La scuola Giovanni XXIII
Dimensionamento

Riordino scolastico, la proposta Metropolitana: «Accorpare il Fornelli alla Giovanni XXIII e non all’Imbriani»

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
La Città Metropolitana propone anche di scorporare le scuole dell'infanzia Di Gennaro e Madonna Pellegrina dall'istituto comprensivo Cifarelli-Santarella e di accorparle al comprensivo Imbriani-Piccarreta
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Il circolo didattico Fornelli accorpato all’istituto comprensivo Battisti-Giovanni XXIII e non più all’Imbriani Piccarreta. La proposta della Città Metropolitana cambia le carte in tavola nella partita sul piano di dimensionamento scolastico che la Regione Puglia si appresta a varare già a partire dal prossimo anno scolastico.

Cosa è successo sinora

Poco prima di ferragosto la giunta regionale ha approvato i criteri attraverso i quali la Puglia dovrà, su indicazione del governo centrale, riorganizzare il proprio sistema scolastico per giungere all’obiettivo di ridurre le istituzioni scolastiche regionali dalle attuali 627 alle 569 previste per l’anno 2024/2025. In pratica un taglio di 58 istituzioni scolastiche rispetto a quelle attualmente attive. Il numero dovrà poi scendere ancora fino ad arrivare a 557 scuole nel 2026/27. In applicazione di questi criteri, tre mesi fa la sezione istruzione e università della Regione Puglia ha elaborato una ipotesi di riorganizzazione che a Corato prevedeva la fusione tra il circolo didattico Fornelli e l’istituto comprensivo Imbriani-Piccarreta.

A fine settembre – dopo aver incontrato i dirigenti dei quattro istituti comprensivi e del circolo Fornelli, oltre ai rappresentanti sindacali – il Comune di Corato ha replicato approvando una delibera di giunta con cui ha chiesto alla Regione di «lasciare inalterata la situazione attuale» e di rinviare il piano di un anno per avere il tempo di studiare una soluzione più adatta alle necessità della rete scolastica cittadina.

«Questa richiesta l’hanno avanzata più o meno tutti i Comuni coinvolti, ma la Regione ha risposto che bisogna procedere comunque» ha fatto sapere il sindaco De Benedittis nel consiglio comunale del 29 novembre scorso, rispondendo a una interrogazione del consigliere Perrone.

«Nel frattempo, per conto della stessa Regione, la Città Metropolitana ha presentato una nuova ipotesi di riordino più razionale rispetto a quella dell’agosto scorso, anche se comunque migliorabile con qualche correttivo, utilizzando il criterio della contiguità territoriale tra gli istituti scolastici».

La proposta della Città Metropolitana

La scuola Fornelli
La scuola Fornelli

La novità principale dell’ipotesi metropolitana – non vincolante, in quanto l’ultima parola spetterà sempre alla Regione – prevede che il circolo didattico Fornelli venga accorpato all’istituto comprensivo Battisti-Giovanni XXIII e non all’Imbriani Piccarreta.

«Per garantire all’istituto comprensivo una più aderente proposizione territoriale e quindi maggiore possibilità di ottenere con continuità la verticalizzazione completa del percorso formativo del 1° ciclo – si legge nella delibera della Città Metropolitana – si propone di accorpare il 2° circolo didattico Fornelli all’istituto comprensivo Battisti-Giovanni XXIII. Con tale proposta si mantiene la riduzione di una autonomia scolastica in ambito comunale, così come proposta dalla Regione, e si elimina l’unico circolo didattico rimanente, il tutto a favore della presenza esclusiva di istituti comprensivi».

Non solo Fornelli

La scuola Madonna Pellegrina
La scuola Madonna Pellegrina

Nello stesso provvedimento, la ex Provincia propone anche di scorporare le scuole dell’infanzia Di Gennaro e Madonna Pellegrina dall’istituto comprensivo Cifarelli-Santarella e di accorparle al comprensivo Imbriani-Piccarreta «per garantire maggiori opportunità territoriali ad una offerta formativa verticale completa».

«In generale – ha detto ancora il sindaco in consiglio comunale – la proposta mi sembra migliore della precedente, anche se si verrebbe comunque a creare un comprensivo un po’ troppo sbilanciato rispetto agli altri che si attesterebbe su circa 1.300 alunni, mentre gli altri istituti resterebbero mediamente tra i 700 e i 900 studenti. Questo aspetto si può rivedere».

Resta ora da capire se la proposta della Città Metropolitana sarà accolta del tutto o in parte dalla Regione. La risposta è attesa a breve, visto che l’approvazione del Piano regionale di dimensionamento scolastico da parte della Giunta regionale era prevista entro il 30 novembre.

martedì 5 Dicembre 2023

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