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Il Fornelli compie cent’anni: «La storia di questa scuola è la storia della città»

La Redazione
Il Fornelli in una foto d'epoca
Domani alle 17.30 nel cortile del circolo didattico ubicato in viale Vittorio Veneto, si terrà la "Celebrazione del centenario" della storica scuola coratina
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La pandemia ha impedito di festeggiare nel giorno in cui sono effettivamente scoccati i cent'anni, ma oggi – quando ormai si va verso il 101esimo – la comunità del Fornelli è pronta a celebrare il suo primo secolo di vita. Domani alle 17.30 nel cortile del circolo didattico ubicato in viale Vittorio Veneto, si terrà infatti la "Celebrazione del centenario" della storica scuola coratina.

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Sarà possibile visitare una mostra fotografica in cui spiccano documenti dell'epoca e lavori degli studenti che frequentano attualmente l'istituto. Seguirà poi una conferenza, alla presenza delle autorità, durante la quale interverranno i dirigenti che hanno guidato la scuola negli anni (Aldo Sciscioli, Giuseppe Summo, Giuseppe Aucelli e Savino Bresnaider), quindi verrà proiettato un video-documentario per ripercorrere i principali momenti che hanno scandito la vita dell'istituto. Alla manifestazione si accede per invito. «Raccontare la storia del Fornelli significa raccontare la storia della città» afferma la preside Rosella Lotito. «Questa scuola ha visto tra gli alunni moltissimi concittadini e ha creato per loro le basi che hanno dato origine a carriere diversissime e di calibro altissimo».

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La storia del Fornelli ha inizio il 23 marzo del 1907, quando il consiglio comunale dell’epoca – guidato dal sindaco Francesco Saverio Tarantini – deliberò la costruzione dell’edificio. Pochi giorni più tardi si insediò una commissione che individuò il sito su quale sarebbe stata eretta la scuola. La prima pietra sul cantiere venne posta il 20 settembre 1914 alla presenza del sindaco Guglielmo Schiralli. «La struttura della scuola era così imponente che all'epoca poteva essere vista da tutti i lati della città» racconta ancora la dirigente Lotito. «Si fece molta attenzione a realizzare tre finestre per ciascuna aula, così da avere luce e aria: all'epoca, infatti, le classi potevano essere anche di 60 bambini».

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Il primo anno scolastico, sotto la guida del direttore Arbore, fu quello del 1920/21. «L'istituto venne sin da subito intitolato a Nicola Fornelli, pedagogista nato a Bitonto che lavorò molto sulla organizzazione e sulle riforme della scuola che doveva essere laica, libera e accogliente» prosegue Rosella Lotito. «Già da allora, quindi, il Fornelli accoglieva tutti i bambini senza distinzione di classe sociale, economica o di religione e veniva incontro alle esigenze di ognuno. La nostra forza è proprio questa: generazione dopo generazione, sono stati tramandati valori in cui crediamo ancora oggi».

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mercoledì 27 Ottobre 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 1:50)

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Prova
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2 anni fa

Palazzo orgoglio di Corato per struttura e per tutta la cultura che ha sfornato

dina di
dina di
2 anni fa

Ci si dimentica di precisare che fu costruito nel Regno d' Italia, non certo nella Repubblica, i cui palazzo dopo un po” vanno alla malora…

saponetta
saponetta
2 anni fa

certo che dà da pensare … scuole costruite negli anni 80/90 sono già da demolire totalmente … scuole o altri edifici pubblici costruiti più di 100 anni addietro sono ancora in perfette condizioni … come mai questo fatto? chiedo non per me ma per una mia amica …

GINO
GINO
2 anni fa

Quanti ragazzi, quanti professori . 100 anni sono tanti. ESEMPIO.