La nota

Aldo Addario a Nuova Umanità: «Scelte condizionate dall’assessorato di mio figlio? Mai posto condizioni»

Aldo Addario
Aldo Addario
«All'emergere della conflittualità fra i vertici del PD e l'amministrazione, Felice ha anche rimesso l'incarico nelle mani del direttivo del Partito che ha respinto questa ipotesi. Penso che i dirigenti e i militanti del centrosinistra debbano sostenere l'amministrazione» afferma il consigliere Pd
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«Le mie scelte di voto e opinione sono condizionate dalla salvaguardia dell’assessorato di mio figlio Felice? Non ho mai posto condizioni utilitaristiche alle mie candidature». Il consigliere comunale del Pd, Aldo Addario (padre dell’assessore ai servizi sociali, Felice Addario), risponde così alla nota diffusa nei giorni da Nuova Umanità nella quale il movimento di cui è espressione Vito Bovino chiedeva all’esponente Dem «se seguisse la linea del Partito o quella dettata dal sindaco».

Dopo aver replicato, Addario rilancia: «Siamo sicuri di interpretare il volere dei nostri elettori continuando a mettere il bastone fra le ruote a questa amministrazione?» chiede a Nuova Umanità. «Che facciamo, prima ci candidiamo contro e poi ci alleiamo all’opposizione? Se si antepongono le (pur legittime) ambizioni e i risentimenti personali non c’è futuro per nessuno. Penso che i dirigenti e i militanti del centrosinistra debbano sostenere questa amministrazione».

Di seguito la nota integrale di Aldo Addario.

«Cari amici di Nuova Umanità, ho apprezzato l’implicito segno di amicizia di Vito Bovino che, seppur non richiesto, ha rimosso il post dal suo profilo Facebook per riproporlo come post (e poi comunicato stampa) del Vostro gruppo, ma ritengo doverose alcune precisazioni.

Ininterrottamente dall’età di 17 anni sono stato un sostenitore delle associazioni e dei partiti di centrosinistra con tessera prima del PCI di Enrico Berlinguer e, a seguire PDS, DS e Partito Democratico. Con molta attenzione alla parte DC sensibile alle problematiche sociali e al PSI, tanto da cercare la tessera dopo l’episodio di Sigonella.

Mi sono candidato più volte e, da quando c’è la legge che prevede l’elezione diretta del sindaco, ho sostenuto sempre con discreti risultati personali le candidature di Giovanni Montaruli, Ruggero Fiore, Maria Bovino, Renato Bucci, Tommaso Loiodice, Vito Bovino e Corrado De Benedittis. Da segretario cittadino dei DS ho contribuito alla nascita della primavera pugliese con la vittoria di Nichi Vendola in Regione, Divella in Provincia (Maria Bovino Consigliere).

Nuova Umanità mi chiede se seguo la linea del Partito o quella dettata dal sindaco, insinuando che le mie scelte di voto e opinione siano condizionate dalla salvaguardia dell’assessorato di mio figlio Felice. Rispondo, con molta tranquillità, che non ho mai posto condizioni utilitaristiche alle mie candidature: sia in passato che in questa tornata. E Vito Bovino ne è testimone.

Il sindaco Corrado De Benedittis informò il Partito Democratico in merito alla sua intenzione di incaricare Felice dopo avere ascoltato alcuni esperti regionali e alla luce delle sue competenze specifiche (avendo la laurea magistrale in sociologia ed esperienze professionali maturate nel Nord Italia e in Puglia in materia di politiche sociali). Felice ha accettato con entusiasmo questa sfida. Ultimamente, all’emergere della conflittualità fra i vertici del PD e l’amministrazione, ha anche rimesso l’incarico nelle mani del direttivo del Partito che ha respinto questa ipotesi.

Mi permetterete ora di fare io alcune domande a Nuova Umanità: siamo sicuri di interpretare il volere dei nostri elettori continuando a mettere il bastone fra le ruote a questa amministrazione che nonostante le tante difficoltà, anche frutto di errori e inesperienze, cerca di rispondere alle aspettative e al mandato elettorale dato dai cittadini?

Mi ha particolarmente deluso il trionfale annuncio in Consiglio Comunale dell’esistenza di un coordinamento indistinto delle opposizioni che,  ai miei occhi, e temo anche della maggioranza dei coratini, equivale a un tentativo di ritorno al passato. Che facciamo, prima ci candidiamo contro e poi ci alleiamo all’opposizione? Non conveniva essere più onesti in partenza con gli elettori e i militanti?

Se si antepongono le (pur legittime) ambizioni e i risentimenti personali non c’è futuro per nessuno. Forse per questo i coratini hanno scelto convintamente Corrado, avendo dedicato la sua vita agli altri senza tornaconto personale.

Cari amici, non mi sento obbligato verso nessuno. In tutta onestà, e con tutti i limiti che le mie idee possono avere, penso che i dirigenti e i militanti del centrosinistra debbano sostenere questa Amministrazione: sia migliorandola dall’interno, sia attraverso un’opposizione costruttiva. Siamo all’opposizione da troppi decenni  e mi pare decisamente una cattiva mossa darsi la zappa sui piedi una volta tanto che i cittadini ci hanno scelto convintamente. Continuando inoltre ad alimentare l’idea (e la pratica) che il centrosinistra sappia solo litigare e dividersi. E non governare».

giovedì 5 Gennaio 2023

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Luigi Acella
Luigi Acella
1 anno fa

Caro Addario Bovino si candidò contro Perrone e contro De benedittis, dopo il ballottaggio chi lo relego’ all’opposizione ? Chi ha preferito una maggioranza a 15 e non a 18 ? Ti ringrazio pet la tua sincerità, finalmente hai chiarito che fu il Sindaco a individuare Felice Addario quale assessore del Pd.

Michele Strippoli
Michele Strippoli
1 anno fa

Quindi meglio galleggiare?

FC@
FC@
1 anno fa

Ci fosse uno, dico uno solo, che abbia il coraggio di elencare i veri problemi della città (rifiuti, ambiente, sicurezza, traffico, inquinamento, periferie e tanto altro ancora), piuttosto stare a leggere questa inutile diatriba tra maggioranza e presunta opposizione. Lo spettacolo, cari signori, volge al termine.

franco
franco
1 anno fa
Rispondi a  FC@

vedo e leggo che i veri problemi sono elencati quasi tutti e che, quindi, si potrebbero chiedere all’amministrazione la (quasi risoluzione) di alcuni fra essi.- in ogni caso se si buttassero a mare questi pochi anni chi ci assicura che CORATO avrebbe d’incanto risolto i predetti problemi? non abbiamo già letto e sentito tutte le soluzioni messe in campo dall’attuale governo-che si differenzia solo che amministra noi tutti che dobbiamo sottostare alle leggi che promulga -esempio pratico?,subito:la autonoimia differenziata che bolle in pentola e che affermata ci vedrà sul serio col cappello in mano a chiedere l’elemosina di fondi per le nostre regioni del SUD- altrochè

FC@
FC@
1 anno fa
Rispondi a  franco

Nessuno assicura nulla e nessuno chiede la immediata soluzione dei mille problemi della città. Ma continuare ad ignorarli, parlando e discutendo di tutt’altro dentro e fuori il consiglio comunale, mi sembra una evidente presa in giro nei confronti dei cittadini che hanno dato fiducia a questa amministrazione, che aveva il sacrosanto compito di risolverli in tutto o in parte. A molti elettori e a distanza di tempo, tutto rimane rigorosamente come e peggio di prima. Ci vuole un minimo di umiltà e non arroganza e presunzione.

Pasquale Ricordo
Pasquale Ricordo
1 anno fa

Il Bovino dovrebbe vergognarsi . Punto .