Attualità

Il nucleare (forse) in Puglia

La Redazione
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Si torna a parlare di nucleare e torna a scriverci Lele Di Franco, esperto di energie rinnovabili emigrato in Spagna.
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rn«Ci risiamo, si torna a parlare ancora una volta di nucleare. 
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rnNei giorni scorsi in Parlamento c’è stato l’avvio del processo di nuclearizzazione del nostro paese.
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rnVent’anni dopo il referendum (1987) le ragioni del NO all’energia nucleare sono ancora attuali, in passato se n’è discusso abbondantemente anche su questa testata.
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rnDa uno studio del Governo Italiano, emergerebbe che tra le varie sedi individuate per stoccare scorie radioattive e per la stessa costruzione di una eventuale centrale ci siano località pugliesi. Non è dato sapere quali siano esattamente le coordinate di tali siti (si parlerebbe di Ostuni, ndr) giacché proprio il nostro Parlamento ha varato tempo fa una legge secondo la quale tali informazioni non debbano essere divulgate perché d’interesse strategico.
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rnNel corso degli anni gli eventi hanno dimostrato ampiamente che la generazione di energia elettrica attraverso i sistemi nucleari è stata un fracasso economico, tecnologico, ambientale e sociale che ha causato già gravi problemi alla salute pubblica ed all’ambiente (ne sono esempio le centinaia di migliaia di casi all’anno che vengono registrati dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità).
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rnI motivi fondamentali dell’inefficacia dell’opzione nucleare sono semplici:
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rn1. La tragedia di Chernobil ha dimostrato l’enorme capacità distruttiva del nucleare ed i suoi ineludibili limiti;
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rn2. L’energia nucleare non è pulita in quanto genera pericolosissimi residui radioattivi che permangono per centinaia di anni nell’ambiente;
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rn3. L’energia nucleare è molto cara, ha bisogno di notevoli finanziamenti statali dovuti alla costruzione, al trattamento dei residui e alla dismissione;
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rn4. L’energia nucleare non è necessaria, stati come la Germania, la Spagna e la Svezia sono l’esempio di come la volontà politica ha dato un forte impulso alle fonti rinnovabili riducendo notevolmente CO2 e dipendenza energetica da fonti fossili;
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rn5. L’energia nucleare non è rinnovabile, dipende dall’uranio 235 che, come il petrolio, ha riserve limitate.
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rnIn controcorrenza, per nostra fortuna, il governo pugliese si è già schierato a difesa di un modello energetico completamente differente da quello nucleare, un modello che privilegi le fonti alternative, pulite ed inesauribili e l’efficienza energetica. Inoltre la Puglia ad oggi produce già un notevole surplus di energia che esportiamo verso le altre regioni italiane, non avrebbe senso una nuova centrale proprio nella nostra terra.
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rnDi giovedì scorso le dichiarazioni del Presidente Vendola in merito all’individuazione di siti pugliesi per il nucleare:
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rn“La nostra Regione offre al sistema Paese tanta energia. E paghiamo già un prezzo molto alto per questa nostra generosità. I polmoni del Salento sono già gonfi di polveri sottili e di ogni sorta di veleno, a causa per esempio della centrale Enel di Cerano a Brindisi. Noi siamo diventati i leader italiani della produzione di energia eolica e di energia solare e per quanto ci riguarda il tema non è certo l’entrata repentina nel nucleare, ma è la progressiva uscita dal carbone.
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rnVorrei avere un po’ i dettagli per sapere se stanno pensando alla Costa Merlata o all’ampliamento di qualche trullo, oppure al nucleare di masseria o, ancora, al barocco atomico… Credo che dovranno ingegnarsi molto a immaginare le forme di occupazione militare del territorio, perché la ribellione della Puglia sarà rabbiosa e radicale".

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rnDi tutta risposta il Governo Berlusconi ha concesso alle regioni solo la possibilità di opinare sul tema ma conservando lui stesso il diritto all’ultima parola e quindi alla decisione.
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rnCosa possono fare i comuni cittadini per tentare di salvare il pianeta e la propria salute?
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rnCi avviciniamo ad un importante momento elettorale, le elezioni europee ed amministrative, possediamo un’arma molto potente: il nostro voto».

domenica 17 Maggio 2009

(modifica il 13 Luglio 2022, 7:45)

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ketsuicide
ketsuicide
14 anni fa

Ci opporremo alla schifezza nucleare fino all’ultimo, questo è garantito.
Sarebbe l’ennesima cavolata tutta italiana…

lombroso
lombroso
14 anni fa

Teniamoci gelosamente il governo regionale di centrosinistra, perchè se, malauguratamente, dovesse prevalere Fitto & C., la Puglia, come pattumiera d’Italia sotto tutti gli aspetti, sarebbe …”prima di tutto”.

pastasiempre
pastasiempre
14 anni fa

Bravo Lele! Nonostante la tornata elettorale alle porte è giusto riportare l’attenzione pubblica su ciò che pericolosamente il Governo fa avanzare in modo strisciante.
Sosteniamo i partiti antinuclearisti!

squalo
squalo
14 anni fa

ma è impossibile mancano i fiumi o laghi di acqua dolce! forse la campania beneventano noi no! aggiornatevi

osservatore66
osservatore66
14 anni fa

NUCLEARE UN VERO DISASTRO PER LA PUGLIA COME ANCHE TUTTE LE ZONE CIRCOSTANTI ,SI SA BENISSIMO CHE CI SARA INQUINAMENTO DA POLVERI RADIOATTIVE CHE VERRANNO INMMESSE NELL’ ARIA ED IL VENTO FARA IL RESTO DEL LAVORO PER CENTINAIA DI KM. PREGO IL BUON DIO CHE IL NUCLEARE VENGA ABBOLITO IN TUTTO IL PIANETA , E DICO A COLORO CHE APPROVANO IL NUCLEARE CHE SONO DEGLI INCOSCENTI EGOISTI PERCHE NON PENSANO AI PROPRI FIGLI E ALLE TANTE PERSONE CHE MORIRANNO CON I TUMORI VARI CON TANTA SOFFERENZA.