Politica

La sanità in Puglia: cosa sta cambiando

La Redazione
Una conferenza-dibattito con l'assessore regionale Tedesco e il direttore Asl Rocco Canosa, nell'ambito della Festa dell'Unità
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Un incontro pubblico fra i cittadini, con l’assessore regionale alle Politiche della salute, Alberto Tedesco, e il direttore generale della Ausl Ba/2 Rocco Michelangelo Canosa. Si è tenuto a Corato il 7 ottobre scorso, nell’ambito della Festa dell’Unità, sotto la forma della conferenza-dibattito "La sanità in Puglia: cosa sta cambiando", promossa dal Movimento dei Cristiano Sociali di Corato in collaborazione con i partiti dell’Unione.

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Dopo l’introduzione dell’ avv. Antonio Ursi, coordinatore regionale dei Cristiano Sociali delle Puglie, il dott. Giuseppe Saccotelli, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della AUSL BA/2, moderatore dell’incontro, ha confermato che il tema ha fortemente interessato i cittadini e un segno tangibile sono stati i numerosi interventi, le tante domande poste e i dubbi sollevati. Tra gli scottanti temi trattati, il 118, le liste d’attesa, la difficoltà di servizi territoriali aperti solo al mattino, la necessità di un modello organizzativo sanitario centrale, la tutela della salute di tutti ed in particolare delle fasce più deboli, l’integrazione tra territorio ed ospedale.

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"L’assessore Tedesco – ha sottolineato Saccotelli – ha mostrato la sua disponibilità all’ascolto e anche ad un intervento per l’integrazione fra l’ospedale e il territorio. E’ importante considerare le necessità del territorio e le possibilità dell’ospedale e fare di tutto perché collimino. E’ indispensabile adottare modelli organizzativi che perseguano l’integrazione tra territorio ed ospedale, tra cura ed assistenza sociale, tra pubblico e privato accreditato, tra i diversi professionisti che lavorano nei servizi e tra i livelli gestionali-operativi e le associazioni di tutela dei diritti degli ammalati. Con l’assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili, ricoveri inutili e costosi potrebbero essere evitati".

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Canosa, proprio durante l’incontro ha affermato che entro la fine dell’anno i servizi territoriali, là dove le risorse lo consentiranno, saranno aperti per 12 ore, in modo da dare risposte il più possibile vicine ai luoghi in cui la gente abita e vive.

sabato 15 Ottobre 2005

(modifica il 14 Luglio 2022, 15:15)

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