Cronaca

Palazzo Gioia, il Comune ricorre alla Suprema Corte di Cassazione

La Redazione
Palazzo Gioia
L'obiettivo è «l'impugnazione della sentenza n. 1163/2017 emessa dal Consiglio di Stato a conclusione del giudizio promosso dal Comune di Corato contro Giovanni Roberto»
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Nuovo capitolo nella lunga storia giudiziaria relativa a Palazzo Gioia. Ieri mattina, sull’albo pretorio del Comune, è stata pubblicata la determina firmata dal dirigente Grazia Cialdella che affida al legale Angelo Clarizia l’incarico per la costituzione in giudizio del Comune dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione.

L’obiettivo è «l’impugnazione della sentenza n. 1163/2017 emessa dal Consiglio di Stato a conclusione del giudizio promosso dal Comune di Corato contro Giovanni Roberto». La sentenza (per leggerla basta cliccare qui), lo ricordiamo, stabilì che il palazzo dovesse tornare di proprietà di Roberto che l’aveva acquisito.

Il 9 ottobre, secondo quanto si apprende dalla determina, Clarizia dal suo studio legale che ha sede a Roma ha inviato al Comune una «relazione in merito alle possibili ed utili azioni da intraprendere anche relativamente all’opportunità per l’Ente di ricorrere ai previsti mezzi di impugnazione» con espressa «indicazione dei termini perentori previsti dalla legge».

Nella relazione si evidenziava inoltre «l’opportunità per il Comune di Corato di proporre ricorso dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione». «Pur presentando profili di criticità risulta percorribile», si legge ancora nel documento, potrebbe essere sostenuta la tesi «dell’eccesso di potere giurisdizionale dal momento che il giudice di primo grado e poi quello di appello hanno inserito in modo arbitrario, nell’ambito di norme specifiche, un “nuovo” termine perentorio, non previsto dalla legge per l’esercizio del diritto di prelazione, con l’inserimento anche di un dies a quo non disciplinato».

Per questo incarico legale il Comune ha impegnato 14.591,20 euro «in virtù dei rapporti consolidati con l’Ente e della già maturata conoscenza della questione oggetto di contenzioso», pur considerando «l’alto valore della controversia».

sabato 27 Ottobre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 6:14)

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Emme emme
Emme emme
5 anni fa

Spero che dopo questa ennesima spesa (oltre i 3 milioni già spesi senza certezza di proprietà) l’esito sia positivo per Corato e i suoi cittadini. Se negativo sarà l’esito,invece, gli stessi dirigenti che promuovono questa causa (vista l’assenza del sindaco) promuovano anche il danno erariale neo confronti degli ex amministratori promotori di tale scempio. Grazie

carlo mazzilli
carlo mazzilli
5 anni fa

si ricorre alla suprema orte di cassazione? e perchè a questo punto non ricorrere direttamente all'ordalia? meglio del giudizio di dio, cosa potrebbe esserci?

Michele Strippoli
Michele Strippoli
5 anni fa

La Corte dei conti vi mangerà tutto!!!

un cittadino
un cittadino
5 anni fa

…ma quell'orrenda sopraelevazione grigia, chi l'ha autorizzata..? Comunque, da diversi anni, a Corato, è aleggiata un'aria di troppa sicurezza: l'abulia della cittadinanza ha indotto a credere che fosse possibile ottenere tutto…