“I percorsi dell’anima”. È il titolo scelto per il convegno di sabato prossimo, 13 gennaio, alle 18 nella biblioteca comunale di Corato. L’iniziativa è organizzata dal Club Reale Savoia con il patrocinio del Comune di Corato.
Dopo i saluti d’apertura del sindaco Massimo Mazzilli e del vice segretario nazionale dell’Umi, nonché presidente del Club Reale Savoia, ci saranno le relazioni della psicologa Roberta Maldera, della riflessologa plantare Valentina Scimonelli, della psicologa e coordinatrice dell’area programmi assistenziali malati rari Feimar Rossana Gargiulo e dal rappresentante dell’associazione Albero del Sorriso Giuseppe Caporale.
Le conclusioni saranno a cura del presidente nazionale dell’Unione monarchica italiana, Alessandro Sacchi.
Ma l'anima di chi?
Penso che la casa Savoia non sia adatta a rappresentare lo spirito monarchico che ancora aleggia sulla nazione, privata, per avversità storiche, di un unico responsabile, a favore, ora, di una miriade di viceré del tutto incapaci. Umberto II, mentre fuggiva da Roma col padre, ebbe, a Pescara, un rigurgito di orgoglio e manifestò il desiderio di tornare indietro. Badoglio, ricordando la posizione di militare del principe, gli ordinò di desistere dall'intento, e l'erede al trono non se lo fece ripetere due volte. Ora avremmo ancora i Savoia. Credo che, senza arrivare a Federico II, il miglior re che l'Italia abbia avuto, sia più giusto deplorare l'ingiusta e vile cacciata, dal meridione, dei Borboni: essi sono molto più significativi, nel caso di un'eventuale restaurazione della monarchia.