Sanità

Ortopedia, la Asl rassicura sulle prestazioni. L’amministrazione chiede un nuovo incontro

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Ospedale di Corato
Ospedale di Corato
Secondo l'azienda il servizio non subirà contraccolpi ma De Benedittis e Mascoli chiedono ulteriori rassicurazioni
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La riduzione degli orari di attività dell’ambulatorio di ortopedia dell’ospedale di Corato sta generando preoccupazione.

Dallo scorso 7 novembre, infatti, l’ambulatorio rimane operativo solo al mattino, osservando l’apertura dalle 8 alle 14. Nessuna prestazione nel pomeriggio.

Un campanello d’allarme che aveva indotto il sindaco e il presidente della commissione consiliare sanità Salvatore Mascoli a richiedere un incontro urgente ai vertici della Asl. Il timore è che l’ospedale venga ulteriormente depotenziato, allontanando sempre di più i tempi del suo effettivo utilizzo come ospedale di primo livello, categoria che sino ad oggi rimane soltanto sulla carta.

Un timore infondato, stando all’ultima nota della Asl, risalente alla giornata di ieri, nella quale si rassicura in merito alla continuità dell’attività dell’ambulatorio di ortopedia. «L’Ospedale di Corato non subirà alcuna riduzione delle prestazioni di natura ortopedica. Il Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia della ASL di Bari, concordandolo con la Direzione Strategica, ha realizzato un piano di efficientamento, sia per ottimizzare le prestazioni, ma soprattutto per garantire un adeguato trattamento in sicurezza al paziente in Emergenza Urgenza» assicurano dall’azienda ospedaliera.

Solo dunque una ridefinizione in termini di ottimizzazione, sembrerebbe di capire. «In proiezione i trattamenti ortopedici tenderanno ad aumentare e, in particolare, aumenteranno le prestazioni ambulatoriali ed i trattamenti chirurgici ortopedici in regime di Day service. Una organizzazione efficiente che non comporterà alcuna défaillance nel sistema, come purtroppo si è verificato nel passato, essendo il servizio affidato a solo due unità di specialisti ortopedici, per cui in caso di assenza per ferie o malattie l’attività poteva subire conseguenze» sottolinea la Asl.

Nessuna discontinuità, nessun rischio che l’ambulatorio possa rimanere chiuso anche solo per mezza giornata. «La nuova organizzazione in ottica dipartimentale, invece, potrà contare su una squadra di 12 chirurghi ortopedici per garantire le prestazioni 8-14 tutti i giorni dal lunedì al sabato incluso, e per 2 giorni alla settimana con 2 unità che assicureranno le prestazioni chirurgiche in Day Service. Lo stesso gruppo di professionisti garantirà l’Emergenza Urgenza per i pazienti più gravi, che richiedono alti livelli prestazionali, presso l’Ospedale di Molfetta» evidenzia l’azienda.

«Organizzazione, efficienza ed alti livelli prestazionali sono l’obiettivo principale del Dipartimento ortopedico-traumatologico e di tutta la ASL e, nello stesso tempo, resta prioritaria la finalità di gestire e trattare pazienti con i massimi livelli di sicurezza e con alti livelli di efficacia. Come noto, infine, il Dipartimento ortopedico-traumatologico della ASL di Bari è il primo in Italia per efficienza sul trattamento delle fratture del femore e fra i primi quattro in Europa, il che non potrà che portare giovamento anche all’utenza del reparto di Corato» si legge nella nota della Asl.

Rassicurazioni che non convincono del tutto il sindaco e il presidente Salvatore Mascoli che parlano di un «evidente depotenziamento» dell’Umberto I, tanto da inviare una richiesta urgente di incontro al direttore generale della Asl Bari Antonio Sanguedolce, al direttore sanitario Sivo e al direttore amministrativo Fruscio per discutere proprio del futuro dell’ambulatorio di ortopedia e traumatologia.

Un primo passaggio nell’attesa di definire la situazione globale di un ospedale, l’Umberto I, che ancora non è messo nelle condizioni di poter operare come ospedale di I livello e che, anzi, spesso si ritrova a subire riorganizzazioni al ribasso.

sabato 26 Novembre 2022

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Marco
Marco
1 anno fa

Depotenziano il PO di Corato (1′ livello) a favore del presidio di Molfetta. Oramai è così palese dove la Regione vuol andare a “parare”…

Ultima modifica 1 anno fa da Marco
fc@=
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1 anno fa

Annuncio, smentita e poi smentita della smentita. Silenzio! Dopo qualche giorno altro giro!. Se per il Direttore Generale e di tutti i direttore secondari (a migliaia) questo significa essere rispettosi della popolazione della città di Corato, allora si giustifica il fallimento dell’intera struttura sanitaria pugliese. E se così non fosse, una sola voce e una sola dichiarazione per dare la versione corretta. Almeno, fate bene il mestiere di Direttori.