"Isola verde la Montagnola"

La fondazione Cannillo avvia un intervento conservativo degli alberi di piazza Vittorio Emanuele

La fondazione Cannillo avvia un intervento conservativo degli alberi di piazza Vittorio Emanuele
«Purtroppo alcuni di essi sono ampiamente compromessi, a seguito delle numerose e nocive capitozzature inferte nel tempo, che hanno generato marcescenze, le quali minano le radici» spiega Nicolangela Nichilo, presidente della fondazione
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Sensibile al tema della sostenibilità ambientale, la fondazione Cannillo ha iniziato un importante intervento conservativo degli alberi di piazza Vittorio Emanuele e, specificamente, di quelli sussistenti sull’“Isola verde la Montagnola”. Grazie alla collaborazione con le istituzioni, la fondazione Cannillo dà un significativo apporto nella tutela del verde pubblico della città di Corato, «convinta che il benessere psicofisico di una comunità passi anche dalla presenza e dalla salute di parchi e giardini del territorio in cui si abita».

«A detta degli specialisti del settore, piantare e prendersi cura degli alberi e del verde in generale è una necessità divenuta oggi indispensabile ed impellente – spiega Nicolangela Nichilo, presidente della fondazione Cannillo. «In particolare, laddove è possibile, la priorità consiste nel preservare il verde esistente, dal momento che già assolve alle proprie funzioni. Gli alberi dell’“Isola Verde la Montagnola” sono quasi tutti ultra-trentennali e svolgono importantissime funzioni: assorbono anidride carbonica, producono ossigeno, forniscono ombra, mitigano il calore, trattengono il terreno con le loro radici, e non solo».

«Purtroppo – conclude la presidente – alcuni di essi sono ampiamente compromessi, a seguito delle numerose e nocive capitozzature inferte nel tempo, che hanno generato marcescenze, le quali minano le radici. Inoltre, la cattiva abitudine di dimenticare i legacci usati come ancoraggi ha provocato strozzature ampiamente dannose, visto che portano il tronco lentamente alla necrosi».

L’intervento conservativo della Fondazione Cannillo, dunque, si rivela più che mai essenziale per la salvaguardia del verde cittadino, come recita una delle due targhe apposte nei pressi di piazza Vittorio Emanuele: “insieme per una città che respira”.

martedì 20 Febbraio 2024

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Coratino deluso
Coratino deluso
2 mesi fa

Bravi , grazie

Acella Luigi
Acella Luigi
2 mesi fa

Una rogna in meno per il Comune, così se secca qualcuno la colpa sarà di Cannillo.

Ansari Moltres
Ansari Moltres
2 mesi fa

Bravo sindaco Cannillo…ah no…

carluccio
carluccio
2 mesi fa

diciamo pure che nel corso degli anni e nel corso di diverse amministrazioni il verde cittadino è stato ampiamente negletto. non solo potature inopportune e fatte con i piedi anzichè con il cervello, ma anche mancanza di trattamenti fitosanitari che hanno portato diverse piante alla morte o quasi. de dico una per tutte, la maestosa quercia di piazzetta salvo d’acquisto, attaccata da coccinoglia e afidi, con ampie zone secche nella chioma, le querce vicino alla scuola santarella-cifarelli, piene di afidi con colata di melata praticamente sempre, i lecci dello stradone, mlto spesso attaccati da afidi … e dire che sono tutti inteventi di facile realizzazione e poca spesa …

luca
luca
2 mesi fa

Alcune di quelle piante andavano sostituite durante il rifacimento della piazzetta. Come ad esempio i pini, sono alberi che per loro natura non emettono polloni quindi non cè nessuna speranza di poterli recuperare. Tenere quei pini spogli e con grossi rami troncati, di netto non ha senso, spero che si proceda alla piantumazione di nuovi alberi per sostituire quelli deteriorati. Negli ultimi anni il verde pubblico è stato totalmente tralasciato occorre una squadra di operai qualificati che si occupi costantemete della cura del verde pubblico non a fasi alterne con potature spesso errate, o inopportune.