbligo sul tema Parco dell’Alta Murgia. Francesco Tarantini, che del Circolo Vassallo è stato presidente, è il nuovo presidente del Parco. «Un patrimonio eccezionale, la cui valorizzazione deve passare dalla riqualificazione. Sarebbe bello dar vita a eventi che lo vivacizzino. Noi ci siamo messi a disposizione».

Cosa serve per realizzare questi obiettivi? «Il dialogo con la prossima amministrazione comunale. Ci auguriamo di avere un sindaco che governi per tutto il mandato perché c’è bisogno di progettualità anche in tema ambientale. Noi continueremo a sensibilizzare, a educare al rispetto dell’ambiente attraverso le nostre campagne come Puliamo il mondo, partendo proprio dai più giovani. Vedere i bambini partecipare convinti ed entusiasti ci fa capire che la strada è quella giusta. Magari saranno loro a spiegarlo ai genitori». A tal proposito si è discusso di istituire più clean up durante l’anno, magari mensili e magari in sinergia con altre associazioni.

Visione e impegno sono concetti che ricorrono nella lunga chiacchierata con Nadia Saltarelli. «Prendo in prestito il pensiero di Karl Polanyi – conclude la presidente – il mondo cambia, va veloce e noi dobbiamo adattarci. Non dobbiamo avere paura ma studiare, progettare e vedere lontano».

venerdì 22 Novembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 10:20)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Vorrei, come al solito quando si parla di Politica e di Storia, esprimermi in modo ampio su questi argomenti, avendoli vissuti proprio nei periodi di crescente buio sociale. Di quelli precedenti la mia nascita (Fascismo, Resistenza) ne ho studiato il sorgere e gli effetti, e senza alcuna influenza settaria. E questo è importante. Anselmi fu spesso ministra sotto Andreotti: già il fatto che all'uomo che per decenni è stato il padrone assoluto dell'Italia, non sia stato intitolato nemmeno un vicolo cieco, sta a dimostrare l'atmosfera di quei periodi e i suoi retaggi nell'attuale. I rifiuti abbandonati in ogni dove costituiscono un dramma, nel sud. Pensa, Nadia, come me, che necessiti un continuo indottrinamento scolastico per combattere la maleducazione sempre più diffusa? O ha altre idee?