Si è costituita ieri sera, nel chiostro del Palazzo di Città, una unità di crisi del settore olivicolo, d'intesa con il sindaco Corrado De Benedittis, il presidente nazionale Unapol Tommaso Loiodice e il giovane agricoltore Michele Arbore. Al centro della vertenza c'è il prezzo troppo basso delle olive che rischia di mettere seriamente in crisi il settore, considerati i costi elevati di produzione, determinati dall'estate particolarmente siccitosa. Il Comune di Corato si farà portavoce, in sede regionale, delle preoccupazioni del mondo agricolo locale e favorirà un'azione condivisa con i Comuni limitrofi. «Stasera (ieri, ndr) è stato importante incontrare gli olivicoltori e dare loro un forte segnale di attenzione e vicinanza» ha affermato De Benedittis. «Nei prossimi giorni ci attiveremo per un confronto con tutte le associazioni di categoria e sigle sindacali, così da definire insieme le giuste strategie di azione».
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Parole parole parole tanto fra un mese la raccolta e finita ci sentiamo il prossimo anno
Un'altra supercazzola.
… Ho forse nn è MAI iniziata (la raccolta…..) visto che le olive cominciano a marcire per terra.
sono più di 30 anni che abito a CORATO ed ogni autunno è la stessa storia con i produttori che pur di NON perdere SVENDONO LE OLIVE di CORATO a chiunque offra loro un guadagno- e spesso neanche subito ma , anzi, debbono stare alle speranze di coloro che comandano il “mercato”- che si aspetta ad intervenire e stroncare per sempre questo andazzo? bloccate il trasporto delle VOSTRE OLIVE ALTROVE E VEDIAMO COME FAREBBERO A IMBOTTIGLIARE QUELLO CHE PROCLAMANO “LORO PRODUZIONE” ma se chiedessimo all'olio stesso di dove sei? risponderebbe(con accento pugliese) …sono di BEERI!
aderire alle cooperative. partecipare alle cooperative. stare dentro alle cooperative. rompere il c@770 nelle cooperative. rompere i c0n1gl10ni nelle cooperative. fare fronte comune con tutte le altre cooperative, che per essere sane , solidali e competitive devono essere realmente e sentitamente partecipate e non lasciate gestire, per ignavia, ignoranza , incuranza o inerzia ai soliti maneggioni … ma sono sicura che sarebbe come chiedere ad un branco di bradipi tridattili di interpretare The Rocky Horror Picture Show …
piangono, piangono, gli agricoltori. perche non fanno un incontro con vescovo e confessare i peccati che pagano poco e in nero, senza contributi, e orario prolungato. questi sono i veri problemi per il sindaco, e non il prezzo delle olive. sfruttatoriiiiiii
Mi chiedo se una certificazione DOCG non possa aiutare. Possibile che facciamo il miglior olio al mondo e non ne certifichiamo l'origine?
Se nessuno consegnava le olive ai nostri cari commercianti e frantoiani si sistemavamo tante cose…..ogni anno la.stessa canzone. Anche io sono un piccolo produttore mi sono attivato diversamente i canali alternativi ci sono bisogna solo saperli scavate accamm l ambasciun
Bisogna pure vedere da chi si è rappresentati (presidente olivicoltori).