La riunione

Eco extramurale, la commissione non dissipa i dubbi

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
La commissione riunita
Presenti i progettisti. Lunga discussione anche con momenti di tensione
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La commissione, convocata dalle opposizioni per discutere del progetto della faraonica opera dell’ecoextramurale, non ha sortito l’effetto di dissipare i dubbi sollevati sul progetto ma ha generato un ampio dibattito sul tema, caratterizzato anche da alcuni momenti di tensione.

Oltre tre ore di discussione, di cui soltanto una minima parte dedicata all’approfondimento sul progetto, per lo più imperniata su questioni di carattere procedurale e organizzativo. La presenza dei progettisti, gli architetti Alessandro Cariello e Luigi Falbo, e la presenza dei tecnici comunali che hanno seguito l’iter di proposta del progetto, è stata utile a comprendere quale sia la visione generale del progetto stesso che, tuttavia, non è stato indagato nella sua specificità, generando il malcontento delle forze di minoranza che dalla commissione si sarebbero aspettate una analisi approfondita delle tavole.

Verde, mobilità e servizi le parole chiave che hanno ispirato il progetto dell’eco extramurale. Dalle parole dell’architetto Cariello si è compreso che la vocazione della nuova infrastruttura è tutta orientata a scoraggiare il traffico veicolare e a privilegiare la pedonalità, la creazione di spazi ampi per socialità e attività all’aperto e a garantire la mobilità sostenibile.

Il nuovo extramurale, dunque, punta ad essere un elemento spartiacque tra una cinta (da realizzare) per il traffico veicolare a 50 km/h e il centro storico (a traffico limitato). «La zona interna all’extramurale dovrà essere una zona 30» ha specificato l’architetto Cariello nella sua presentazione.

Tra gli elementi caratterizzanti del nuovo eco extramurale c’è la pista ciclabile centrale, sopraelevata per due tratti, e disegnata per la maggior parte del tragitto lungo l’anello. «Non una struttura per passeggiare ma per spostarsi da un punto all’altro della città» hanno spiegato i progettisti. A questo si aggiunge la riqualificazione di cinque slarghi che diventeranno vere e proprie piazze. «L’extramurale non sarà più una strada per automobili ma un boulevard urbano» ha chiarito l’architetto Cariello.

«Innalzare la qualità ecologica e la vivibilità per il pedone» è l’obiettivo dichiarato dall’architetto Luigi Falbo. «Non sarà un’area per le autovetture» ha aggiunto, specificando tuttavia che saranno garantiti gli spazi percorribili dalle automobili, i parcheggi ai lati e saranno impiantate un gran numero di essenze arboree.

Per consentire l’installazione della pista ciclabile centrale i marciapiedi laterali saranno ridotti in larghezza.

Il primo scontro. De Benedittis: «Blaterate», Fuzio: «Sindaco come Mussolini»

Gli animi si sono riscaldati immediatamente dopo la relazione degli architetti. Il sindaco De Benedittis, intervenuto nella discussione, ha da subito attaccato le opposizioni: «Avete sollevato un grande baccano in città quando il progetto esecutivo è in fase di validazione. Che cosa andate blaterando nella città?» ha contestato il primo cittadino. Parole di biasimo anche nei confronti di quei consiglieri comunali che hanno fatto accesso agli atti e consentito che i documenti finissero pubblicati sui social: «È una violazione di legge grave oltre che mancanza di serietà istituzionale».

Parole stigmatizzate dal consigliere comunale Gaetano Fuzio, primo firmatario della richiesta di convocazione della commissione. «Il suo atteggiamento mi ricorda quello di Mussolini»-  ha detto l’esponente Udc  – «Noi non siamo i suoi alunni. Abbiamo guardato il progetto. Sindaco, Corato non è sua, ma di tutti noi. L’accesso agli atti è lecito, la convocazione di una commissione è normalità» ha aggiunto.

L’approccio generale all’esame del progetto non è piaciuto ai consiglieri di opposizione. La richiesta, non esaudita, era quella di osservare le tavole del progetto e esaminarlo nello specifico, avendo modo di sollevare in sede di commissione le incongruenze già emerse in altre sedi, in particolare durante l’incontro pubblico che le opposizioni hanno organizzato lo scorso 28 gennaio.

Due giorni per il progetto: ecco perché

Su richiesta del presidente della commissione urbanistica Arsale, i dirigenti hanno poi chiarito uno dei punti più controversi del progetto: i tempi per la sua realizzazione. In più occasioni alcuni consiglieri comunali avevano fatto notare che il progetto era stato consegnato soltanto due giorni dopo l’affidamento. Com’è possibile?

«Dove è scritto che un progetto non possa essere redatto in due giorni?» ha affermato provocatoriamente il dirigente comunale Cacosso. E poi ha chiarito: «I due giorni sono serviti per terminare l’affidamento diretto dell’incarico. Le interlocuzioni tra lo studio di progettazione e il Comune erano precedenti». In altri termini l’incarico ai progettisti è stato assegnato per affidamento diretto ma i professionisti hanno lavorato al progetto già da diversi mesi prima in ragione dell’affidamento dello studio di fattibilità.

La mancanza di partecipazione alle scelte

«Questo progetto a quale esigenze risponde? Chi lo ha richiesto? I cittadini lo sanno?». Sono domande che ha sollevato la consigliera D’Introno, stigmatizzando la mancanza di partecipazione di consiglieri comunali e cittadini nella definizione di una infrastruttura destinata a cambiare radicalmente il volto della città.

I tempi del Pnrr, è stato chiarito, hanno consentito di ricorrere agli strumenti dell’appalto integrato e dell’accordo quadro, per snellire le procedure e velocizzare i tempi.

Il progetto esecutivo, è stato poi chiarito dal sindaco, è in fase di validazione da parte del Comune. Non si tratta dunque di un progetto definitivo e gli uffici stanno evidenziando alcuni punti da sistemare prima di procedere con la totale validazione che consentirà dunque di passare alla fase operativa.

«Siamo convinti che serva un progetto di rinnovo per l’extramurale – ha chiarito il consigliere Gaetano Fuzio – Volevamo sederci al tavolo e discuterlo con voi, non ci siamo mai permessi di presentare progetti alternativi. Il progetto piace ma va discusso e migliorato nei dettagli».

È mancata l’occasione. E anche la commissione che ieri avrebbe dovuto entrare nel merito del progetto non si è rivelata la sede giusta per l’esame del progetto.

venerdì 16 Febbraio 2024

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Peppin
Peppin
2 mesi fa

Siamo già alla validazione del progetto esecutivo, cioè alla fase che precede l’imminente avvio dei lavori. Da cittadino mi sento sconfortato e umiliato perché ci stanno imponendo un’opera mastodontica senza nemmeno condividere due immagini, senza darci un’idea di quella che sarà la nostra città.
Peggio di così non si poteva fare….le vere domande sono quelle riportate nell’articolo: “Questo progetto a quale esigenze risponde? Chi lo ha richiesto? I cittadini lo sanno?”
Domande a cui mai nessuno risponderà.
La rivoluzione gentile è servita!

guido rossi
guido rossi
2 mesi fa
Rispondi a  Peppin

vuoi vedere che un’opera utile deve essere pure richiesta, altrimenti non parte…
Ma chi ti ha dato la patente

Michele
Michele
2 mesi fa
Rispondi a  guido rossi

Una cosa di pubblica utilità dovrebbe essere in visione (almeno in visione) ai cittadini che la debbono utilizzare -subire o godere

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  Michele

Appunto qui invece il Sindaco si scandalizza per l’accesso agli atti definendola una violazione di legge , ma quale ? Questa amministrazione dimentica che sussite anche la possibilità per il cittadino di accedere a qualsiasi atto anche per semplice curiosita il CD ’accesso civico “generalizzato” (introdotto dal d.lgs . n. 97 del 2016 nel d.lgs 33/2013) avente ad oggetto tutti i dati e i documenti e informazioni detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli per i quali è stabilito un obbligo di pubblicazione. E’ riconosciuto proprio «allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico».

Poichè è appena il caso di rimarcare che la democrazia sussiste solo quando è data la possibilità a qualsiasi cittadino, di esercitare una funzione di controllo sull’attività amministrativa. Viceversa questi ultimi sarebbero solo dei sudditi costretti a pagare delle tasse senza conoscere, il reale utilizzo di quel danaro, se speso bene e per il pubblico benessere.

Luigi Acella
Luigi Acella
2 mesi fa
Rispondi a  guido rossi

Un opera utile non deve essere certamente richiesta, deve semplicemente essere condivisa con la città per individuare la soluzione migliore.

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  Luigi Acella

Cioè vorrebbe forse dire imposta. Ma facciamo un passettino indietro e chiediamoci quest’opera in che modo si concilia con il PNRR Lei crede veramente che tali opere possano contribuire alla ripresa del paese oppure è piu ragionevole credere che accresceranno il debito pubblico ? Non crede ad esempio che le priorità per il rilancio dell’economia regionale e nazionale potrebbero essere ben altre ?

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  Luigi Acella

E chi lo decide se sia utile o meno, francamente vorrei capire da chi è stata decisa quest’opera e perche’? Premesso che è un opera che NON porrà in essere alcuna ripresa dell’economia del paese In sostanza non è in linea con le finalità del PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Riesilienza.
“Il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è il programma con cui il governo intende gestire i fondi del Next generation Eu. Cioè lo strumento di ripresa e rilancio economico introdotto dall’Unione europea per risanare le perdite causate dalla pandemia.”

guido rossi
guido rossi
2 mesi fa

magari venisse realmente realizzato, sarebbe un grande passo in avanti verso una città moderna

Antonio
Antonio
2 mesi fa
Rispondi a  guido rossi

Non vedo l’ora di passeggiare su Boulevard Armando Diaz

carluccio
carluccio
2 mesi fa
Rispondi a  Antonio

ah, la boheme …
Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose
Il me dit des mots d’amour
Des mots de tous les jours
Et ça me fait quelque chose …

Spatriato
Spatriato
2 mesi fa

Nel 1972 Giorgio Gaber incide a il brano ” La libertà”, con il celebre refrain . Orbene, tutto avrei immaginato tranne che una amministrazione che ho nel mio piccolo contribuito a far nascere affinché ci affrancasse dalle oligarghie del passato negasse, in modo evidente, sia la LIBERTÀ che la PARTECIPAZIONE!!

ARES
ARES
2 mesi fa

Il progetto mi sembra futurista , rispettoso dei cittadini . Progetti simili sono attivi altrove e
la gente è molto soddisfatta. Come sempre dei personaggi amano il passato e la sterile polemica per passatempo , ego o interessi personali . Sappiate che l’automobile è cosa del passato .

Mazzilli Domenico
Mazzilli Domenico
2 mesi fa
Rispondi a  ARES

Chiedo scusa, ma come fa lei a conoscere il progetto se nemmeno i consiglieri comunali lo conoscono?

Luigi Acella
Luigi Acella
2 mesi fa
Rispondi a  ARES

Se la macchina è cosa del passato perchè si restringono i marciapiedi ?

carluccio
carluccio
2 mesi fa
Rispondi a  Luigi Acella

probabilmente aumenta la misura dei piedi .. se prima la misura media di scarpe era il 40 adesso sarà il 44/45 …
non so … è un’ ipotesi …

ARES
ARES
2 mesi fa
Rispondi a  ARES

Invece di criticare ho letto ciò che pensano fare : ” Innalzare la qualità ecologica e la vivibilità per il pedone» è l’obiettivo dichiarato dall’architetto Luigi Falbo. «Non sarà un’area per le autovetture»

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  ARES

Futurista dice ? ancora non è chiaro dove sarà veicolato tutto il traffico pesante, dal momento che non esiste una anello esterno tranne il viale del cimitero , molto trafficato in questo periodo. Poichè non è mai stata pensata la costruzione di un Hub commerciale, di una vasta area asservita per la partenza e l’arrivo delle merci, a similitudine di tante citta del nord. Non è che per caso con questa opera ci troveremo questi mezzi pesanti che transiteranno a raso dei balconi degli edifici che si affacciano sull’extramurale. Inoltre un ulteriore allargamento dell’extramurale in alcuni tratti porterà alla totale scomparsa dei marciapiedi gia ridotti all’osso.

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  ARES

Vedrai quando arriva un mezzo di soccorso e non riesce a passare che succede? perchè secondo il Layout affisso sui manifesti della Città di corato, la carreggiata viene ridotta ad una sola corsia larga 3,50 appena sufficiente per farci passare un solo automezzo altri 2 metri sono dedicati all’area di sosta e l’alberatura laterale non puo che collocarsi che sotto i balconi viste le ridotte dimensioni che ci restano. Tutto questo per realizzare la cd pista ciclabile del futuro manco fossimo in Cina o nella cuitta di Ferrara dove tutti usano la bicicletta.

coratino deluso
coratino deluso
2 mesi fa

la pista ciclabile, come citato dal progettista ” per spostarsi da un punto all’altro della città ” deve mettere in condizioni chiunque, da qualunque abitazione del paese , di poter pedalare in qualsiasi direzione, se si fa solo per fare il girotondo attorno all’estramurale è una cavolata pazzesca ed inutile, fate un velodromo per questo. credo che non la chiedono nemmeno i numerosi ciclisti di Corato che ogni giorno si riversano sulle strade extraurbane per i loro allenamenti.

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  coratino deluso

Dal progetto sembrerebbe che ci sono dei tratti dove la famosa pista ciclabile si interrompe o incrocia la corsia delle autovetture. Qualcuno sa dire dove finiranno questi ciclisti desiderosi di incrociarsi gli automobilisti ?

coratino deluso
coratino deluso
2 mesi fa

riguardo al registrimento dei marciapiedi mi meraviglio che sopratutto gestori di bar e fruttivendoli e altre attività che ne fanno largo uso non abbianno manifestato ancora la loro opinione.

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  coratino deluso

Forse perchè sono ancora all’oscuro di cio che gli aspetta, le proteste emergeranno a cosa fatta e quando la frittata sarà pronta e servita. Piu che una eco opera la vedo gia come un ulteriore disastro è non è neppure certo che poi con i fondi stanziati riusciranno a terminarla.

coratino deluso
coratino deluso
2 mesi fa

riguardo al verde non c’è bisogno di estirpare le piante già presenti per consentire i lavori e poi piantarne altre, lasciamo le piante presenti ed integriamo gli spazi vuoti, al centro della strada mancano parecchie centinaia di metri di siepe, che se piantata e lasciata crescere eviterebbe l’attraversamento fuori dalle strisce pedonali, lungo i marciapiedi mancano per buche vuote o tombate circa 300 alberi.

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  coratino deluso

Dove ci dovevano essere gli alberi sono diventate buche per la raccolta di cicche ed escrementi dei cani da compagnia per questo i cittadini esasperati alcune le hanno tombate.

Zak
Zak
2 mesi fa

le rotatorie!!! quelle servono! in questo progetto c’è tutto tranne che le rotatorie…nel 2050 dobbiamo avere ancora i semafori ogni 100 metri

guido rossi
guido rossi
2 mesi fa
Rispondi a  Zak

vatti a vedere cosa dice il codice stradale sulle dimensioni delle rotatorie e poi ne riparliamo

Antonio Caputo
Antonio Caputo
2 mesi fa

ma…si potrebbe dare una occhiata?? possibile che a noi umili cittadini non e’ dato vedere neanche uno “schizzo” di questa opera che ci riguarda??

luca
luca
2 mesi fa
Rispondi a  Antonio Caputo

E’ un opera strategica, coperta dal segreto di Stato credo… però se fai istanza di accesso credo che sarai soddisfatto

coratino deluso
coratino deluso
2 mesi fa

distruggere per ripiantare non è green (verde), il green ( verde ) è solo un’ideologia, una nuova religione per imporre stili di vita, il fine non dichiarato esplicitamente è quello di negarci l’uso delle auto. L’auto per molti è essenziale per gli spostamenti, ci sono tante persone anziane che non possono fare a meno delle loro auto per spostamenti anche brevi. I residenti fuori dal centro abitato che devono fare? scendere il ponte di Via Castel del Monte lasciare l’auto e girare per Corato a piedi? cercate di essere meno invasivi nelle abitudini di ognuno di noi, saremo anche liberi di usare l’auto a nostro piacimento.

Gino
Gino
2 mesi fa
Rispondi a  coratino deluso

Spoiler: no (e i motivi sarebbero anche tantissimi relativi ad ambiente, sicurezza, salute ecc ma non li spiego tanto già so che alcuni non ce la fanno proprio)

Ba luig
Ba luig
2 mesi fa

la manca fatic .. corato ha bisogno urgente di creare spazi x parcheggiare le automobili aumentano a dismisura, in bici non ci va nessuno altro che maxi opera exstramurale, eliminare i semafori sono sincronizzati alla carlona stari li fermi ci sono emissioni di co2 e questo non va bene x la ns. salute
creare i rondo o meglio le rotatorie

luca
luca
2 mesi fa

Dato che il Signor Sindaco continua a sostenere la validità del progetto , direi che sarebbe utile indire un referendum cittadino, per constatare quanti sono i favorevoli La questione è di vitale importanza perchè va a stravolgere la vita dei cittadini stessi per gli anni a venire.
Personalmente credo che l’extranurale va sistemato cosi com’è con un idonea alberatura, un rifacimento di alcune piazze la sistemazione dell’illuminazione a led, per consentire un maggiore risparmio ma il progetto così come è stato presentato garantirà solo delle gravi e insormontabili problematiche.

Tonico
Tonico
2 mesi fa

No. Non posso credere a ciò che ho letto. Non è possibile! “Non sarà un un ‘area per autovetture” l’ architetto Falbo non sa cosa dice! Una per tutte:le autobus di linea dove dovranno passare?L architetto Falbo sa che Corato non ha il terzo anello.