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RIORDINO SCOLASTICO

Carmine Patruno
Carmine Patruno
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Superficialità, inesattezze e miopia dell’amministrazione

Comprendo che esigenze giornalistiche richiedano di fare sintesi per evitare di trasformare un articolo in un romanzo; ma la storia del dimensionamento scolastico necessita, a mio avviso, di qualche precisazione https://coratolive.it/2023/12/05/dimensionamento-scolastico-la-proposta-metropolitana-accorpare-il-fornelli-alla-giovanni-xxiii-e-non-allimbriani/

La Regione, in ottemperanza alla legge 197/2022, aveva emanato le linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico, che prevedevano la riduzione da 627 a 569 Istituzioni Scolastiche; i comuni con una media iscritti per Istituzione inferiore a 925 alunni (Corato e’ a 858) devono perderne una; il ricorso della Regione alla Corte Costituzionale fu respinto.

La Regione aveva previsto, per Corato, l’accorpamento di Fornelli e Imbriani-Piccarreta, e consentiva che il Comune proponesse soluzioni alternative che comunque rispettassero l’indicazione di perdere una Istituzione Scolastica.

La delibera della Regione prescriveva tassativamente che “SONO INCONFERENTI LE RICHIESTE DI MANTENIMENTO DELL’ATTUALE ASSETTO”; scritto chiaro, in grassetto.

E invece la nostra Amministrazione, con delibera del 26 Settembre, ha deciso proprio ciò che NON SI POTEVA, ha chiesto di “mantenere inalterata la situazione attuale”;  e NON RISPONDE AL VERO quanto dichiarato dal sindaco, ovvero che quasi tutti i comuni hanno fatto la stessa richiesta; ben 15 comuni della Città Metropolitana hanno fatto proposte, altri non erano interessati dal riordino, altri hanno accettato quanto proposto dalla Regione; e comunque il “così fan tutte” dubito sia una buona giustificazione.

Quindi la Città Metropolitana, di propria iniziativa, propone quanto indicato nell’articolo di CoratoLive, (forse dopo colloqui informali con l’amministrazione, che non hanno valenza di ATTI);  e ora si attende la ratifica della Regione, che eventualmente potrà tenere conto di proposte di ulteriori aggiustamenti che dovessero pervenire.

Quindi:

Superficialità nel non tenere conto delle prescrizioni della Regione.
Inesattezza (eufemismo) nel dichiarare che quasi tutti i Comuni hanno fatto lo stesso.
Miopia:  la fascia di popolazione da 0 a 14 anni, quella sostanzialmente oggetto del riordino, oggi è costituita da 6.412 abitanti; secondo ISTAT diventeranno 5.166 tra dieci anni, ma già nel 2026 saranno 5.838. Quindi nel giro di dieci anni PERDEREMO LA POPOLAZIONE DI UNA INTERA ISTITUZIONE SCOLASTICA; ma già fra due-tre anni ci saranno circa 570 alunni in meno. Sono statistiche di cui il Comune dovrebbe disporre e di cui dovrebbe tener conto; penso, ad esempio all’edilizia scolastica, o ad una ripartizione delle nuove iscrizioni. Insomma il trend, come in tutta Italia, è quello della diminuzione e dell’invecchiamento della popolazione; non dovremmo rimanere ad aspettare che le cose (vedi questo riordino) ci cadano addosso.

Carmine Patruno

mercoledì 6 Dicembre 2023

(modifica il 11 Dicembre 2023, 9:28)

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