Il lutto

Si è spento il professor Cataldo Tommasicchio. Trasmise l’amore per i classici a intere generazioni

Il professor Cataldo Tommasicchio
Innamorato di Sant'Agostino e del mondo classico. Non ha mai smesso di studiare
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Se n’è andato in silenzio, all’età di 89 anni, il professor Cataldo Tommasicchio, uomo di grande cultura, formatore di intere generazioni di studenti.

Una vita dedicata allo studio e all’amore per i classici latini e greci che ha insegnato e fatto conoscere a tantissimi studenti nella sua lunga carriera di docente del Liceo Classico “Oriani” di Corato, terminata nel 1994.

Anche in congedo ha continuato a preparare ragazzi nelle materie classiche, a scoprire e tradurre testi dell’antichità, ad arricchire il suo già enorme bagaglio culturale.

A 83 anni, ancora desideroso di conoscenza, scelse di tornare sui banchi dell’Università di Bari, questa volta da studente, e conseguì la laurea in Filologia, letterature e storia dell’antichità. Una rinnovata dichiarazione d’amore per il mondo antico che conosceva a perfezione e al quale aveva dedicato tutta la sua vita.

Quando l’incedere dell’età ha reso più opaca la sua mente ha potuto godere dell’affetto dei suoi familiari e di tutte le persone che gli sono state accanto.

La traccia del suo passaggio rimarrà a lungo visibile nella vita della nostra comunità, attraverso la testimonianza di coloro che hanno potuto beneficiare del suo apporto culturale e sociale.

venerdì 16 Febbraio 2024

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Saverio Olivieri
Saverio Olivieri
2 mesi fa

Vita mutatur, non tollitur.
Grazie di tutto Professore. A Dio.

francesco
francesco
2 mesi fa

Uno dei grandi personaggi di Corato. Buon viaggio Professore🙏.

Angela Mazzilli-Ventura/Corato
Angela Mazzilli-Ventura/Corato
2 mesi fa

Che dire di “uno” che a oltre ottant’anni si rimette a studiare? Che “sa di non sapere”, che è una persona stimabilissima, eccezionale, umile, rara. Tra tanta, immensa ignoranza (e presunzione), ci sono, nascono, anche “soggetti” come il prof. Tommasicchio.
Sincere condoglianze alla moglie Tina (mia maestra “all’asilo”… all’epoca si chiamava così) e alle figlie Monica e Giulia.