La rappresentazione

L’infanzia di Luisa risplende attraverso le faville della Divina Volontà

Francesca Maria Testini
L’infanzia di Luisa risplende attraverso le faville della Divina Volontà - Foto di Elisa Arbore
Uno spettacolo coinvolgente dedicato alla Luisa Piccarreta bambina
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Grande successo ha riscosso lo spettacolo “L’ infanzia di Luisa a Torre Disperata” andato in scena l’1 e il 3 marzo e in replica sabato 9 marzo. La genuinità e l’impegno profuso dal gruppo delle “Faville della Divina Volontà”, dai catechisti e volontari dell’associazione “Luisa Piccarreta PFDV” e della parrocchia Santa Maria Greca hanno prodotto buoni frutti.

Il messaggio della Serva di Dio ha chiaramente raggiunto il pubblico, vario e attento, che in ogni serata ha riempito il centro parrocchiale di via Leonello apprezzando la rappresentazione. Tante famiglie con bambini, ma non solo, hanno applaudito i giovanissimi che, divertendosi, si sono cimentati con la narrazione, la recitazione e la danza. In scena gli anni dell’infanzia di Luisa, in particolare gli stati d’animo provati da lei quando trascorreva con la sua famiglia lunghi periodi in campagna, sull’altopiano delle Murge, in una masseria in località Torre Disperata.

Lontana dalla città ma soprattutto lontana da Gesù, pur essendo immersa nella bellezza della creazione divina, la piccola Luisa era triste e cercava spesso di isolarsi per dialogare con Lui. Soprattutto amava rifugiarsi in un grande albero di gelso per pregare. E tra le preghiere insegnatele da Gesù quella dei “Giri del Creato”: ricambiare a nome di tutti l’amore di Dio che si trova in ogni cosa creata.

Elemento principe della scenografia, durante tutti i cinque atti dello spettacolo, l’albero ha rappresentato il fulcro di molte scene in particolare in quella dell’apparizione della Madonna mentre lei era in ginocchio dinanzi al Gelso. La tristezza di non potersi nutrire ogni giorno dell’Eucarestia solo alcune volte si alternava alla spensieratezza e ai giochi con le sue sorelle, invece altre volte sfociava in una perdita di sensi e un successivo “impietrimento”. Risolutivo fu l’intervento dell’agostiniano Padre Cosma Loiodice che con la sua benedizione, per la prima volta 1882, liberò immediatamente Luisa dallo stato di malessere. Era stato il medico, interpellato dalla famiglia e incapace di una diagnosi certa, a suggerire la “visita” di un sacerdote che da allora, ogni qualvolta Luisa restasse “impietrita”, riusciva a riportarla “alla normalità”. Durante quel suo “solito stato”, mentre i familiari non comprendevano cosa accadesse, Luisa si addentrava sempre più nella comprensione della Divina Volontà spiegatale da Gesù e contenuta nei 36 volumi vergati da Luisa.

I brani di musica italiana scelti con cura, mai banali ma sempre pertinenti e significativi (come “Il cerchio della vita”, “Amore bello”, “Meraviglioso”, “Pregherò”), hanno ben sottolineato i diversi momenti rappresentati. Le bellissime coreografie, con movimenti ben studiati, hanno accompagnato i fruitori nel flusso dei pensieri di Luisa e nell’amorevole dialogo instaurato con Cristo. Lodevole l’interpretazione di Luisa, come d’altronde dei dialoghi e monologhi per nulla noiosi. Una rappresentazione adatta a tutte le età e coinvolgente fino alle ultime scene. La preghiera del Padre Nostro, scritta sulle magliette di tutte le faville, ha suggellato lo spettacolo conclusosi consegnando a tutti in modo chiaro il FIAT Voluntas Tua sicut in caelo et in terra.

«Molto felice del riscontro ricevuto, ringrazio tutti i bimbi, i formatori delle faville Annalisa Pellegrino, Angela Iurillo e Antonia Scaringella; Mariangela Scaringella per le coreografie, Gabriella Maldera per le scenografie e i costumi, gli animatori Sabrina, Adriana, Raffaele ed Emanuele, le catechiste Angela Roselli, Tina Altamura e Flora Volpicella e anche Giuseppe D’Imperio, Antonio Bove e Domenico Altamura per luci e audio» ha detto don Vincenzo Bovino, parroco della chiesa Santa Maria Greca, ricordando Suor Assunta Marigliano che in tutti questi anni ha speso la sua vita per la conoscenza di Luisa Piccarreta e ha fortemente voluto la formazione del gruppo delle faville.

Galleria fotografica a cura di Elisa Arbore.

mercoledì 13 Marzo 2024

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