Bellezza

Cosmetici naturali: in Italia crescono sempre di più i numeri

La Redazione
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I cosmetici green, caratterizzati da ingredienti naturali e provenienti da filiere sostenibili, non si trovano solo in erboristeria, ma anche nei supermercati, nelle farmacie e profumerie
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Gli italiani sono sempre più propensi ad acquistare cosmetici green, caratterizzati da ingredienti naturali e provenienti da filiere sostenibile. Se, in passato, il canale preferenziale era l’erboristeria, oggi le cose sono molto diverse.

Tra i canali di acquisto, infatti, è possibile annoverare anche i supermercati, le farmacie e le profumerie, senza dimenticare l’e-commerce.

I numeri straordinari del 2023

Nel 2023, i numeri delle vendite dei prodotti cosmetici sostenibili sono stati a dir poco straordinari. Parliamo, infatti, di un giro d’affari di 3,1 miliardi di euro, quasi un quarto dei consumi beauty complessivi in Italia.

A livello mondiale, la crescita dei cosmetici green ha superato il 32%. A fornire questi dati ci hanno pensato diverse associazioni di categoria, tra cui Cosmetica Italia, nella cornice dell’ultima edizione del Cosmoprof di Bologna, uno degli eventi di maggior spicco a livello nazionale e non solo per chi lavora nel mondo della bellezza.

I prodotti cosmetici green sono sicuri?

Il mercato della cosmetica green ha visto crescere tantissimo, negli ultimi tempi, il numero di brand attivi sul mercato. Questo porta spesso a chiedersi se siano sicuri.

Nel momento in cui ci si approccia a questo settore, caratterizzato dalla proposta di prodotti a base di ingredienti innovativi come il CBD dalle importanti proprietà antinfiammatorie e da numerosi altri benefici che si possono scoprire passando in rassegna le schede dei prodotti su e-commerce come Cbweed.com, è bene rammentare l’esistenza di alcuni punti fermi.

Essenziale è rammentare innanzitutto che, quando si ha a che fare con un prodotto cosmetico associato a termini come “naturale” e “biologico”, è necessario che gli ingredienti che caratterizzano la sua composizione possono provenire sia dal mondo vegetale, sia dal regno animale o da quello minerale.

Nodale, inoltre, è che la provenienza biologica e sostenibile degli ingredienti sia certificata da un organismo privato competente.

Lato pratiche sostenibili – ricordiamo che, in questo elenco, è possibile includere aspetti come l’attenzione ai consumi idrici, senza dimenticare il focus sulla qualità del packaging – tra le certificazioni più celebri è possibile chiamare in causa la Ecolabel e la Nordic Swan.

La crescita delle startup

La crescita delle vendite dei cosmetici green è frutto dell’aumento del numero delle startup di settore. Già nel 2022, si parlava di una crescita pari al 20% rispetto ai numeri dell’anno precedente.

Aprire questo capitolo vuol dire addentrarsi alla scoperta di numerose realtà, quasi tutte profondamente legate ai prodotti tipici del territorio dove hanno sede.

Esistono, per esempio, diverse startup attive nella cosmesi green in Sicilia che impiegano, tra gli ingredienti, scarti di pistacchio, eccellenza tipica di alcune zone della Trinacria.

Quando si parla di startup che si muovono nel campo della cosmesi green, è doveroso ricordare l’impegno, da parte di molte aziende, nel contrasto alle colture intensive e nel favorire l’occupazione giovanile.

Un cambiamento di grande portata

I numeri dei cosmetici green possono essere considerati, a tutti gli effetti, come uno dei più grandi cambiamenti che hanno investito il settore negli ultimi anni.

Come già accennato, in passato il canale dell’erboristeria era il principale punto di riferimento per l’acquisto di cosmetici sostenibili. Oggi come oggi, grazie alla centralità che la sostenibilità ha in diversi ambiti della società e del vivere quotidiano, si può finalmente e ufficialmente parlare di mercato di massa per i cosmetici green (per rendersi conto di ciò, basta rammentare la scelta, da parte di numerosi brand che vendono nella GDO, di mettere a punto linee green).

Di passi da fare ce ne sono ovviamente ancora tanti. Tra questi, rientra la necessità, da parte della farmacia, di guadagnare terreno. Il canale in questione, infatti, è ancora di dimensioni meno rilevanti rispetto ad altri per via della sua associazione con l’acquisto di farmaci.

 

 

martedì 23 Aprile 2024

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