Attualità

Teatro comunale, molto rumore per tutto

Fabio Ferrante
Fabio Ferrante
Il teatro comunale
La riapertura del Teatro Comunale di Corato sta suscitando grande clamore nell'opinione pubblica ed in gran parte della stampa locale. E c'è una storiella che...
33 commenti 127

Tutto il clamore che la riapertura del Teatro Comunale di Corato sta suscitando nell’opinione pubblica ed in gran parte della stampa locale mi fa venire in mente una vecchia storiella, credo di origine iraniana, ma molto conosciuta anche dalle nostre parti.

La storia narra di un anziano e di un bambino che, costretti a lasciare il villaggio per affrontare un lungo viaggio, hanno a disposizione solo un asinello. In prima battuta l’anziano decide di far montare sul somaro il bambino mentre gli cammina accanto. Alcuni abitanti del villaggio, guardando la scena, si scandalizzano accusando il bambino di essere un maleducato e di non avere rispetto per il vecchio e per le sue gambe affaticate.

A questo punto l’anziano, preoccupato per le dicerie, decide di far scendere il bambino e monta lui in sella. Poco più in là altri abitanti guardano la scena e, sdegnati, accusano l’anziano di costringere un povero bambino dalle gambe corte a corrergli dietro mentre lui se ne sta bello comodo in groppa all’animale.

Stessa tiritera quando entrambi montano sull’asino: come si può essere così crudeli da obbligare una povera bestia a sopportare tutto quel peso? Il vecchio, allora, scende dall’asino prendendo il bambino per mano, ed insieme si incamminano a piedi. Al che altri abitanti guardando la scena ridacchiano e commentano:  “Avete visto quei due lì?  Devono essere proprio stupidi!  Hanno un asino a disposizione e vanno a piedi…”

Della serie:  qualunque cosa si faccia sarà sbagliata.

Questo perché, indubbiamente, la riapertura del teatro rappresenta un evento tanto atteso quanto, diciamolo, inimmaginabile.  Quasi fosse solo ed esclusivamente una chimera da usare come slogan nelle campagne elettorali insieme ai più celebri “più lavoro” e “meno tasse”. 

Tutto è iniziato con i continui annunci di apertura “prossima” elargiti ingenuamente o scaltramente a seconda dei casi da parte del sindaco Luigi Perrone già dagli ultimi mesi del suo primo mandato e per tutta la durata del secondo. 

Cosa che, a lungo andare, ha fatto irritare l’opposizione che in più riprese ha sfoderato l’alabarda spaziale della questione accusando il primo cittadino di letargo e pretendendo la riconsegna del Teatro così come più volte promesso. La stessa opposizione che però, all’annuncio della data di riapertura per il prossimo 23 dicembre,  ha sgranato incredula gli occhi accusando l’attuale amministrazione di voler inaugurare in tutta fretta solo per l’avvicinarsi del periodo elettorale e utilizzarlo come passerella politica.

C’è la questione dei costi. “È costato 6 milioni” contesta il Pd. “È costato 600 mila euro” urla Perrone, “il resto sono soldi Statali”. “Sempre soldi nostri sono!”, abbaiano i cittadini.

Grande rumore anche per la fatidica inaugurazione. Dai commenti sul nostro portale emerge il sacrosanto rifiuto da parte di alcuni nostri lettori di rinunciare all’evento magari favorendo la solita passerella di consiglieri e assessori con consorte. Ma anche il sorteggio pubblico degli inviti non piace. In fondo, non è una lotteria e tutti abbiamo il diritto di partecipare! 

Riuscissimo ad entrare in quella grande giornata, riuscissimo a poter dire un giorno “io c’ero”, saremmo disposti a rinunciare a metterci piede nuovamente, quando magari ci sarà un cartellone e dei veri spettacoli teatrali (che magari avranno anche un prezzo sul biglietto), quando i cinquecento e rotti posti non saranno più una minoranza rispetto al numero di cittadini, ma un vuoto duro a riempire.

C’è chi ha proposto di risolvere la situazione lasciando libertà di accesso a tutti. Gli stessi che accuserebbero la Protezione Civile per ritardo nei soccorsi dopo l’inevitabile crollo della struttura.

Mi fa sorridere lo spolmonarsi del professor Gaetano Bucci che, sulle pagine de Lo Stradone,  addirittura si offende perché nella campagna pubblicitaria che annuncia l’evento la dicitura riporta la parola “Teatro” e non “Teatro Comunale”. Fossero questi i problemi! O quando, ormai  caldeggiato, spezza la biro sul foglio intimando di non intestarlo a nessuno né tantomeno a Giuseppe Patroni Griffi, promotore della sua realizzazione, perché ha fatto solo il suo dovere e tanto basta.

«Il teatro comunale venga intitolato a Giuseppe Patroni Griffi» suggerisce invece il professor Franco Vangi, sicuramente più titolato e profondo conoscitore e studioso della struttura e della sua storia. «Lui ne fu l'ideatore, lui affrontò e vinse l'opposizione di tanti concittadini che lo accusavano di arroganza e imprevidenza, in un'epoca di miseria nera e di quasi generale analfabetismo».

Non si capisce chi dei due debba salire sul ciuco, sperando che non si decida di percorrere entrambi la strada a piedi. 

Nel frattempo, mentre tutti continuano e continueranno a sbagliare, il teatro è lì, immobile, pronto a riempire i vuoti di un fermento culturale e artistico che troppo spesso viene confuso con qualcos’altro e che nulla ha a che fare con la sua intrinseca funzione di scatenare le idee, la libertà e l’evoluzione della ragione. Tutto si può e si poteva fare.

Ma per il momento resta solo una semplice realtà: lo spettacolo sta per cominciare. Si faccia silenzio, finalmente. 

giovedì 13 Dicembre 2012

(modifica il 26 Luglio 2022, 14:14)

Notifiche
Notifica di
guest
33 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
terronedoc .
terronedoc .
11 anni fa

una disanima molto buona… complimenti! la storia iraniana fa pensare che oggi essere amministratore pubblico è molto difficile: primo, mancano i soldi (quelli pubblici e quindi nostri) che in tanti anni si sono sperperati, regalati, consumati, ecc. ecc…. secondo, ognuno vorrebbe avere ragione, ognuno vorrebbe dire la sua, dimenticando quello che, come dice una nota pubblicità, “c’è dietro”! chi chiede un numero maggiore di posti… ma dove mettere gli spettatori, uno sull’altro? già ora, con 500 posti, siamo al limite dell’obbligatorietà di una squadra antincendio dei vigili del fuoco, come prevedono le norme, e quindi con un esborso fisso per ogni evento, anche se sono presenti 10 persone… chi si interroga su come chiamarlo… si pensi ai teatri di canosa o di bisceglie, quello di canosa, ad esempio, dopo una pomposa inaugurazione, è ancora chiuso! aprire il teatro a tutti? beh, si arriverebbe al più grande casino della storia! più onestamente? segue…

cataldo valente
cataldo valente
11 anni fa

Grandissimo.. bella storiella.. tanto la gente nel bene o nel male deve sempre parlare.. la mediocrità è anche questa… ma sai che vi dico? l’importante è che se ne parli ..

domenico mazzilli
domenico mazzilli
11 anni fa

Caro estensore dell’articolo, i cittadini non “abbaiano”, come scrivi tu!

Franco Lombardi
Franco Lombardi
11 anni fa

Ben detto. Sottoscrivo tutto.

un grillo
un grillo
11 anni fa

…si magli perforanti, Miva lancia i componenti. Belli quei cartoni animati!!!! Nessun paragone con questi odierni. Comunque oggi c’è il sole.

ROBERTO COLONNA
ROBERTO COLONNA
11 anni fa

bravo! è scritto bene.

ndin ndin
ndin ndin
11 anni fa

La storia è di Esopo. Il clamore DEVE esserci. Dopo anni di malversazioni e prese in giro questo spot elettorale non può non sollevare un polverone. E questo articolo, caro redattore, fa parte del clamore.

Antonio Rizzi
Antonio Rizzi
11 anni fa

Quanto livore per il teatro, manco fosse la scala di Milano…..chissà come mai tutto questo trasporto……????

Carlo Falco
Carlo Falco
11 anni fa

L’utilizzo di queste storie, coinvolgere la cittadinanza gratuitamente , tutto per un articolo scritto soprattutto per fini afferenti le visioni personali dell’autore non mi sembra sia il massimo. Corato ha bisogno di notizie, di cronaca, non di pareri di gente sconosciuta, solo perchè ha la password per accedere alla pubblicazione. La prossima volta siate piu’ attenti alla differenza tra interessi personali e interessi dei lettori. Grazie Carlo Falco

Gennaro Gallo
Gennaro Gallo
11 anni fa

Un opinione lucida e azzeccata. Complimenti all’autore.

Aldo VENTURA
Aldo VENTURA
11 anni fa

vorrei solo far notare all’autore dell’articolo che i cittadini non abbaiano; se così non fosse , non sarebbero citadini. io sono un cittadino e quindi posso esprimere una mia opinione.

ndin ndin
ndin ndin
11 anni fa

@Carlo Falco Purtroppo è il direttore della testata (nonché suo fondatore) che ha pubblicato l’articolo. Ma in fondo rispecchia la linea editoriale tenuta negli ultimi anni.

Ilaryvolpe 82
Ilaryvolpe 82
11 anni fa

Rieccoli. Mentre leggevo l’articolo stamattina mi dicevo: chissà quante critiche riceverà una riflessione che invita invece a smorzare le critiche. E infatti così è stato. Fabio Ferrante (che non è uno sconosciuto ma il direttore di corato live), sei un grande!!!

terronedoc .
terronedoc .
11 anni fa

segue …Aprire il teatro a tutti nella giornata dell’inaugurazione? Beh, si arriverebbe al più grande “casino” della storia, con conseguenti accuse a Perrone (classico no?).
Non è il massimo consentire l’ingresso con un’estrazione (sistema anch’esso criticato) ma ci sarebbe un altro sistema? Anche il “consiglio comunale” nel Teatro sarebbe criticato da chi non potrebbe entrare, a meno che lo si faccia a “porte chiuse”!
L’ingresso a “visita guidata”? Non è un museo… le guide dovrebbero spiegare ai visitatori “qui abbiamo le poltrone, qui abbiamo il palcoscenico, qui abbiamo i WC”… ma dai?

terronedoc .
terronedoc .
11 anni fa

Il 23 dicembre si inaugura il Teatro Comunale…i coratini devono brindare tutti insieme, sia maggioranza che opposizione politica, finalmente Corato ha nuovamente il Suo Teatro, Corato ce l’ha fatta, nel bene e nel male… ora si pensi a gestirlo, per bene e con cognizione di causa, con un Direttore Artistico capace, preparato, che sappia scegliere un cartellone oculato, intelligente, invitante, ecc. ecc.
Il resto sono “solo parole”… e smettiamola di essere “cattivi” verso il Primo Cittadino (qualunque esso sia, Perrone, Giovanni, Francesco, ecc.) o verso il Primo Ministro (qualunque esso sia, Prodi, Berlusconi, Monti, Pierino, Asdrubale, ecc.)…
Era Prodi al Governo e girava in rete un Powerpoint che invitava Anna Falchi ad interessarsi a Prodi, rea di aver portato in disgrazia Fiorello, Max Biaggi, quell’immobiliarista di cui ora non ricordo il nome!

terronedoc .
terronedoc .
11 anni fa

segue… Poi c’è stato Berlusconi… beh, che dire!
Alzi la mano chi ha odiato (o odia) Monti con l’innalzamento di tasse… una buona maggioranza!
Ora Berlusconi ha fatto cadere Monti, ritornano tutte le invettive contro il Cavaliere… ma la gente non voleva che Monti cadesse?
E la storiella iraniana ritorna d’attualità…

terronedoc .
terronedoc .
11 anni fa

scusate… lavoro a bari e parlando con colleghi baresi mi è stato riferito che per l’apertura del teatro margherita venne escogitato lo stesso sistema, ovvero l’ingresso ad estrazione… pertanto se il sistema va bene a bari perchè non dovrebbe andar bene a corato? mi scuso con la redazione per il “commentone”, ma veniva voglia di farlo… e l’ho fatto!

FRANCO DESARIO
FRANCO DESARIO
11 anni fa

MA INVECE DI INTITOLARLO A QUALCHE ILLUSTRE CONCITTADINO, XHE’ NON INTITOLARLO ALLA NOSTRA CITTA? CHE SI CHIAMI “TEATRO COMUNALE QUADRATUM”….SUONA ANCHE BENE ….”DAL TEATRO QUADRATUM DI CORATO TRASMETTIAMO…..” OPPURE….”MICHELE PLACIDO SI ESIBIRA’ QUESTA SERA AL QUADRATUM DI CORATO”…..PENSO CHE COSI’ NESSUNO AVRA’ DA RIDIRE…..

bene  bene
bene bene
11 anni fa

se avessimo avuto un teatro lasciato ulteriormente a deperire, sicuramente chi è abituato a lamentarsi avrebbe continuato a farlo. Con le solite frasi “ma l’amministrazione non interviene?” Bene, la mia opinione è positiva in merito, la struttura è bellissima, e fatta davvero bene, grandi lavori, ed impegno immane ci è voluto per tirar su questa mezza meraviglia… dico mezza perché l’altra metà spetta al gestore! Ci sono entrato per lavoro, in diversi teatri, e posso affermare con certezza che se gestito bene il teatro potrebbe divenire il fiore all’occhiello del nostro paese! Apportando vantaggi all’economia del paese, indirettamente! per chi ne parla male mi auguro che cambi idea, ma per il momento mi verrebbe da dire, MA PERFAVORE!! per non dire altro…

annunziata bevilacqua
annunziata bevilacqua
11 anni fa

S’impari a crescere nel rispetto dei diritti umani allo sviluppo della cultura

Salomone fuori le  Mura
Salomone fuori le Mura
11 anni fa

volete un consiglio? Tenetelo chiuso, il Teatro in questa città non funzionerà mai è solo una mossa politica…lasciatelo solo come spazio culturale, semmai ce ne fosse in città; visto chi fa cultura me ne guarderei bene…!

Gennaro Sciscioli
Gennaro Sciscioli
11 anni fa

Far pagare 1 euro a persona per la sola visita della struttura nei giorni delle feste al fine di dare a tutti la possibilità di vedere il lavoro realizzato è troppo difficile da immaginare? Senza contare poi che si farebbe anche qualche introito che in questo periodo non guasta…..

Francesco Stolfa
Francesco Stolfa
11 anni fa

Fabio ma perché non scrivi più spesso? Bel pezzo! Quanto al teatro non vedo chi possa criticarono. Certo sarà uno spot elettorale per Perrone ma questo è normale,inevitabile e, in certo senso, giusto. Per quanto mi riguarda, se una cosa è buona (e questa è buonissima) è buona, chiunque ne sia l’autore. I pregiudizi non mi interessano. Lasciamoli ai politicanti.

FATA MINA
FATA MINA
11 anni fa

La “storiella” è proprio azzeccata e non molto tempo fa me l’aveva raccontata un certo CIF… certo è, che io, come tanti, ci vorrò essere, tanto da aver protocollato quella richiesta di sorteggio al Comune il 12/12/12…chissà che non porti fortuna se davvero ci sarà un sorteggio! E comunque, il bello sarà esserci dopo…quando lo spettacolo iniziera’ e ci auguriamo che dopo…THE SHOW MUST GO ON!

Tommaso Nuzzi
Tommaso Nuzzi
11 anni fa

@Gennaro Sciscioli: se hai soldi da buttare mettilo tu l’euro che noi possiamo farne a meno di vedere il teatro….corato ha problemi ben piu importanti, in primis le strade e la delinquenza che ormai dilaga….ma fatemi il piacere.

Gennaro Sciscioli
Gennaro Sciscioli
11 anni fa

@Tommaso Nuzzi: il suo è solo qualunquismo è chiaro che i problemi sono tanti. In questa sede si parla di un problema nello specifico (che esso sia meno importante di altri è CERTO ma resta un fatto a parte) e per tanto si faceva un piccola proposta in merito.Punto e basta. Se a lei il teatro e la possibilità di poterlo quantomeno visionare (dato che non è possibile farlo liberamente e per tutti) non interessa non vedo perchè non debba poter interessare ad altri vedi ad esempio i Coratini nel mondo che per le feste tornano a Corato e a cui magari la cosa potrebbe interessare.

como dino
como dino
11 anni fa

@Tommaso Nuzzi si parla di cose assolutamente differenti, nella fattispecie si parla del teatro comunale! mi verrebbe da dire, LA NAZIONE ha problemi piu importanti che strade e delinquenza, anzi l’europa ha problemi piu importanti, aggiungerei anche il mondo ha problemi piu importanti come l’inquinamento la deforestazione, senza parlare di persone che muoiono di fame! Quindi… FAMMI IL PIACERE!!!

luigi mazzillo
luigi mazzillo
11 anni fa

un articolo al di sopra delle parti….direi… la storia del popolo che abbaia poi, nn si può sentire. Comunque, della cosa + importante, il redattore nn ne parla…. che succederà il giorno dopo l’inaugurazione??? ci saranno spettacoli x cani??? o no??

Uno Di sinistra
Uno Di sinistra
11 anni fa

Ha ragione Ferrante, fate silenzio se non sapete proferire che critiche. Io sono di sinistra ma non mi riconosco nella sinistra coratina. Quante cose vorrei dire…

Aldo Marrone
Aldo Marrone
11 anni fa

Madó, ferrá, me se levat le parol da’mmocc!!!

tommaso  Nuzzi
tommaso Nuzzi
11 anni fa

@como dino: tu pensa pure al mondo,alla nazione e all’europa,a mario monti e alla merkel,…….deduco che poco ti interessa della tua amata e ridente città, poi non lamentiamoci se ci rubano in casa, o se rapinano il negozio di turno. Le strade? evidentemente non usi l’auto altrimenti non la pensavi cosi. Polemizzare comunque per l’apertura di un teatro quando cè gente che non ha lavoro….è abbastanza triste.

como  dino
como dino
11 anni fa

@Tommaso Nuzzi, capisco perfettamente il momento.. e che c’è gente che non lavora, ma il teatro non è un modo per creare lavoro? A me il teatro piace, e sono contento che finalmente si inaugura. Ho a cuore la mia città ma i problemi di un paese non si possono riassumere in sicurezza, e strade! Piu che altro io avrei da ridire sui ripetitori di telefonia posti all’interno del campo sportivo… sport, sinonimo di salute e benessere, impestato di campi elettromagnetici, non dimentichiamoci che sono luoghi frequantati anche da bambini e ragazzi! La disoccupazione è sempre esistita, ma non è possibile bloccare tutto.

ALDO FIORE
ALDO FIORE
11 anni fa

Tutto ok, ma avanzo una proposta : FATE SOTTOSCRIVERE (AT PROPRIE SPESE )AGLI ILLUSTRI INVITATI UN ABBONAMENTO PER LA PROSSIMA STAGIONE .