Le reazioni

«La Puglia è categoricamente contraria a ospitare la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi»

Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi
Parla Anna Grazia Maraschio, assessora all’ambiente della Regione Puglia, che oggi ha promosso un incontro con i Comuni di Altamura, Gravina e Laterza, il presidente del parco nazionale dell’alta Murgia e il consigliere Francesco Paolicelli, per analizzare la situazione
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«Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato l’elenco delle aree idonee alla localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, una pubblicazione che serve ad avviare la procedura di auto candidatura di siti non rientranti nelle lista stilata dalla Sogin. Tale elenco presenta 51 siti di cui 5 ricadenti nel territorio pugliese. Una lista che, riguardo i siti pugliesi, si basa su dati non corretti e datati. Come abbiamo già espresso nella procedura di osservazioni alla Carta dei siti idone, la Puglia è categoricamente contraria a ospitare la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi».

Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessore all’ambiente della Regione Puglia, dopo la pubblicazione della Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) ad ospitare lo stoccaggio in via definitiva delle scorie di bassa e media attività. L’area più vicina a Corato, a soli 40 chilometri in linea d’aria, si trova in agro di Gravina. A poca distanza ci sono ulteriori due aree tra Altamura e Matera, due tra Matera e Laterza e ben dieci in Basilicata tra Genzano di Lucania, Irsina, Matera, Bernalda, Montescaglioso e Montalbano Jonico

«Questa nostra posizione di contrarietà è stata già ufficializzata dal consiglio regionale e si fonda su studi tecnici e scientifici condotti insieme a università, enti di ricerca, enti locali, agenzie regionali, associazioni e ordini professionali, già portati a conoscenza della Sogin e del Governo» prosegue l’assessore Maraschio. «Inoltre, nell’area fra Gravina in Puglia, Altamura e Laterza vengono prodotti nove alimenti e undici vini a denominazione controllata e protetta. Lavorano 600 produttori del biologico e 270 aziende zootecniche. È chiaramente impensabile che possa ospitare un deposito di rifiuti radioattivi».

Nella giornata di oggi Anna Grazia Maraschio ha promosso un incontro a cui hanno partecipato i Comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Laterza (i cui territori sono interessati da questo elenco) il presidente del parco nazionale dell’Alta Murgia e il consigliere Francesco Paolicelli, per analizzare la situazione e adottare una linea comune per contrastare un’ipotesi che non si coniuga con le caratteristiche geomorfologico, idrogeologiche e di sviluppo sostenibile del territorio murgiano. Tutti hanno manifestato la loro contrarietà alla conferma dei 5 siti pugliesi tra le 51 aree ritenute potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e hanno deciso di convocare a breve una conferenza stampa aperta ai consiglieri comunali dei tre Comuni, ai consiglieri regionali e ai parlamentari pugliesi.

giovedì 14 Dicembre 2023

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carluccio
carluccio
4 mesi fa

in finlandia, uno dei paesi europei con la più alta qualità della vita, fanno a gara per accaparrarsi i depositi di scorie nucleari. e stiamo parlando della finlandia, non del burkina-faso

carluccio
carluccio
4 mesi fa

a dirla tutta, credo che proprio questo sia un alido progetto di sviluppo sostenibile del territorio murgiano che, ricordiamolo, almeno nella parte pugliese è già stuprato da discariche, cave, rifiuti abbandonati un pò dovunque, un’agricoltura non proprio rispettosa del territorio (spetramento, dissodamento profondo, uso abusivo delle risorse idriche) , pale eoliche orribili, orripilanti parchi fotovoltaici ecc… questi siti, che tutto sommato occuperebbero poco spazio, potrebbero costituire un avamposto di controllo di quelle zone, attualmente offerte in sacrificio al nulla cosmico …