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le “picconate” di questi giorni agli agenti di polizia non fanno altro che accrescere lo strapotere, la strafottenza, la maleducazione, il mancato rispetto della legge di tutti sti soggetti… andiamo avanti così che è buun’! i bravi cittadini devono chinare la testa davanti a tutti questi atti… perchè delle forze dell’ordine non si ha più timore…
Non è comprensibile perché paragonare a questa situazione fatti ed eventi completamente diversi, in cui chiaramente i poliziotti hanno pestato con veemenza ed ingiustamente inermi minorenni assolutamente tranquilli e non violenti. (Alcuni picchiatori si sono autodenunciati, se non lo si dovesse sapere, e comunque si spera non rappresentino la regola).
L’origine della prepotenza e spregiudicatezza di alcuni giovani bisogna forse ricercarla negli esempi e nella “educazione” ricevuti in famiglia.
Gli educatori ufficiali, gli insegnanti, non possono nemmeno più minimamente rimproverare gli alunni altrimenti si scatenano le “sensibilità” dei genitori.
Inoltre l’educazione ed il rispetto delle regole alla guida latitano anche tra la maggior parte degli adulti: telefono cellulare molto spesso attivo, non uso degli indicatori di direzione, mancanza di rispetto di precedenza e distanza di sicurezza (tutte ricorrenti cause di incidente).
Ma contraddici te stessa. Prima affermi che quelli della manifestazione erano tutti bravi ragazzi, educati e tranquilli cosa non vera e ti puoi documentare ed inoltre dici che la polizia era formata da picchiatori, che si sarebbero auto denunciati. Altra inesattezza perché hanno solo consegnato le loro generalità. Poi affermi che gli insegnanti non possono più rimproverare gli alunni (sono per caso gli stessi educati e tranquilli di sopra?). La verità è che quando ci fa comodo occorre severità e quando non ci fa comodo allora dobbiamo capire questi giovani. Per me ci vuole severità e autorità nell’applicare le regole in qualsiasi ambito: famiglia, scuola, società e giuste e sicure punizioni per chi non le rispetti.
Sembra proprio non sia facile mantenersi sull’analisi di un singolo argomento.
Sembra sia necessario fare un cocktail di diverse pseudo informazioni per trarne indebite regole generali.
Non funziona così.
ti preciso che non si sono autodenunciati ma si sono autoidentificati, all’unico scopo di accelerare le indagini sull’episodio e mettere al riparo da eventuali accuse ingiuste i colleghi di reparto.
usare il termine picchiatori per delle persone al servizio della sicurezza collettiva è una INFAMIA in quanto già esprime una condanna e dovresti vergognarti per averlo usato.
l’origine della prepotenza e delle spregiudicatezza sia di giovani che dei loro genitori, nonni, zii è da ricercarsi INNANZITUTTO nella delegittimazione, operata anche a livelli insospettabilmente alti, in generale del principio di autorità e autorevolezza espresso dalle forze dell’ordine e da chiunque, a qualunque titolo, funzione e grado si trova a dover custodire la pubblica sicurezza.
Un minorenne!?
La città in mano ai delinquenti e alle nuove baby gang occorrono percorsi di correzioneve rieducazione sociale. Altro fenomeno preso alla leggera
Se siamo arrivati a tanto e dovuto anche alla campagna di odio nei confronti delle forze dell’ordine e alle leggi garantiste nei confronti di piccola e grande criminalità
Ma quale rieducazione sociale…… ma tu li vedi questi soggetti tra i banchi di scuola alle prese con temi sul senso civico o altre cazzate che la sinistra intende mettere in atto…perchè.. poverini la colpa non è la loro ma della nostra società che non li ha saputo includere… LUCA, vota sempre falce e martello mi raccomando.. io voto manganello!
che angoscia dover stare al mondo con certa gente…..
fin quando questi ragazzi sbandati delle periferia avranno la solidarietà dell’Amministrazione Comunale, sarà sempre peggio….
sostegno? e da chi? quindi sono della periferia i “ragazzi sbandati”? al centro città invece tutti galantuomini e probi ?
Finché ci saranno persone come lei, che discriminano, non ne verremo mai fuori