Politica

Scelta civica con Monti, parla Cervellera: «Soddisfatti comunque»

Cenzio Di Zanni
Cervellera: «dialogo con tutti
"Sono soddisfatto del risultato conseguito dalla Lista Monti. Non è trascurabile, visto che si tratta della prima volta che ci presentiamo", dice il candidato coratino alla Camera
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"Sono soddisfatto del risultato conseguito dalla Lista Monti. Non è trascurabile, visto che si tratta della prima volta che ci presentiamo".

Così Piero Cervellera, candidato alla Camera per 'Scelta Civica con Monti per l'Italia' commenta i risultati della 'sua' lista, con riferimento al dato nazionale e, in particolare, a quel 10,7% conseguito a Corato.

 

"E' un dato sopra la media nazionale, da quel punto di vista bisogna essere soddisfatti. Ci consola per quello che è stato il messaggio lanciato ai nostri elettori" continua l'avvocato.

Sulla elezione di Gino Perrone al Senato della Repubblica, Cervellera dice: "prendiamo atto della sua elezione, ci complimentiamo, visto che in democrazia contano i voti. E i voti gli hanno dato ragione".

Dopo ringraziamenti e congratulazioni di rito, torna sui contenuti politici proposti dalla lista Monti: "il nostro messaggio politico era quello di voler esprimere l'esigenza di un movimento riformista nell'area di centro, messaggio parzialmente compreso dall'elettorato, purtroppo".

E con lo sguardo rivolto allo stallo che si registra proprio a Palazzo Madama, come previsto dai peggiori pronostici della vigilia, Cervellera aggiunge: "ci troviamo di fronte a un governo dalle difficili intese, per la ingovernabilità di fondo, visti i dati del Senato. Occorre trovare le risorse per superare questo momento di instabilità, come rilevano tutti i commentatori internazionali".

Se di stallo si tratta, il montiano doc coratino non esita a puntare l'indice contro la legge elettorale, il porcellum voluto da Berlusconi e Calderoli. Non senza una stoccata a chi, in parlamento, ha avuto la possibilità di modificare quella legge elettorale e non l'ha fatto, centrosinistra compreso, "una legge sbagliata dall'inizio e mai effettivamente voluta cambiare in seguito".

La diagnosi per Cervellera è chiara: "bisogna dedurre che non c'è stata la volontà politica di cambiarla".

D'altra parte "l'elettorato, secondo noi, non è stato in grado di comprendere le novità che la società ci stava dettando, cosa che è stata rilevata molto bene dagli italiani all'estero. Nessuno è profeta in patria, forse perchè – sottolinea – c'è un maggiore distacco per le vicende prettamente italiane e una maggiore consapevolezza della necessità di riforme, di cambiamento e di rinnovamento della politica".

Le elezioni politiche sono archiviate, relativamente. Sollecitato sulle amministrative di maggio, sui candidati e le posizioni dei montiani nello scacchiere delle prossime comunali, Cervellera dice: "parlare di candidati è prematuro, dobbiamo parlare di contenuti prima. Occorre individuare dei valori comuni di riferimento".

"Certo – continua – questo risultato ci dà una responsabilità, perché non possiamo ignorare quello che è successo. Il risultato è tale che adesso ci sono, legittimamente, delle aspettative verso questo movimento. Ora dobbiamo consolidarci sul territorio, dobbiamo esprimere una coscienza civica, per rinnovare la politica, con dei contenuti".

Per il resto bocche cucite. Nessuna apertura verso questo o quello schieramento, nessuna tattica preconfezionata. "Sicuramente la nostra idea è alternativa sia alla destra, sia alla sinistra, per come intese tradizionalmente – poi, puntualizza Piero Cervellera – è un'alternativa fondata sui contenuti e sui valori di riferimento".

Un dato è certo, il panorama politico della città si arricchisce di un nuovo soggetto. Dopo l'esperienza delle politiche, la Lista Monti è destinata a mettere radici in città.

martedì 26 Febbraio 2013

(modifica il 26 Luglio 2022, 11:52)

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franco dacorato
franco dacorato
11 anni fa

eppure resto convinto dell’errore fatto da Monti nello scegliere l’agone politico- sono convinto cioè che se fosse restato in disparte dalle elezioni adessoavremmo avuto due scenari: 1) il centrosinistra avrebbe facilmente vinto “) il Professore sarebbe andato ad abitare nel Quirinale, come bere una goccia d’acqua-