Politica

Gaetano Bucci: «Dall’anatra zoppa… all’anatra paralizzata»

La Redazione
'Anatra zoppa'
«A pestar l'acqua nel mortaio»: il commento alla vita politica e amministrativa di Corato
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Riceviamo e pubblichiamo di seguito una nota di commento sulla vita politica e amministrativa di Corato a firma di Gaetano Bucci.

«Solitamente luglio e agosto sono i mesi del riposo estivo. Il caldo consiglia la vacanza e il fresco, al mare o in montagna. Vale per tutti, dall’ultimo operaio, le cui tasche però sono sempre più vuote, al Presidente della Repubblica, a cui simbolicamente i parlamentari dedicano la “Cerimonia del Ventaglio”.

In queste settimane il dibattito e la contesa politica si attenuano. L’azione amministrativa si riduce al minimo ordinario. La maggior parte delle attività produttive in agosto rallenta o si ferma per ferie. La gente entra in uno stato di gioioso torpore tra feste patronali, sagre paesane, musica e balli serali all’aperto.

A Corato, viceversa, la politica non si ferma. La politica locale, più per costrizione degli eventi che per scelta, ha abbracciato la filosofia di Stachanov: “Lavorare, lavorare, lavorare!”  La sua attività non consiste però in un “fare per la città”, ma solo in un girare a vuoto per se stessa. Le elezioni di maggio e giugno non hanno portato ad un rinnovo coerente del quadro politico. Il risultato è stato “schizoide”, o come si dice da “anatra zoppa”, anzi, al punto in cui siamo, da “anatra totalmente paralizzata”.

Il Consiglio Comunale è a maggioranza di Centro-destra mentre il Sindaco appartiene (o  meglio apparterrebbe) al Centro-sinistra. La Giunta, in parte ancora da fare, non è politica e, per certi versi, non è neanche tecnica. É un ibrido partorito chissà attraverso quali logiche terrene e combinazioni astrali. Tutti gli assessorati sono in piena operatività, secondo quali prospettive e sulla base di quali risorse ancora non si sa. Si vive alla giornata facendo piccole cosette, “guardati a vista” dal fantasma di Gino e dall’occhio storto della sinistra che, imprudentemente, “ha cantato prima di andare alla Madonna e non dopo”, come avrebbe dovuto fare e come vuole  un adagio nostrano.

Il Consiglio Comunale si è riunito per la prima volta lo scorso giovedì 17 luglio (forse in ossequiosa sincronia col calendario parlamentare del senatore Perrone) ma non è riuscito ad eleggere il suo presidente, con l’ovvia conseguenza di non essere “agibile”. Nel corso della prima seduta, che rimarrà storica per la “sceneggiata spontanea” ripresa dalle telecamere, si è visto con grande evidenza come tutti, sia gli attori sul palcoscenico che il pubblico in platea, abbiano recitato una pièce teatrale che potrebbe ben intitolarsi, “A pestar l’acqua nel mortaio”. Il che, paradigmaticamente, è anche la cifra di quanto sta avvenendo in tutta l’attività pubblica coratina da qualche mese a questa parte.
Insomma siamo allo stallo. Uno stallo arricchito talvolta di moina e moine. Di confusione collettiva e di ipocrisie individuali. Il che mi ricorda un’antica scenetta delle strade di campagna in salita, quando certi muli non solo non tiravano più il traino, ma non volevano neanche farsi “togliere da sotto”. Il tragico diventava comico e viceversa. Il trainiere prima frustava la bestia e poi l’accarezzava. Nel frattempo non succedeva niente. Ora chi siano oggi a Corato il mulo, il traino e il trainiere ve lo lascio immaginare.

In questo quadro da commedia degli equivoci, nel mentre la calura estiva blocca le gambe e un po’ anche il cervello, stiamo assistendo ad un supplemento di campagna elettorale che, paradossalmente, si svolge dopo le elezioni. Una baraonda incredibile in cui anche le persone più esperte stentano a capirci qualcosa che abbia un “filino di logica” ed uno “straccetto di coerenza”. Molti degli eletti, col Sindaco in prima fila, fanno a gara a dire il contrario di ciò che hanno propalato prima del voto e a fare il contrario di quanto la situazione richiederebbe. Con risultati che farebbero arrossire anche Samuel Beckett e Harold Pinter, i maggiori scrittori di “teatro dell’assurdo”. Si parla in un modo e si agisce esattamente al contrario. Ci si comporta più ascoltando il “retropensiero” che il “pensiero”. Si pensa più alla “partita per il potere” che al bene collettivo, alla volontà degli elettori e alla “trasparenza e coerenza democratica”.

Facciamo qualche esempio a caso partendo proprio dal primo Consiglio Comunale.

– La maggioranza-opposizione di Centro-destra non esce dall’aula per non far mancare il numero legale, sapendo bene però che la minoranza di governo non ha i numeri per eleggere il presidente del Consiglio. C’è una logica in questo? É un lavorare per la città o un lavorare per sé? É responsabilità questa? O, più semplicemente, non è che un “pestar acqua nel mortaio”?

– La minoranza di governo, viceversa, pur sapendo di non poter eleggere il presidente vota. Ma vota “scheda bianca”. Un paradosso rispetto all’intenzione di voler offrire la presidenza al Centro-destra che invece avrebbe dovuto consigliare comunque la indicazione di un nome. C’è una logica in questo? E’ un lavorare responsabilmente per la città o un lavorare per sé? O, più semplicemente, anche per loro non è che un “pestar acqua nel mortaio”?

– Renato Bucci, tra il Savonarola e il Masaniello, nel suo ultimo infuocato discorso prima del ballottaggio arringa il Quarto stato coratino in zona 167 con queste coraggiose “frasi storiche” che certo avranno smosso coscienze e voti: «Noi portiamo la speranza, loro la pasta. C’è una differenza o no? Due chili di pasta un giorno, due tonnellate di letame per 5 anni»; «Io non sono di nessuno, sono dei coratini. Non ho burattinai, non c’è nessuno che mi suggerisce cosa fare». Rivolgendosi all’ex sindaco Perrone grida: «Hai una carica nazionale e regionale? E non rompere le palle pure come consigliere comunale! Basta, ma quante ne vuoi!» Esalta ed incita il suo popolo dicendo: «I protagonisti siete voi, noi non abbiamo padroni». E infine invoca a squarciagola: “Verità! Verità! Verità!…» Sembra la Rivoluzione d’ottobre un secolo dopo… Qualche giorno dopo però, il neo-eletto sindaco non è a mangiare l’anguria alla Cerasella o a bere il “perroncino” sul pane e pomodoro in via Nicola Salvi, ma  è a cena – riporta “La Capasana”- con Gino Perrone e con il Gotha della finanza e degli affari locali… C’è una logica, o semplicemente una “coerenza simbolica”, in questo? É un lavorare per la città o un lavorare per sé? O, più semplicemente, questo “concerto di volpi non prelude ad un ammazzamento di galline”, come dicono a Corato?

– Bisogna fare la Giunta. Da noi, rispetto alle altre città andate al voto, siamo in grave ritardo. Il neo-sindaco inaugura, alla maniera di Obama e Grillo, le consultazioni sul web. Fa il toto-assessori sulla rete, anziché consultare le forze vive della società civile, della economia, della cultura e, soprattutto, i partiti della sua coalizione. A Corato, per inciso, se non sei su Facebook, su Twitter o su qualche altra “rete sociale” oggi non sei nessuno. Dopo un po’ di giorni di finte consultazioni sul web il sindaco decide “da solo”. E chi nomina? Nessuno dei nomi indicati dal popolo della rete. Gli assessori sarebbero tecnici, ma sotto sotto sono anche “politici”. In pratica non sono né l’uno né l’altro. Sarebbero, si dice, “una diga”. Ma  una diga di chi? Del centro-sinistra contro il centro-destra o, più probabilmente, il contrario? Si tratta di una diga vera o di una “diga fallata” per reggere il più possibile in attesa della valanga della sfiducia? Ancora una volta, ci sembra, è stato un “pestar acqua nel mortaio”.

– Altro esempio riguardante questa volta i partiti della sinistra, il PD e SEL. Il primo per bocca del suo segretario, a fronte di un comportamento politico del sindaco che nomina la “sua giunta” senza minimamente tener conto dei partiti della coalizione, dell’elettorato e del programma sbandierato, dice: “Che facevo. Non potevo mica sfiduciarlo.” “Cornuto e accreanzato”, come si dice da noi. Ma come uno vota bianco-rosso e si ritrova una giunta bianco-azzurra. É coerenza questa? O non è un “pestar acqua nel mortaio” sapendo che il pallino è in mano alla “maggioranza-opposizione” o alla “opposizione-maggioranza”?
E poi SEL, che in pratica non c’entra quasi niente con Bucci sindaco “centrale e trasversale”, fa nientemeno la richiesta di una variazione della legge elettorale nazionale per dare il premio di maggioranza consiliare alla coalizione minoritaria del sindaco eletto dopo il ballottaggio. Stupisce e sconcerta questa posizione “presidenzialista” di SEL. Essa è contro lo storico primato attribuito al potere legislativo e di indirizzo del Consiglio comunale. Ed è invece a favore del decisionismo personale che oblitera la sintesi della dialettica collettiva. Ma Caldara e i “sellini coratini” su quali libri hanno studiato e quale storia hanno imparato? Sono ancora di sinistra o sono abbagliati da “trasformismo vendoliano”? Se fosse accaduto il contrario avrebbero fatto la stessa richiesta? Anche questa è una posizione di comodo opportunismo tanto per “pestar acqua nel mortaio”.

– Penultimo esempio. Leggendo la relazione della opposizione-maggioranza nel corso del primo Consiglio comunale Ignazio Salerno ha detto: «Non abbiamo alcuna pretesa di governo. L’opposizione deve svolgere fino in fondo il ruolo che le compete. Sindaco lei è partito con il piede sbagliato. C’è una scarsa competenza amministrativa con cui state muovendo i primi passi, c’è da essere preoccupati. Riteniamo una seria presa di coscienza, deve rendersi conto che le condizioni per andare avanti sono legate ai suoi comportamenti». Anche qua si legge una evidente contraddizione. Prima si dice che l’opposizione farà il suo dovere e che la giunta è incompetente. Subito dopo si dice, invece, che “per andare avanti si aspettano i comportamenti del sindaco”. Che significa? Se come Centro-destra siete uniti, avete la maggioranza e siete opposizione non potete attendere i comportamenti del sindaco che, evidentemente, sarebbero ininfluenti sulle vostre decisioni. A meno che non lo si voglia “tenere in ostaggio”, oppure che anche all’interno del Centro-destra non regni affatto quell’unità tanto sbandierata. Anche qui, come si vede, è un “pestare acqua nel mortaio”. E’ un gioco allo sfinimento che non tiene affatto conto della città, nonostante si voglia far intendere il contrario.

– Ultimo esempio. Il più eclatante, paradossale e cinico. Il sindaco Renato Bucci nel suo intervento nel corso del primo Consiglio, rivolgendosi all’opposizione, in tono più sottomissivo che persuasivo, dice: «Non mi sfugge che voi siate maggioranza. Ribadisco che voi avete la responsabilità di dare l’indirizzo politico alla Giunta. Voi decidete e io eseguo, impegnandomi a non boicottare nulla. Più di questo francamente non saprei cos’altro dire. Consegno la mia disponibilità affinché le cose vadano avanti». Che significa questo, se non una resa incondizionata all’avversario? Bucci ha vinto ma lascia alla maggioranza-opposizione di Perrone l’indirizzo della Giunta. E allora che l’ha nominata a fare? Poteva farla fare direttamente da Gino. Bucci è il Sindaco della coalizione di Centro-sinistra o si è trasformato, “sua sponte”, in una sorta di “commissario in ostaggio” del Centro-destra? Anche’egli, come tutti, invoca il “senso di responsabilità”. 
Ci sembra che di questi tempi esso, ovvero il “senso di responsabilità” sia diventato una specie di totem, una ipostatizzazione dell’agire politico, una divinità contro cui non conviene mettersi. In realtà il “senso di responsabilità” è, però, più decantato che agito. Tanto a livello nazionale che a livello locale. Esso è diventato una mera scusa, un inganno mascherato. Un modo, anche questo, per prendere tempo. E, nel frattempo, “pestare l’acqua nel mortaio”.

La gente di Corato ha, però, già capito tutto. Delle parole non si fida più. Basta leggere, per rendersene conto, le decine e decine di commenti che appaiono in rete ogni volta che si parla di politica locale e di amministrazione.
I coratini, soprattutto, hanno capito che, come si disse nel Regno di Napoli dopo l’unità d’Italia: “Re Frengische esce, Re Vittorie trase, ma nun ‘ze cambie o colore de’ cerase”. Di questo ovviamente ci dispiace… perché un altro sogno sta rapidamente svanendo».

domenica 28 Luglio 2013

(modifica il 26 Luglio 2022, 7:10)

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tommaso nuzzi
tommaso nuzzi
10 anni fa

Ma esiste qualcuno che riesce a leggere gli articoli di Bucci dall’inizio alla fine?

vincenzo zaza
vincenzo zaza
10 anni fa

Mio malgrado devo dare ampia condivisione e approvazione al Prof. Bucci che ha colto in pieno la situazione , ormai tragicomica più che paradossale, della nostra piccola e indifesa Corato. Piccola per sopportare tanta incurie e indifesa per poter mettere al bando squallori antichi e nuovi colpevoli di non dare slancio alla vita di comunità. Vivo al nord Italia da trent’anni e sempre meno capisco e condivido della Mia Città. Auspico per la sopravvivenza dei coratini un diluvio ’’UNIVERSALE’’ che con effetto purificatore, catartico liberi la città dal letame di troppo. Vincenzo da Varese

mario leone
mario leone
10 anni fa

Concordo pienamente con il Prof. Bucci e con il sig. Zaza. Da coratino mi sento offeso dalla inettitudine sconvolgente e dalla miserrima , bieca , ottusa voglia di protagonismo di entrambe le parti. Vergogna. Da una parte i giustizieri francesi( da rivoluzione di luglio appunto!) dall’altra i kamikaze talebani contro obbiettivi civili. Vergogna. Pensate al BENE della città, mettete da parte gli interessi personali. Siamo senza Presidente del consiglio, senza bilancio e senza attività da ormai due mesi !Ma non vi vergognate??? In una situazione nazionale cosi’ tragica , vivendo ormai da 8(dico otto) mesi senza una guida della città voi pensate ancora a giocare a Risiko con le vite dei cittadini? Vi aspettiamo alle prossime elezioni. Sarete tutti mandati a casa, VERGOGNA.

riccio da parma
riccio da parma
10 anni fa

In generale gente dovrebbe inginocchiarsi davanti alla politica per quello che gli ha dato o ha preso . Il problema é che col tempo si diventa arroganti,agressivi, totalitari, egocentrici, amanti del “potere”, possessivi , rifiutiamo il cambiamento … allora arriva il momento , come la STORIA c’insegna, della resa dei CONTI o dell’ INDIGNAZIONE .C’é bisogno di un cambiamento per NOI TUTTI e per il BENE DI TUTTI . Ca nesciune é fess !!!

Mary Mario
Mary Mario
10 anni fa

Questa nota del prf. BUCCI mi piace e si riesce facilmente a leggerla dall’inizio alla fine. L’augurio e’ che venda letta da tutta la giunta, da tutti i singoli componenti della giunta per una autocritica costruttiva.

questa èCorato
questa èCorato
10 anni fa

Non capisco come la gente voti ancora quell’ attore dai 1200 voti… lui che “ama Corato e finge lacrime sui palchi”. Ma si stia un po di più a Roma e faccia qualcosa di concreto per Corato, concesso sia capace di farlo !!!
Partiamo da qui, poi vedete come si sblocchi la situazione a Corato visto che molti della maggioranza non sono poi così tanto d’accordo sul fatto di bloccare la città e in sua mancanza potranno liberamente esprimere ciascun il proprio pensiero… Pensiero da vera coalizione e no “io decido e voi obbedite”.
Grazie.

Bunna Unite
Bunna Unite
10 anni fa

Ci stavamo appunto chiedendo che fine avesse fato l’opinionista coratino…il nostro pupo alla funestra!

terronedoc .
terronedoc .
10 anni fa

visto che ci sono bucci (gaetano), nunzio (balducci capasana), luigi (patruno ex msi ex fi ex ex ora fq), vito (de leo), ecc. ecc. ecc. (oramai ho perso il conto di tutti i signori che saprebbero – ripeto saprebbero condizionale – mettere a posto la corato post gino), perchè non scendono direttamente nell’agone politico… sono sicuro che ritornerebbero ai loro posti, maledicendo quel giorno! ma nessuno ha ancora capito che c’è qualcosa dietro che nessuno di noi (popolo) e di voi (commentatori) sà? e non è colpa di gino o renato… è colpa di un virus che prende tutti coloro che inevitabilmente entrano in politica, un virus micidiale che me ne guarderei bene da prenderlo! i commenti “anonimi” poi fanno parte della democrazia, quella “vera”!

renato  bucci
renato bucci
10 anni fa

prendo atto che il prof. Gaetano Bucci non ha letto una sola delibera di giunta, non si è informato sui metodi del tutto inediti che ho introdotto nell’amministrazione della cosa pubblica, non ha dato alcun peso al senso “istituzionale” delle mie parole. Se per lui io mi sono inchinato a qualcuno allora davvero non mi conosce e non conosce nulla di ciò che ho fatto sia nella vita che in queste prime settimane di amministrazione. Lo lascio ai suoi esercizi intellettuali. Per lui è sempre notte, la notte in cui vacche nere e vacche bianche non si distinguono. Da lui mi aspetterei un ricamo un pò più fine sia sulle parole che sulle situazioni. Invece constato che sta ancora a cardare lana grezza infilando qualche citazione perchè non si dimentichi che egli è, per l’appunto, un intellettuale.

Lorenzo Tandoi
Lorenzo Tandoi
10 anni fa

Condivido ed aggiungo: dimissioni!!!!

Plinio IL  GIOVANE
Plinio IL GIOVANE
10 anni fa

Caro prof. Bucci in primis un consiglio: quando deve scrivere qualcosa lo faccia con molte meno parole, dopo i primi 20 righi ANNOIA! Inoltre tutto ciò che lei scrive credo sia abbondantemente già digerito dai cittadini. È ormai uno stallo politico e al caro sindaco le dimissioni credo siano non un segno di debolezza, anzi di stile! Se si è verificato il fenomeno dell’anatra zoppa la colpa è dei coratini che hanno votato male! Maledetti saranno sempre i voti disgiunti che esprimono solo la confusione dell’elettorato e d tutto ciò è ancora colpa dei partiti che nelle proprie liste inseriscono sempre più outsider e non cavalli di razza! Per la prossima volta imparate!

Franca Scaringella
Franca Scaringella
10 anni fa

Rispondo al sig. Tommaso Nuzzi. Certo che gli articoli del prof. Bucci si leggono dall’inzio alla fine soprattutto se l’analisi dei problemi politici della nostra città è fatta in modo così puntuale e precisa. Forse non è stato attento a cogliere con quanta finezza sono state esposte le contraddizioni e le incongruenze evidenziate e l’amministrazione comunale “tutta” ne dovrebbe prendere atto.

pantera rosa
pantera rosa
10 anni fa

leggere rla risposta di renato o chi per lui…è davvero tristissimo. che brutta fine doveva fare la politica e la sinistra coratina. dimettiti

Giuseppe Caldara
Giuseppe Caldara
10 anni fa

Grazie Prof. Gaetano Bucci, da tempo chiedevo suggerimenti su quali libri studiare la storia e sicuramente Lei potrà dare indicazioni al sottoscritto e ai Sellini di Corato. Sicuramente Lei ci aiuterà a comprendere meglio qual’è la strada da intraprendere, esattamente così come hai fatto attraverso il presente articolo, dove in maniera analitica, da Padre Eterno della politica, hai avuto la grande capacità di confondere le idee a tutti i lettori.

michele piarulli
michele piarulli
10 anni fa

Credo e questo mio pensiero riguarda tutti gli opinionisti o i “politologi” che il Prof. Bucci forte del suo indiscusso bagaglio culturale debba a mio modestissimo avviso fare un bagno di umiltà scendendo dal piedistallo e cercando almeno di “comprendere il nuovo” che non è certamente il rispetto delle vecchie regole della politica. E quando gli amici mi chiedono in che cosa deve cambiare la politica rispondo semplicemente “nel bene comune”

valeria  mazzone
valeria mazzone
10 anni fa

Egregio prof. Bucci, leggo spesso i suoi interminabili articoli e pur dandole atto della sua erudizione, mi permetto di dirle che è troppo facile pontificare dietro una tastiera. La politica va fatta tra la gente e per la gente, non conosce schemi precostituiti e non puo’ rifarsi nè a “logiche terrene” nè a “combinazioni astrali”.In politica, secondo il mio modestissimo parere, contano il buon senso, il pragmatismo, l’onestà e la voglia di operare per il bene della comunità.Se ci lasciassimo guidare dal suo pensiero, anche fortemente contraddittorio (circa un mese fa parlava di Renato come il liberatore di tutti i tempi), probabilmente non riusciremmo a garantire neanche il”minimo ordinario” come lei lo definisce. Corato sta cercando di cambiare,Renato si è fatto portavoce di questo cambiamento, lo lasci lavorare, ha buone possibilità di scrivere una nuova pagina della storia politica locale… Chissà che col tempo il Renato-pensiero non diventi una delle sue citazioni preferite!

Giobbe Idumeo
Giobbe Idumeo
10 anni fa

Condivido punto per punto le parole del Prof. Bucci. Il merito dell’altro Bucci è stato quello di mostrare che “il re è nudo” – e gliene va dato atto. Il suo demerito è, invece, quello di… “cercare di rivestirlo” – consapevolmente o meno. Invece che fare il “Bersani dei poveri” che elemosina consensi ai 5S “de noaltri”, vada in Consiglio Comunale a dimostare che la sua proposta politca (il “Progetto”, come ormai si chiama…) era – come ha detto – radicalmente diversa e, sopratutto, inconciliabile con quella degli altri. Invece, dopo avere detto che la differenza vera era (anche e sopratutto) in termini di credibilità personale, che fa il “nostro”? Supplica questi “incredibili” (non-credibili) di ordinargli cosa fare!…. Renato, ma vattin va!…

elettore attento
elettore attento
10 anni fa

ma sig.ra mazzone , ma quale pagina della storia deve scrivere il Sindaco Renato Bucci, a mala pena riuscirà a scrivere qualche rigo, quanto poi alla bonta’ mi astengo dal giudizio, e soltanto se glielo consentiranno ancora i consiglieri dell’opposizione, e’ inutile che vi attaccate ancora a questo accanimento terapeutico, che serve solo a voi non certo ai coratini, chea questo punto si lascerebbero curare dalle cure blande, ma di mantenimento di un commissario.Le sue cure le riservi al Cantiere, visto che sembra l’unica clinica privata di Corato

Vincenzo Quinto
Vincenzo Quinto
10 anni fa

Un articolo estremamente noioso, pieno di una serie infinita di banalita’, citazioni aggiunte con la tecnica del copia/incolla, scritto da una persona che “pontifica” da dietro un un pc, che dice tutto e il contrario di tutto con l’arroganza e la presunzione tipica di una categoria , quella degli “pseudo/intelettuali trombati” , tra le piu’ pericolose, meschine e dannose che la storia ha prodotto negli ultimi secoli. Un articolo che pretende fare chiarezza ma che alla fine risulta di una inutilita’ imbarazzante!!

rita dilascio
rita dilascio
10 anni fa

All’elettore attento ma stupido e insipiente nei suoi commenti, vorei dire “mettendoci la faccia” e non nascondendomi dietro uno pseudonimo che l’accanimento terapeutico nella clinica privata lo riservi al padre padrone della destra Nazionale e Coratina ove con molta probabilità saranno tutti ricoverati per una terapia di “rianimazione”.

Ciccio Mitetta
Ciccio Mitetta
10 anni fa

Bucci prof., la capacità di sintesi è anche questa CULTURA!! Mo famm u riassund ca po t scriv u commend…. Vai avanti RENATO! Grande….

Nicola  Nicolai
Nicola Nicolai
10 anni fa

Ma cambiare da che?Liberare da che? Ma stiamo scherzando?!?!?Ma lo sapete che Gino Perrone ha fatto cose a Corato che neanche in 30anni i sindaci precedenti hanno fatto? Si è chiesto ai coratini che il lavoro proseguisse con Franco.Non hanno voluto.Ora tenetevi l’avvocato che più di Franco sa operare.Governatevi la città.se siete capaci…

Alessandro  Mazzilli
Alessandro Mazzilli
10 anni fa

Certo che chiamare questo noiosissimo e inutilissimo articolo “cultura ” e’ un insulto alla definizione stessa del termine CULTURA. Considerare Bucci un “intelettuale” e’ come considerare quel tizio che scrive i necrologi per i manifesti mortuari uno scrittore di romanzi gialli !!

jack eldiablo
jack eldiablo
10 anni fa

il prof Bucci sembra un medico che fa la diagnosi ma non dà alcuna medicina al malato.Perchè non dice se deve dimettersi il sindaco o devono dimettersi i consiglieri di centrodestra o perchè non fare un governo di larghe intese come quello nazionale? A proposito di anatra zoppa (FENOMENO BIPARTISAN) bene ha fatto SEL ad attivare i suoi referenti istituzionali suggerendo di eliminare tale stortura istituzionale.Il premio di maggioranza deve servire ai candidati sindaci (che peraltro ci mettono la faccia) per governare.Se invece si vogliono premiare le liste si potrebbe tornare al vecchio sistema dove la lista vincente elegge al suo interno il sindaco ed assessori.