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Gelate 2018, Cia Puglia: «La burocrazia allunga i tempi portando alla morte le aziende»

La Redazione
Gelata 2018
«Le richieste di ulteriore documentazione da parte dei Comuni, che si occupano delle istruttorie per la concessione dei benefici agli agricoltori danneggiati, rappresentano solo un ulteriore appesantimento delle procedure»
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Una burocrazia semprenpiù asfissiante, quella che sta ulteriormente compromettendo sia la lottanalla Xylella fastidiosa in Puglia che l’istruttoria delle pratiche presentatendagli agricoltori danneggiati dalle gelate che nel 2018 hanno interessatonsoprattutto le province di Bari e Bat, azzerandone lanproduzione olivicola.

LanCia – Agricoltori Italiani di Puglia ha partecipato alla audizione convocatandal presidente della quarta Commissione regionale, Donato Pentassuglia, adnaggiornamento della precedente svoltasi lo scorso 28 ottobre. Dueni temi all’ordine del giorno: i sovrainnesti degli ulivi secolari e monumentalinper cercare di bloccare l’avanzata della Xylella fastidiosa (tema per cui lanrichiesta di audizione era stata avanzata dal Parco delle Dune Costiere), e lencalamità 2018 e le relative stime dei danni (audizione richiesta dalnconsigliere regionale Domenico Damascelli).

Sunentrambe le questioni emerge chiaramente come la burocrazia continui andeterminare negativamente le sorti dell’agricoltura pugliese. All’audizione,nper la CIA, hanno partecipato il vicepresidentenregionale Giannicola D’Amico e il direttore della provincia Cia LevantenGiuseppe Creanza.

«Cinaspettavamo di conoscere ieri le linee guida regionali per poter attuare lansperimentazione dei sovrainnesti nella Piana degli Ulivi monumentali e suglinulivi secolari in funzione anti-Xylella – dichiara Giannicola D’Amico,nvicepresidente regionale CIA – ma neanche ieri abbiamo ricevutonnulla di ufficiale, in quanto le stesse, come dichiarato nel corso dellanaudizione dal Direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone, nonnsono state ancora trasmesse ufficialmente alla Regione Puglia dalla comunitànscientifica che le ha elaborate. Ci auguriamo che nella audizione di lunedì prossimo,ngià prontamente convocata dal presidente Pentassuglia che ringraziamo pernl’attenzione che sta ponendo sulla questione, dette linee guida vengano resennote. Noi, lo ribadiamo, siamo siamo favorevoli alla sperimentazione deinsovrainnesti.

Però non possiamo non sottolineare quello che andiamo dicendo dananni, ovvero che la Xylella non aspetta i tempi della burocrazia, dellanpolitica e della giustizia – prosegue D’Amico -. Di questo passo sinrischia di perdere un altro anno per avviare la sperimentazione deinsovrainnesti, sia per ragioni prettamente agronomiche (la pratica delnsovrainnesto va eseguita prima della primavera) sia per le ragioni che glinautorevoli rappresentanti della Università di Bari, del Cnr e del Crsfa “BasilenCaramia” hanno evidenziato nel corso della audizione, sia per un accavallamentondi norme che non fanno altro che complicare le azioni e ritardare glininterventi. In questa vicenda sembra di rivivere lo stesso copione che sinsta vivendo nel Salento per quanto riguarda i vincoli e le norme chenstanno bloccando i reimpianti degli olivi con cultivar resistenti. Sinaccelerino, dunque, i tempi per approvare le linee guida secondo le qualinoperare i sovrainnesti prima della primavera. Una volta licenziate le lineenguida – conclude D’Amico -, si proceda immediatamente con i bandi relativinalle risorse per i sovrainnesti. Non possiamo perdere un altro anno».

Anchendalla audizione relativa alle calamità 2018 emerge chiaramente come lanburocrazia rappresenti una spada di Damocle sulle teste degli agricoltorinpugliesi.

«Lenrichieste di ulteriore documentazione da parte dei Comuni, che si occupanondelle istruttorie per la concessione dei benefici agli agricoltorindanneggiati dalle gelate dello scorso anno, rappresentano solo un ulteriorenappesantimento di procedure già di per sé complicate e un allungamentonulteriore dei tempi – dichiara Giuseppe Creanza, direttore provincia CIAnLevante -. Abbiamo ribadito che per quanto riguarda la presentazione di unanrelazione tecnica con stima dei danni, come condiviso con gli uffici dellanRegione Puglia la stessa è già presente nella domanda di contributo presentatandai richiedenti i benefici, della quale è parte integrante. Inoltre tutti indati delle aziende fanno riferimento al fascicolo aziendale che ogni produttorenpossiede ed è facilmente consultabile mediante accesso al SIAN, e copia dellonstesso fascicolo aziendale è stata allegata alla richiesta dei benefici.nPer cui – prosegue Creanza – a nostro avviso superflua è la richiestanche i comuni formulano circa la presentazione di atto sostitutivo di notorietànincrociato tra proprietario e conduttore per la conduzione e la riscossionendelle provvidenze, in quanto già documenti presenti nel fascicolo aziendale.nInoltre superflua è la richiesta della visura camerale che dimostranl’iscrizione alla Camera di Commercio. La dichiarazione di iscrizione ènpresente all’interno della domanda di richiesta delle provvidenze previste».

mercoledì 6 Novembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 11:06)

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