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Teatro Comunale: riedizione bando efficientamento energetico

Carmine Patruno
Carmine Patruno
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Va in scena la commedia del bando, che poi si trasforma in farsa...sperando non finisca in tragedia.

Nel 2022 il sindaco giustificò in consiglio comunale la mancata partecipazione ad un bando riguardante il nostro Teatro con l’assenza del certificato di diagnosi energetica; fu prontamente smentito da un consigliere di opposizione che affermò che tale certificato si poteva ottenere in pochi giorni.

Ora c’è la prova provata che il sindaco aveva affermato una “inesattezza” (eufemismo).

Il Ministero, forse con fondi provenienti da rinunce e revoche, ha riproposto, in data 7 Febbraio 2024, LO STESSO IDENTICO BANDO.

Stavolta l’amministrazione De Benedittis decide di partecipare; il 27 Marzo il dirigente affida  l’incarico di redigere il progetto, COMPRESO QUEL CERTIFICATO DI DIAGNOSI ENERGETICA e il 2 Aprile, DOPO SOLO SEI GIORNI, la professionista incaricata aveva consegnato il progetto, COMPRESO QUEL CERTIFICATO, lampante dimostrazione che aveva ragione il consigliere di opposizione, e che SI POTEVA PARTECIPARE FIN DAL 2022.

La differenza? Nel 2022 erano disponibili, per le regioni del Mezzogiorno, ben 40 milioni, ed ottennero fondi, tra gli altri, Ruvo, Bisceglie, Gioia del Colle, Mesagne, Cerignola ecc.; oggi ci sono solo QUATTRO MILIONI, un decimo; quindi le speranze di ottenere il finanziamento sono poche, non nulle, ma poche. SPERIAMO BENE.

Anche stavolta hanno fatto le cose tardi, quindi in fretta: l’avviso pubblico, come detto, è del 7 Febbraio, con scadenza il 5 Aprile; ebbene, solo il 21 Marzo viene dato indirizzo ai dirigenti di predisporre la gran mole di atti e documenti necessari per partecipare.

Il 5 Aprile, ULTIMO GIORNO UTILE, la giunta approva il progetto, ed immagino il gran lavoro di dirigente ed ufficio per presentare la domanda entro le 16.oo dello stesso giorno.

E qui la commedia si trasforma in FARSA; nella delibera viene richiesto un contributo di 400.000 euro, riservato a strutture più grandi, ma il nostro Teatro (490 posti) è in una fascia di capienza che prevede un contributo massimo di soli 250.000 euro; ERRORE MARCHIANO, forse dettato dalla fretta con cui si è operato.

Dove andranno a prendere i soldi mancanti, nell’ipotesi che si venga ammessi a finanziamento con soli 250.000 euro?

Ripeto, SPERIAMO BENE. Oggi si tratta di una opportunità, ma se domani quell’efficientamento diventasse un requisito senza il quale non si può aprire il Teatro, allora il tutto si trasformerebbe in tragedia (teatrale, non reale, ma pur sempre tragedia).

Carmine Patruno

sabato 13 Aprile 2024

(modifica il 17 Aprile 2024, 10:15)

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