Parere favorevole

Iter concluso: piazza Ospedale sarà presto intitolata a Mons. Don Luca Masciavè

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
Piazza Ospedale diventerà presto “Piazza don Luca Masciavè”
Piazza Ospedale diventerà presto “Piazza don Luca Masciavè”
La sua figura è legata al centro diurno, da lui voluto, che oggi opera nell’assistenza agli anziani, ai disabili e nell’accoglienza dei poveri e dei bambini
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Don Luca Masciavè
Don Luca Masciavè

Manca poco alla intitolazione di piazza Ospedale – su cui si affaccia la casa protetta “Dono di Speranza”, nata grazie alla sua opera – a don Luca Masciavè, che in tanti ricordano come un sacerdote buono, umile e generoso verso i poveri. L’iter amministrativo, avviato nel settembre scorso, è infatti ormai prossimo alla conclusione.

Dopo l’approvazione della giunta comunale (in risposta un’istanza presentata nel luglio 2021 a Palazzo di città dal rettore della Chiesa Cappuccini, dal presidente dell’istituto Regina Elena, dal presidente della cooperativa “Dono di Speranza” e dal presidente del centro aperto Diamoci una Mano), nei giorni scorsi hanno espresso parere favorevole anche la Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari e la Prefettura di Bari.

La figura di don Luca, scomparso il 10 agosto 2012 a 86 anni, è legata al centro diurno, da lui voluto, che oggi opera nell’assistenza agli anziani, ai disabili e nell’accoglienza dei poveri e dei bambini.

Nato a Corato il 21 marzo 1926 e ordinato sacerdote il 24 maggio 1953, fino al 1954 fu viceparroco nella chiesa Incoronata di Corato; poi, dal 1954 al 1957, svolse lo stesso incarico nella chiesa Sacra Famiglia prima di diventarne parroco. Risale al 1973 la creazione del “Comitato pro non autosufficienti”, un gruppo di giovani desiderosi di andare alla ricerca delle emergenze sociali presenti sul territorio coratino. In pochissimi anni dal comitato si passò alla “Associazione di volontariato Centro Aperto Diamoci una Mano per una società più fraterna costruita sulla corresponsabilità”.

Lo snodo fondamentale della vita di don Luca e delle sue opere risale però al 1978, anno in cui le suore di Madre Teresa di Calcutta, venute in missione a Corato, lasciarono all’Associazione quattro anziane donne non più in grado di badare a loro stesse. Da quel genere di emergenza nacque l’esigenza di una cooperativa che potesse essere una risposta concreta al problema. Pian piano, grazie ai contributi generosi della cittadinanza, si risistemarono i locali del vecchio ospedale, proprio nei pressi della Chiesa dei Cappuccini, rendendoli il più possibile accoglienti e familiari per questo scopo.

Oggi, l’intitolazione della piazza renderà ancora più saldo nella memoria dei coratini il ricordo dell’opera di don Luca che continua a propagare i suoi effetti anche a distanza di anni.

lunedì 6 Marzo 2023

(modifica il 7 Marzo 2023, 8:21)

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Aldo62
Aldo62
1 anno fa

Certamente Don Luca merita questo apprezzamento terreno che ovviamente è una briciola rispetto a tutto quello che ha fatto per Corato e che solo Dio sa e conosce e sicuramente gli avrà riservato un posto d’onore nel Paradiso Celeste.
Grazie Don Luca! E preghiamo il buon Dio affinché ci mandi tanti sacerdoti come lui.