Attualità

C’è Corato nel cuore di Eataly Bari

Fabio Ferrante
Fabio Ferrante
Eataly
Tra i promotori e soci dell'iniziativa infatti spicca quello del gruppo Casillo di Corato. Ed è proprio a Mimmo Casillo che chiediamo di spiegarci bene che cos'è Eataly
8 commenti 591

A quasi sessant’anni – ma ne dimostra dieci di meno – Oscar Farinetti, il più controcorrente, applaudito, prolifico degli imprenditori italiani è anche un formidabile e inesauribile oratore. Il fondatore di Eataly alla presentazione in anteprima della filiale di Bari inaugurata nel pomeriggio di ieri in una rediviva Fiera del Levante è apparso come il profeta del cibo stellato che combatte il falso mito che la qualità costa cara.

«In Eataly mettiamo insieme informalità e autorevolezza: informalità perché troverete luoghi aperti dove mangiare con pochi euro; autorevolezza perché dentro i piatti troverete cibi fatti con materie prime di altissima qualità. Quello che vogliamo raccontare e che qui potete comprare quello che potete mangiare e mangiare quello che potete comprare»

Le battute gli escono come fiotti di barolo sino ad inebriarlo e a inebriare chi lo ascolta. Lui, che ama tanto il suo Piemonte, quando parla tradisce un amore quasi fedifrago per la Puglia e i suoi sapori, almeno fin quando non ti accorgi che la sua passione è un inarginabile  Vajont che inonda tutte le eccellenze della cultura enogastronomica del Belpaese.

Eataly Bari sembra una degna manifestazione del suo impeto. «Andremo a dimostrare scientificamente che l’orgoglio pugliese e l’amore dei pugliesi  per la propria terra e per i propri prodotti derivano da un background antico. La Puglia ha almeno qualche migliaio di anno di vantaggio, haimè, rispetto al Piemonte ma anche rispetto alla Germania e ad altre regioni dell’Europa. Questo rappresenta indubbiamente il valore aggiunto della sede Eataly di Bari».

Ma la filiale pugliese nasconde un’anima coratina. Tra i promotori e soci dell’iniziativa infatti spicca quello del gruppo Casillo di Corato. Ed è proprio a Mimmo Casillo che chiediamo di spiegarci bene che cos’è Eataly:

«Sarebbe riduttivo dire che Eataly è solo una grande mercato di prodotti enogastronomici di alta qualità. In realtà lo definirei come un tempio che raccoglie il patrimonio di conoscenze che insieme fanno la cultura del cibo italiano.  Non a caso l’iniziativa è partita e continua tuttora con la collaborazione di Slow Food e del suo fondatore Carlo Petrini  che insieme ad Oscar Farinetti rappresenta l’asse su cui si poggia il progetto. Da quando è partita, questa avventura ha continuato a crescere e a diffondersi a macchia di leopardo prima in Italia, poi si è allargata negli Stati Uniti, in Sud America e in Giappone. Nel prossimo futuro l’espansione toccherà paesi emergenti come Istanbul e Dubai e l’anno prossimo anche Mosca. È una grande occasione far conoscere l’alta qualità del cibo italiano in tutto il mondo attraverso una formula innovativa ed organizzata».

La filiale di Bari è la prima nel sud Italia. «A detta di Oscar Farinetti, continua Mimmo Casillo, sarà anche l’unica. E per il nostro territorio è sicuramente motivo di vanto. La Puglia e tutta la provincia di Bari in particolare è il luogo che è stato scelto per rappresentare l’eccellenza dell’enogastronomia meridionale».

A chi si chiedesse come nasce l’unione del Gruppo Casillo con Eataly la risposta è presto data:

«È stato davvero un caso. Con i nostri Molini siamo fornitori del pastificio Afeltra di Gragnano che fa capo al gruppo Farinetti. Nel tempo si è instaurato un rapporto di conoscenza e poi di amicizia che ha portato Oscar a proporci una quota societaria di Eataly Bari, un progetto che covava già da circa cinque anni. Noi, da operatori nel settore agroalimentare ma anche da produttori agricoli,  abbiamo considerato da subito l’offerta come un’opportunità  per profondere impegno e stimoli a tutto il settore. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere quante più aziende possibili, perché lo spirito di Eataly Bari è quello di dare visibilità alle nostre aziende, al nostro territorio e alla Puglia in generale. Per dare l’esempio, ci siamo proposti anche come azienda sponsor portando all’interno i prodotti Agricola del Sole e Masseria San Magno, un nuovo brand per un nuovo modello di produzione del vino e dell’olio, liberi da additivi chimici, dal packaging eccessivo e dalle mode culturali.

Un'altra cosa che ho potuto riscontrare e apprezzare in questi giorni è che nell’ambito della ristorazione ci sono parecchi giovani pugliesi che dopo esperienze in giro per l’Italia e per il mondo grazie a inizaitive tipo questa ritornano a lavorare qui in Puglia con l’obiettivo di dare il meglio delle propie conoscenze con i prodotti del nostro territorio».

E se all'interno di Eataly Bari vorrete conoscere i segreti del grano a guidarvi sarà un'altra nostra concittadina, Valeria Tedone: «Mi occuperò da consulente esterno del percorso del grano e di tutto ciò che riguarderà gli sfarinati che saranno presenti ad Eataly, a partire dal panificio, dalla pizzeria e dal pastificio fino ad arrivare alla piadina romagnola. Il mio obiettivo? Convertirla in piadina pugliese. Mi occuperò inoltre dell'organizzazione di eventi sui vini autocotoni del Parco Nazionale dell’Altamurgia cercando di esaltare con tutto l'impegno possibile la nostra bellissima terra»

mercoledì 31 Luglio 2013

(modifica il 26 Luglio 2022, 7:02)

Notifiche
Notifica di
guest
8 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
ALDO FIORE
ALDO FIORE
10 anni fa

L’evento di ieri rappreenta una pietra miliare nel panorama agro-alimentare pugliese. Fra le eccellenze selezionate le “coratine” facevano la loro bella figura, ma ci sono ancora prodotti locali che meriterebbero un posto in vetrina. Pertanto auguri al neonato EATALY barese ed ad maiora semper. !

Paolo Rossi
Paolo Rossi
10 anni fa

Bla bla bla chiacchiere chiacchiere e ancora chiacchiere date spazio solo e sempre agli stessi siete stressanti non ho parole il ricco sempre più ricco il povero sempre più povero c’è pcaattt

LUIGI 560
LUIGI 560
10 anni fa

Ecco il vero brand italiano che dobbiamo esportare in un mondo globalizzato. Agroalimentare, designer , moda, ecc. ecc. La bellezza ci salverà. Non capisco perchè il Pubblico si ostini ad essere sempre più brutto ed inefficiente. Fatti suoi.

FABIO AMORESE
FABIO AMORESE
10 anni fa

auguri EATALY………………….E A TUTTI COLORO CHE AVRANNO MODO DI LAVORARCI…………………….

Luigi  Patruno
Luigi Patruno
10 anni fa

C’è l’aspetto positivo dell’associarsi e tanta propaganda, sembra carosello; ma vorrei sapere quali garanzie di trasparenza sono offerte al consumatore circa la tracciabilità dei prodotti. Il consumatore deve avere certezze circa l’origine dei prodotti, altrimenti si tratterebbe di un’operazione commerciale pura e semplice a vantaggio di pochi. Vedo che su questo tasto, nelle dichiarazioni allegate a questo articolo si glissa alla grande, nonostante un profluvio di parole. Vi pare? Farinetti mi sembra un grande incantatore, cioè molto bravo a vendere la sua merce.

G M
G M
10 anni fa

ma stat’v cit, semb a crtca’!

Giovanni Mastropasqua
Giovanni Mastropasqua
10 anni fa

E’ davvero un bel segnale l’apertura di Eataly a Bari; scommessa non facile, è vero, ma è questa la direzione da seguire. Ciò che porta business non è il nome della città, ma una serie di dinamiche legate alla ricettività della stessa, ai collegamenti, alle sinergie tra produttori ecc. ecc. Se non si parte dal qualcosa di concreto non si arriva da nessuna parte. Sono nato a Bari anche se vivo a Fano…da quando abito nelle Marche credo ancor più nella Puglia. L’importante è non fermarsi ma continuare a creare, creare e creare. http://www.oraviaggiando.it/ristoranti_bari_pg1.html

Azienda agricola
Azienda agricola
10 anni fa

Pur dando merito a chi ha ideato questo business e questa forma di vetrina per i nostri prodotti penso che si potrebbe fare molto creando filiera facendo in modo che anche i piccoli agricoltori diventino protagonisti visto che sono loro i primi che creano qualità. come sempre credo che i “grandi” si arricchiscano a scapito dei piccoli che ci mettono amore e passione per il proprio lavoro e per la propria terra.