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Biscotti: come si realizza il packaging dei prodotti da forno

La Redazione
Biscotti
Anche le piccole aziende e i laboratori artigianali sfruttano solitamente i fornitori di packaging, perché anche alcuni dei loro prodotti fatti a mano devono poter rimanere sugli scaffali a lungo
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Le aziende italiane che producono biscotti e alimenti da forno secchi sono tantissime, molte lo fanno sotto il proprio marchio, altrettante lo fanno invece conto terzi. Tutte queste si devono necessariamente rivolgere a degli esperti di packaging, per poter avere a disposizione confezioni accattivanti, ma soprattutto performanti, che consentano di mantenere i prodotti fragranti e croccanti per lunghi periodi di tempo. Anche le piccole aziende e i laboratori artigianali sfruttano solitamente questi fornitori di packaging, perché anche alcuni loro prodotti fatti a mano devono poter rimanere sugli scaffali a lungo prima di essere acquistati dal consumatore.

Come si confezionano i biscotti

Il confezionamento dei biscotti avviene non appena i dolci sono pronti, quindi cotti e raffreddati, completamente o solo in parte. La rapidità nel confezionamento consente infatti di mantenere nel tempo la freschezza dell’alimento, senza la quale anche le sensazioni gustative si degradano in maniera sensibile.

Le confezioni e packaging per biscotti devono anche, nella maggior parte dei casi, mantenere una barriera efficace tra il contenuto e l’ambiente esterno. Sono infatti gli scambi gassosi con l’ambiente a modificare le caratteristiche di un prodotto da forno: senza l’effetto barriera della confezione l’aria carica di umidità potrebbe rendere i biscotti mollicci e far perdere loro anche gran parte degli aromi che sprigionano.

In molti casi i biscotti vengono confezionati direttamente nel luogo di cottura; alcune aziende che si occupano di packaging, infatti, offrono ai propri clienti il confezionamento presso lo stabilimento di produzione, in modo da garantire un’estrema tempestività e da ridurre il contatto con l’aria esterna.

I materiali del packaging per biscotti

Se un piccolo laboratorio artigianale può contare sul fatto che parte dei suoi prodotti saranno consumati nell’arco di un paio di giorni dopo l’acquisto, per un grande laboratorio o un’industria le cose solitamente vanno in modo molto diverso. Per questo diverse realtà tendono a utilizzare packaging estremamente diversi tra di loro. Se una pasticceria si può permettere di vendere i biscotti in un sacchetto di carta, altrettanto non può fare l’industria alimentare, i cui prodotti resteranno sugli scaffali per settimane. O meglio, la carta può essere utilizzata, ma solitamente viene rivestita con uno strato che offre il suddetto effetto barriera, solitamente in plastica.

Le materie plastiche oggi utilizzate sono disponibili anche in versioni compostabili e sostenibili, prodotte con materie prime da fonti rinnovabili o con materiali a basso impatto sull’ambiente. Le caratteristiche che accomunano tutte le materie plastiche riguardano la loro impermeabilità ai gas e all’umidità. Un biscotto in una busta di questo tipo rimane croccante e fragrante per settimane, se non addirittura per mesi.

Buste personalizzate

Qualsiasi biscotto sia disponibile in commercio viene inserito in una busta personalizzabile. Si tratta prima di tutto di una questione di marketing, che in parte può essere assolta dall’alimento stesso: in una busta trasparente parte del ruolo necessario ad attirare il cliente lo fa il biscotto, con il suo aspetto fisico. È vero poi che una busta deve assolvere a degli obblighi di legge, evitando di rovinare le caratteristiche organolettiche dell’alimento e preservandolo nel corso del tempo. Non solo, le buste devono anche riportare una serie di informazioni sul biscotto, perché possa essere facilmente comprensibile ogni ingrediente in esso contenuto, l’eventuale presenza di allergeni, la data di scadenza, il luogo di produzione.

giovedì 15 Febbraio 2024

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