Dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, il collegio presieduto dalla giudice Carmen Anna Lidia Corvino (Sara Pedone e Marina Chiddo giudici a latere), ha pronunciato la sentenza del processo sulla strage dei treni, avvenuta il 12 luglio del 2016. Il tribunale ha irrogato 2 condanne e 14 assoluzioni.
I condannati sono il coratino Vito Piccarreta, capostazione in servizio ad Andria e Nicola Lorizzo, capotreno sopravvissuto allo scontro. Per Piccarreta la sentenza è di 6 anni e mezzo mentre per Lorizzo è di 7 anni.
Oltre all’azienda, sono stati assolti Enrico Maria Pasquini, ai vertici di Ferrotramviaria all’epoca dell’incidente (per lui il Pm aveva chiesto la condanna a 12 anni); il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti e Michele Ronchi, direttore di esercizio della società (l’accusa aveva chiesto 12 anni); Giulio Roselli, dirigente a capo della divisione infrastruttura, (l’accusa aveva chiesto per lui una pena a 9 anni).
Assoluzione per Francesco Pistolato, dirigente coordinatore centrale; Vito Mastrodonato, dirigente della divisione passeggeri macchinisti e capitreno, Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, capo unità organizzativa tecnica, Tommaso Zonno, divisione passeggeri, Giandonato Cassano, ferroviere e istruttore, Virginio Di Giambattista, dirigente del Ministero delle Infrastrutture, Alessandro De Paola, direttore Ustif. Per loro l’accusa aveva chiesto condanna a 6 anni.
Assolto anche Alessio Porcelli, capostazione in servizio a Corato. Il tribunale ha inoltre assolto Antonio Galesi, responsabile unità tecnica movimento stazioni, così come richiesto dall’accusa.
sarei proprio curioso di conoscere le motivazioni per sei mesi di differenza … tutta la mia solidarietà viene in egual modo distribuita non solo verso chi ha patito lutti tremendi per questa tragedia, ma anche verso coloro che oggi vengono condannati
vergogna
L’ennesima dimostrazione della giustizia non più credibile.
Questa è l’Italia i poveri vengono condannati i ricchi mai che vergogna
adesso ricorsi e contro ricorsi sino alla fine dei tempi. poveri MORTI e parenti disperati, stillicidio in atti
Conosco bene Vito Piccarreta avrà forse fatto un errore, sbagliare è umano, ma fondamentale è una brava persona
Ecco questa è la dimostrazione che non bisogna scendere a compromessi, tra operai e titolare Da operaio che sono, posso consigliare questo.