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«Corato ti chiede come stai»: arriva la “Chiamata alle arti”

La Redazione
Per i coratini arriva la “Chiamata alle arti”
Un progetto sociale cittadino ideato da Daniela Maggiulli e Sofia Leuzzi in collaborazione con Anpi Corato, Buoncampo, Casa Della Poetessa, Corato Open Space, Presidio Del Libro Corato, Rete Attiva e Tempio Di Serapide
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Cosa c’è di meglio dell’arte, in tutte le sue forme, per raccontare emozioni, sentimenti, stati d’animo? Davvero poco. Da questa convinzione e dall’osservatorio privilegiato di chi lavora ogni giorno a stretto contatto con gli studenti è nata una “Chiamata alle arti”.

A lanciare questo progetto sociale sono Daniela Maggiulli e Sofia Leuzzi in collaborazione con Anpi Corato, Buoncampo, Casa Della Poetessa, Corato Open Space, Presidio Del Libro Corato, Rete Attiva e Tempio Di Serapide.

Come partecipare? Con «un pensiero, un racconto, una pagina di diario, una sceneggiatura, una poesia, ma anche un dipinto, una fotografia, una canzone, un’opera d’arte». Tutte le creazioni saranno raccolte in un contenitore virtuale e pubblicate su una apposita pagina social.

Un appello ai coratini e alle coratine

«Carissimi bambini, cari ragazzi, cari nonni, cari tutti – scrivono Daniela Maggiulli e Sofia Leuzzi – Stiamo vivendo un momento difficile, caratterizzato da una grande varietà di emozioni: paure, preoccupazioni per il presente e il futuro, rabbia, tristezza e insofferenza. Eppure nell’aria di primavera 2020 noi abbiamo colto anche una possibile apertura a nuove opportunità e sperimentazioni, nuovi progetti di resistenza espressi con inedita creatività in varie forme espressive: c’è da parte nostra la genuina speranza che l’unicità dell’esperienza che stiamo vivendo in un tempo che oggi si è inaspettatamente dilatato per tutti, possa aiutarci a capirci più profondamente, a mettere in discussione il mondo di “prima”, a guardare meglio dentro di noi, a scoprire nuove risorse e possibilità per sognare il mondo di “dopo”.

Da più di due settimane siamo tutti e tutte, grandi e piccoli, bombardati da notizie sul coronavirus, ne ascoltiamo così tante ogni giorno che stiamo diventando tutti grandi esperti sull’argomento. Ma nel frattempo, come sta cambiando la nostra vita? Come stanno i bambini? Cosa pensano, cosa dicono, cosa sperano, come reagiscono all’isolamento e come fanno ad “evadere”, almeno con lo spirito? E come stanno gli adolescenti, i giovani, gli anziani, i disabili, quelli costretti a stare a casa e quelli costretti ad andare a lavorare, quelli con un genitore anziano lontano, quelli con un figlio all’università fuori…

Insomma, come stiamo noi tutti? Cosa stiamo provando? E se qualcuno ce lo chiedesse, cosa vorremmo raccontare di noi e di questo momento storico ad un nostro ipotetico concittadino in un’altra parte del mondo, a un parente ancora non nato, a un abitante di Marte? Da un giorno all’altro ci siamo ritrovati chiusi in casa davanti ai social media, blindati in un mondo che ci taglia fuori dalla solita routine e dalle solite certezze. Fatte fuori in un attimo le nostre cose di ogni giorno: la scuola, il lavoro, la palestra, i locali, e soprattutto gli amici e la famiglia. Ci siamo ritrovati catapultati nel bombardamento mediatico che ci dice quanta gente muore ogni giorno in Italia, quante persone sono state contaminate nel mondo, quanto terribile sarà il futuro per tutti da ora in poi… Tutti, anche gli anziani e i malati, quasi esclusivamente immersi nella realtà digitale. Tutti impegnati all’improvviso a inventarci delle attività impensabili con i nostri familiari, qualcosa da fare a casa per affrontare le giornate tutte uguali e provare a riempirle di senso, in un tempo dilatato e una realtà deformata, più virtuale che reale.

Ci rivolgiamo a tutti i coratini, ma soprattutto ai bambini e alle bambine, agli e alle adolescenti, ai giovani universitari, agli anziani, a quanti vogliano aggiungere una propria memoria personale in un contenitore virtuale (almeno per ora) in cui far confluire – liberamente e senza vincoli espressivi – ogni genere di opera creativa che affronti nei più svariati linguaggi i giorni a Corato nella primavera 2020. Vi chiediamo un pensiero, un racconto, una pagina di diario, una sceneggiatura, una poesia, ma anche un dipinto, una fotografia, una canzone, un’opera d’arte…Si sa, la scrittura e l’arte aiutano ad esternare le proprie emozioni, a buttar fuori tutta la tempesta che c’è dentro, a darle un significato attraverso l’uso e la scelta di parole, colori, suoni, trasformando e superando le paure, e concentrandosi in un campo creativo bello e sconfinato come solo scrittura e arte possono offrire. Ce lo insegnano i nostri più grandi poeti e i nostri artisti preferiti, che spesso hanno tratto ispirazione creativa proprio dai momenti più difficili e complessi delle loro esistenze, facendo fiorire l’immaginazione, catturando l’emozione e consegnandola fino a noi.

Abbiamo pensato a questo contenitore virtuale perché ci state a cuore, e perché la scrittura e l’arte ci interessano molto; vi vogliamo dare la possibilità e l’opportunità di esprimere liberamente tutto ciò che sentite, le emozioni che provate, qualcosa che vi manca molto, qualcosa che vi preoccupa particolarmente o magari qualche desiderio, qualche speranza, qualsiasi pensiero, anche se non lo direste a nessuno… A noi interessa molto leggere i vostri pensieri e ammirare i vostri lavori… Insieme, se vogliamo, possiamo condividere l’esperienza che stiamo vivendo tutti, trasformarla in un prezioso cameo, per andare a riprenderla quando sarà passato tutto, custodirla per quando avremo bisogno di ricordarla, e magari consegnarla anche a chi nascerà dopo di noi.Ci crediamo così tanto che abbiamo creato un gruppo (virtuale) di amici e amiche rigorosamente volontari, esperti ma non solo (universitari, insegnanti in pensione, professori in carriera, genitori e semplici cittadini appassionati di lettura) che possano ricevere tutto il materiale che vorrete inviare, e collocarlo in un contenitore virtuale, un “museo/biblioteca virtuale cittadino” con tante stanze quante sono le categorie, e tante finestre quante sono le sezioni. Non è un concorso e non si vince nulla.

È un progetto sociale cittadino a cui tutti possono contribuire senza vincoli, ognuno con la propria creatività, sensibilità, speciale passione, nella forma più consona al proprio sentire. Il nostro intento è che rimanga una traccia preziosa del contributo di ognuno. Lo facciamo per noi tutti e per tutti quelli che verranno.

Il regolamento. Per partecipare con una tua creazione al progetto sociale cittadino “Chiamata alle Arti” è necessario inviare entro il 25 aprile la scheda allegata e compilata in tutte le sue parti e il progetto (opera autentica inedita) in una sola email al seguente indirizzo: artecorato2020@gmail.com. Le opere prodotte devono avere un titolo e una breve descrizione; non ci sono limiti di lunghezza per le produzioni letterarie; occorre fornire una o più foto delle installazioni e delle opere grafiche, accompagnate da una breve scheda con illustrazione del progetto e tecnica utilizzata; le opere saranno raccolte in un contenitore virtuale e pubblicate su una apposita pagina social.

martedì 24 Marzo 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 5:18)

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ROSARIA DIAFERIA
ROSARIA DIAFERIA
4 anni fa

Bellissima iniziativa!!!!!!

Daniela Maggiulli
Daniela Maggiulli
4 anni fa

non vediamo l'ora di cominciare….

Mariella Strippoli
Mariella Strippoli
4 anni fa

Splendida idea

Nicola Leo
Nicola Leo
4 anni fa

Magnifiche davvero. Idea superlativa. Meritate,già da ora, un grazie.

Rossana De Palma
Rossana De Palma
4 anni fa

Complimentoni …in gamba ragazze

Luciana Tatoli
Luciana Tatoli
4 anni fa

Splendida iniziativa, complimenti! In questi giorni tristi e bui, tante sono le emozioni che si susseguono .. e pensare che tutto questo passerà alla storia????

Pia Muggeo
Pia Muggeo
4 anni fa

Bella iniziativa. È possibile partecipare con un video? È stato realizzato da noi insegnanti, alunni, mamme e nonne.

Giuseppina Muggeo
Giuseppina Muggeo
4 anni fa

Buon pomeriggio, come faccio a inviare il mio video?
Il mio dirigente chiede l'autorizzazione alla privacy.