La proroga

«Un processo complesso». Slitta il deposito delle motivazioni dopo la sentenza sul disastro ferroviario

Processo Treni
Il Tribunale di Trani aveva fissato in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni, ma il giudice estensore, Marina Chiddo, ha chiesto al presidente Giuseppe Rana una proroga di ulteriori 90 giorni, poi accolta
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Slitta il deposito delle motivazioni della sentenza sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato il 12 luglio 2016, in cui morirono 23 persone e 51 rimasero ferite.

Il Tribunale di Trani aveva fissato in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni, ma il giudice estensore, Marina Chiddo, ha chiesto al presidente Giuseppe Rana una proroga di ulteriori 90 giorni. Alla base della richiesta, accolta presidente del Tribunale di Trani, vi sono «la complessità della motivazione» e il fatto che si tratti di un «processo complesso a causa del tecnicismo delle questioni giuridiche trattate, dell’ampiezza e della eterogeneità degli argomenti affrontati, del numero cospicuo di imputati e di capi di imputazione e del numero elevato di parti civili».

Il processo di primo grado a carico di 17 imputati, lo ricordiamo, si è concluso il 15 giugno scorso con due sole condanne (il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, a 6 anni e 6 mesi, e il capotreno del convoglio Andria-Corato, Nicola Lorizzo, a 7 anni di reclusione) e 14 assoluzioni, oltre a quella di Ferrotramviaria imputata per l’illecito amministrativo.

lunedì 28 Agosto 2023

(modifica il 29 Agosto 2023, 16:54)

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Tonico
Tonico
8 mesi fa

Vergogna! Dopo sei anni di processo (primo grado) sei mesi per le motivazioni della sentenza!

franco
franco
8 mesi fa
Rispondi a  Tonico

invece spero che le motivazioni pur rallentate contengano argomenti convincenti e giuridicamente ineccepibili…

Angela Mazzilli Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
8 mesi fa
Rispondi a  Tonico

Concordo con te caro Tonico, pienamente: è passato così tanto tempo dal tragico/terribile incidente dei treni sulla tratta ferroviaria Andria-Corato, che in pochissimi (credo) avranno notato che è accaduto nell’anno 2.016 e non nel 2.017, così come è stato riportato (involontariamente, è chiaro… i ragazzi di “Coratolive” sono eccezionalmente aggiornati, -fantastici- e preparatissimi… come nessuno) in questo articolo. Processo-lumaca: portato avanti così, intenzionalmente, (forse) nella Speranza (che potrebbe diventare una certezza, in realtà) che finisca “tutto a tarallucci e vino” (prescrizione) o che l’opinione pubblica dimentichi, almeno parte di essa: di certo, non dimenticheranno i parenti delle povere 23 vittime innocenti ❤️ di un destino infame. E di una giustizia altrettanto infame.

Pier Luigi
Pier Luigi
8 mesi fa

Con calma, giusto il tempo di finire le vacanze al mare, tanto i parenti delle vittime possono aspettare; che fretta c’è?

Ss ss
Ss ss
8 mesi fa

Eeeeee gli avvocati,gli avvocati.Quale E’la sentenza?🤨Qui di si puo’asoettare.Nessuno paghera’e nessuno di quelle 23 persone scendera’piu dal treno.