Si chiama Daviti Gvantseladze l’uomo trovato morto domenica mattina in piazza Simon Bolivar. Il prossimo 14 febbraio avrebbe compiuto 46 anni.
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Il sostituto procuratore Mirella Conticelli ha disposto l’autopsia per stabilire le cause della sua morte. L’esame sarà eseguito dal medico Francesco Vinci dell’istituto di medicina legale di Bari. In queste ore si sta effettuando il trasferimento della salma.
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Le indagini sono partite nelle prime ore di domenica subito dopo il ritrovamento del cadavere. La polizia di Stato ha interrogato molte delle persone con cui aveva trascorso la serata precedente quanbdo l'uomo, insieme ad altri connazionali, aveva partecipato ad una festa. La morte del 46enne potrebbe essere l’esito di una lite di cui ancora non si conoscono i motivi.
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Diversamente da quanto trapelato appena dopo il ritrovamento del corpo, l’ipotesi dell’omicidio pare essere la più accreditata: il foro sulla scapola destra potrebbe essere stato provocato da un proiettile. L’assenza di macchie di sangue sui vestiti aveva inizialmente fatto pensare ad una morte naturale.
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L’ultima ad aver sentito Daviti Gvantseladze – intorno alle 2 – dovrebbe essere stata sua moglie, anche lei georgiana, regolarmente assunta come badante da una famiglia coratina.
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Le immagini delle telecamere di videosorveglianza potrebbero essere utili a scoprire se l’uomo sia stato trasportato in piazza Simon Bolivar già privo di vita.
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Gli inquirenti hanno messo sotto sequestro degli abiti sporchi di terra ritrovati in casa di un georgiano che vive a Ruvo. Quest’ultimo pare abbia partecipato alla stessa festa in cui era presente Daviti Gvantseladze, ma si dice estraneo ai fatti.
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