Percorre 900 chilometri in autobus da Corato a Olgiate Olona, in provincia di Varese, per sostenere un concorso pubblico. Ma, dopo 13 ore di viaggio, il bus arriva con 20 minuti di ritardo rispetto all’orario previsto e lei viene respinta.
Protagonista di questa disavventura, avvenuta ieri mattina e raccontata da Varesenews, è una 25enne coratina laureata in giurisprudenza, candidata a uno dei tre posti disponibili come istruttore amministrativo-contabile nel Comune lombardo.
Secondo quanto riportato dal giornale online, la giovane – dopo aver praticamente attraversato l’Italia – è arrivata oltre l’orario limite delle 9.15, così un dipendente comunale non le ha consentito di svolgere la prova e lei è stata è costretta a ripartire per Corato, sempre con l’autobus, senza aver potuto partecipare al concorso.
Una situazione che non ha mancato di generare vibranti proteste, arrivate tramite una dura lettera del padre della ragazza, avvocato. «Mia figlia ha anche avvisato che sarebbe arrivata in ritardo a causa del ritardo dell’autobus» si legge negli stralci della missiva diffusa da Varesenews. «Dopo aver provato con l’ufficio personale del Comune che non rispondeva, ha chiamato la polizia locale dello stesso Comune, chiedendo alla persona che ha risposto al centralino di avvisare i commissari del concorso di questo problema. Eppure non c’è stato niente da fare. Se non è discriminazione questa».
La replica del Comune di Olgiate Olona è giunta dal sindaco di Olgiate Olona, Giovanni Montano: «Come amministrazione non è opportuno entrare in questa vicenda» ha replicato il primo cittadino. «Posso solo dire che, da quanto ci risulta, il ritardo della candidata era superiore a quanto asserito e che la decisione di non ammetterla è stata presa proprio per evitare, in caso di successo, eventuali ricorsi da parte degli altri candidati». La vicenda, però, non è ancora chiusa: il padre della 25enne avrebbe infatti annunciato l’intenzione di chiedere il rimborso dei danni morali e materiali.
Comprendo la frustrazione, ma se l’orario di inizio di una prova di concorso è fissato, quello resta. Si può obiettare che una certa flessibilità avrebbe aiutato. Ma sarebbe venuta dal buon cuore dei commissari. Non c’è alcun illecito e nulla da sanzionare.
Scusate la mia ignoranza ma una persona che va a fare un concorso e non a pochi km ma bensì tanti non credo che calcoli un tempo preciso , ci può essere sempre un imprevisto quindi sarebbe dovuta partire prima…
Quando ci sono dei concorsi si deve arrivare sul posto il giorno prima ed eventualmente pernottare, mai affidarsi ai tempi di percorrenza, dei mezzi pubblici o privati, riportati sugli orari, ci potrebbe essere sempre un imprevisto dietro l’angolo.
Mi dispiace ma trovo sia giusto così. Dove si è visto mai ritardare l’inizio di un concorso per aspettare un candidato!!!!! Che le sia di lezione (anche al papà avvocato!), si parte il giorno prima e si pernotta nel posto dove si svolgerà il concorso. Abbiamo fatto tutti così!
Secondo me la ragazza ha torto e suo padre ancora di piu
ma per l’amor di Dio, mia cara ragazza, se hai un concorso così importante perchè non ti è venuto in mente di partire il giorno prima? come fai a fidarti degli orari di treni e bus? he? he? una volta c’era chi garantiva la puntualità dei mezzi pubblici, ma poi non lo vollero più … adesso haivoglia a fare ricorsi e proteste …
Boh, non si capisce bene dove sia la notizia.
Povera ragazza, che si deve fare per lavorare!
Niente povera ragazza. Vista la distanza sarebbe dovuta partire il giorno prima.
Caro papà avvocato potevi prenotare un b&b e vedevi che sarebbe arrivata puntuale
Perché dare così rilevanza a questa notizia? Sembra non ci sia nulla da scrivere e si cercano notizie di qualsiasi natura.
Contestare l’applicazione di regole è anomalo . Nel mio lavoro c’era un detto : ” se sei in ritardo significa che sei morto “. Dopo l’ora non è più l’ora ed è vergognoso contestare
Anche se il padre è un avvocato, il suo appello andrà nel vuoto perché quando si deve affrontare un concorso, specialmente a oltre 1000km da casa, poteva partire il giorno prima e non sperare che l’autobus arrivasse per tempo. hanno fatto bene a non ammetterla. Le serva di lezione la prossima volta.
ad un concorso, ad un esame o anche ad un colloquio di lavoro bisogna sempre arrivare in anticipo e freschi, in ordine e riposati. che impressione si può dare a chi ti esamina o ti giudica, dopo 13 ore di viaggio in pullman?
A mio parere la causa è già persa, in quanto la ragazza doveva essere sul posto in largo anticipo, per cui trovo legittima l’esclusione da parte della Commissione alla partecipazione del concorso
Sono le regole non ce verso con 20″ di ritardo sei fuori Tanti anni fa per effettuare l’esame dell’albo dove la sede distava di soli 100 Km sono partito alle cinque di mattino. La prima prova è durata dalle otto alle 17:00 senza interruzione. – In quel caso sarei partito con almeno un giorno di anticipo e pernottato in albergo, sono prove irripetibili se uno ci tiene deve organizzarsi per bene mai arrivare all’ultimo momento.