«Peccato, anche mio figlio avrebbe voluto partecipare al progetto Cinebonus, ma non rientra nella ristretta fascia d’età indicata dall’avviso pubblico». Il rilievo, uno dei tanti dello stesso tenore, è emerso nei giorni scorsi dopo la presentazione del progetto ideato dall’assessorato alle politiche giovanili del Comune per «incentivare la partecipazione attiva al mondo del cinema».
L’iniziativa consente a tutti i giovani residenti nel nostro Comune di età compresa tra i 17 e i 19 anni (compiuti dal 1° dicembre 2023 al 13 dicembre 2024) di andare al cinema ogni giovedì e venerdì, dall’8 gennaio al 13 dicembre 2024, pagando l’ingresso solo 2 euro. Una somma decisamente più bassa del costo ordinario del biglietto, alla quale si arriva grazie ai fondi stanziati dal Comune (ad ogni partecipante viene riconosciuto un “borsellino elettronico” di 25 euro da cui, per ogni ingresso, viene detratto un importo di 2 euro e 50 a carico dell’Ente) e con la compartecipazione del Cinema Alfieri che contribuisce con 1 euro e 50 per tagliando.
Si tratta senza dubbio di un’ottima idea per avvicinare al grande schermo chi magari conosce solo piattaforme di streaming. Perché, allora, si sono chiesti diversi cittadini, limitare questa iniziativa solo a un gruppo di giovani relativamente ristretto?
Dagli uffici diretti dal dirigente Pippo Sciscioli fanno sapere che una prima valutazione è stata fatta incrociando i fondi comunali messi a disposizione per il progetto – circa 40mila euro – con una platea di beneficiari tale da poter consentire un numero congruo di ingressi al cinema. Alla fine la scelta è caduta sulla fascia di età 17-19 anni nella quale rientrano circa 1600 ragazzi. Dividendo gli stanziati 40mila euro per i 1600 potenziali beneficiari, si arriva ad ottenere la quota di 25 euro assegnata dal borsellino elettronico, corrispondente a dieci biglietti per ciascun beneficiario.
Ad entrare nel dettaglio è l’assessore alle politiche giovanili, Luisa Addario.
«Il progetto Cinebonus si rivolge a chi abbia già 17, 18, 19 anni ma anche, sostanzialmente, a chi attualmente ne abbia 16 e raggiunga i 17 anni entro il 13 dicembre 2024, nonché chi oggi abbia 19 anni ma nel corso del periodo di efficacia del bonus “sfori” compiendo i 20» chiarisce l’assessore.
«Si tratta infatti di un progetto dinamico in cui man mano che ci si trova nelle condizioni anagrafiche utili ci si può aggiungere in corsa. Ad esempio, chi oggi avesse 16 anni e compisse i 17 a giugno 2024 dal giorno del suo compleanno potrebbe iscriversi e utilizzare il suo borsellino elettronico di 25 euro entro il 13 dicembre 2024. Sempre a titolo di esempio, chi oggi avesse 19 anni e si fosse iscritto potrebbe utilizzare il proprio borsellino elettronico di 25 euro anche ad avvenuto raggiungimento dei 20 anni fino ad esaurimento del borsellino medesimo. L’unico dato fermo è che per iscriversi bisogna avere 17, 18 19 anni.
La ragione di questa scelta riposa su una serie di valutazioni, in primis la circostanza che per i 12/16enni l’assessorato alle Politiche giovanili ha destinato risorse economiche per consentire la partecipazione ai vari corsi di scuola di fumetto, già attivi presso lo sportello locale di Porta Futuro, organizzati da Korcomics. Bisognava dunque pensare a chi ancora non avesse avuto attenzione.
Un altro motivo è rappresentato dal fatto che la fascia 17/19 gode di una autonomia di movimento maggiore degli infra-diciasettenni: la possibilità di scegliere se e quando andare al cinema è per loro più svincolata da condizionamenti familiari. Infine, un dato sopra tutto: abbiamo dovuto impegnare la quasi totalità dei soldi disponibili nel capitolo di bilancio relativo: avevamo necessità di partire da una fascia di destinatari per sondare il loro gradimento, non era possibile oggi fare di più, ma ci impegneremo a farlo se i riscontri saranno positivi. Vogliamo solo il meglio per i nostri giovani e ci stiamo provando».
Come partecipare al progetto Cinebonus. L’iscrizione deve essere effettuata tramite la piattaforma telematica corato.bonuspesa.it, in cui i partecipanti dovranno inserire i dati anagrafici, la residenza, il codice fiscale, l’email e il numero di cellulare, allegando copia del documento di identità. In caso di esito positivo, il beneficiario riceverà un sms con l’accredito del bonus e un codice pin da presentare al Cinema Alfieri insieme alla tessera sanitaria.
Mai contenti, capaci solo di chiedere e lamentarsi per quel che hanno. I coratini sono davvero deprecabili.
La fascia è quella dei prossimi votanti a memoria zero.
Questo commento mostra l’incapacità di vedere un benefit come politica a favore di qualcuno. Presto Corato cambierà amministrazione, e potrete tornare a chiedere favori in cambio di voti.
Come la fai e la fai hanno sempre da ridire.
Sarebbe utile nonché interessante sapere il suo giudizio un po’ più articolato rispetto alle osservazioni di alcuni lettori.
Per quanto mi riguarda non bisogna mai dare per scontate iniziative del genere, dato che non sono gratis ma rese possibili solo grazie allo stanziamento di soldi pubblici.
Quindi ben vengano; se invece altri vogliono lamentarsi a prescindere allora che dirgli? Allora devono essere persone abituate ad avere tutto nella vita.
Io stesso, purtroppo, non ho mai potuto aderire a progetti simili.
Peccato, anche mio figlio avrebbe voluto partecipare al progetto Cinebonus, ma non rientra nella ristretta fascia d’età indicata dall’avviso pubblico» …
vabbè, mo gli do 100 euri così puà andare in discoteca il sabato sera e ritirarsi la domenica mattina con macchina, colazione alle 5,00, cellulare nuovo e vestiti griffati … chissà se si consola quel/la figlio/a …
Spiace leggere questi commenti e ancor di più le risposte. Nessuno ha idee chiare: chi da un lato critica un operazione ritenuta riduttiva, dall’altro si risponde con la solita arroganza e presunzione. Questo farà perdere la politica coratina di destra e di sinistra, incapace di dare le risposte, quelle serie, ai cittadini, considerati inutili e fastidiosi. Tra poco scadrà il contratto a tempo determinato che gli stessi cittadini vi hanno sottoscritto, spero vinca l’astensionismo, almeno imparerete a rispondere seriamente e soprattutto imparerete a lavorare e a governare