Politica

Referendum contro il “porcellum”, Corato fa la voce grossa

Vincenzo Pastore
Tra le tantissime firme consegnate in Cassazione per chiedere l'abolizione dell'attuale legge elettorale, ben 3.976 sono state raccolte dal Comitato referendario di Corato
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Nei 200 scatoloni contenenti 1.210.466 di firme consegnati il 30 settembre in Cassazione per chiedere l’abolizione dell’attuale legge elettorale, ben 3.976 sono state raccolte dal Comitato referendario di Corato.
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rnE’ il messaggio che arriva dalla conferenza stampa promossa dal Comitato referendario nella tarda mattinata di sabato scorso presso la sede di via De Gasperi.

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Un momento per «ringraziare i tanti coratini che hanno sottoscritto le firme» ha esordito Aldo Zucaro, della sezione Dc Libertas di Corato, annunciando anche la presenza di numerose firme arrivate dopo la scadenza dei termini previsti dalla legge.
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rnPoco più di un mese fa, il 29 Agosto, il Comitato referendario aveva ricevuto il sostegno del Presidente del Comitato Promotore nazionale Andrea Morrone, intervenuto direttamente a Corato. Lo stesso Morrone, hanno fatto sapere dal Comitato coratino, ha voluto ringraziare la nostra città per la passione civile dimostrata.
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rn«Questo risultato dimostra la voglia di fare politica, non antipolitica. Libertà è partecipazione è stato il nostro slogan. Quelle firme investono di responsabilità il Parlamento: o si impegna a fare una nuova legge elettorale oppure si vada direttamente al referendum» ha proseguito Zucaro che ha successivamente ringraziato i consiglieri comunali e le forze politiche adoperatesi per la raccolta delle firme.

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Un plauso è stato rivolto anche all’Udc di Corato (impegnatasi a promuovere il referendum nonostante la posizione contraria dei vertici nazionali) intervenuta al dibattito con Attilio De Palma, a Rinnovamento Corato (presente all’incontro con Maurizio Vernice), ai dirigenti dell’Ufficio Elettorale del Comune, alle Acli e alla Comunità Braccianti, rappresentata dal presidente Peppino Scaringella.
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rnTra i promotori del comitato referendario anche Sergio Quatela, portavoce della Dc Libertas Puglia, che subito sottolineato il grande impegno materiale profuso in questo mese per raggiungere le quasi quattromila firme.
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rn«Avevo perso la speranza di arrivare ad un referendum contro questa legge elettorale: tutti ne parlavano ma nessuno faceva qualcosa» ha spiegato Quatela che ha ribadito l’encomio all’apporto dei consiglieri comunali, in particolar modo quelli del Pd con la presenza alla conferenza dei consiglieri Francesco Edmondo Stolfa, Francesco Mazzilli e il capogruppo Tommaso Loiodice.
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rn«L’unione fa la forza, come dimostrato in questo caso dall’unità d’intenti dei partiti di opposizione a Corato» ha concluso Quatela.
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rnNonostante la mancata adesione ufficiale dei vertici nazionali che hanno presentato in tal senso un disegno di legge elettorale in Parlamento, la locale sezione del Pd ha favorito la raccolta di firme per la battaglia referendaria. L’hanno ribadito con forza prima il segretario cittadino Luigi Gagliardi e poi i consiglieri Loiodice e Stolfa, intervenuti nel finale.
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rn«Ci unisce l’esigenza di avere una buona politica aldilà delle esperienza diverse. Si avverte il bisogno di un cambiamento sulla spinta del successo dei referendum di Giugno. Basti pensare che le firme raccolte sono più del doppio di quelle necessarie (500.000, ndr)» ha commentato Luigi Gagliardi.
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rnIn conclusione hanno preso la parola anche Attilio De Palrma (Udc) e i consiglieri democratici Loiodice e Stolfa, tutti accomunati dalla sensazione che anche a Corato si stia risvegliando una nuova coscienza civile come confermato dalla raccolta firme.
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rnLa palla ora passa alla Cassazione che entro il 10 dicembre dovrà esprimersi nel merito prima del giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale. In caso di esito positivo il referendum potrebbe svolgersi nella prossima primavera.

lunedì 3 Ottobre 2011

(modifica il 27 Luglio 2022, 1:34)

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FrancescoStolfa
FrancescoStolfa
12 anni fa

Un ringraziamento grande a tutti coloro che si sono spesi per questa giusta causa. I Coratini hanno risposto alla grande e questo è un altro segnale di “risveglio”. Speriamo bene. Questa battaglia è la chiave di volta di tutti i problemi della politica italiana. I partiti non cambieranno mai questa legge truffa, dobbiamo farlo noi cittadini.