Talvolta si pensa che, per risolvere un problema di salute, sia necessario affidarsi ai “viaggi della speranza”, cioè fuori dal territorio di residenza, con conseguente disagio per i pazienti e notevoli impatti sulle risorse economiche regionali. Ma anche evitare la fuga di cervelli verso altre strutture ospedaliere al di fuori della nostra regione dev’essere una priorità della politica, purtroppo non sempre attenta ad offrire le necessarie opportunità ai giovani. Non tutti sanno che, invece, anche nel nostro territorio esistono centri e strumenti all’avanguardia ed eccellenze professionali in grado di usarle.
È il caso del dott. Beniamino Casalino, dal 2021 direttore della unità di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Andria, coratino doc, figlio di Nicola, biologo clinico, e Gilda Pellegrino, biologa e figlia di noti imprenditori andriesi, nato l’8 gennaio 1973 nella “Casa di cura privata Casalino”, fondata e diretta dal nonno Beniamino, già sita in corso Garibaldi angolo via San Vito, inaugurata il 10 dicembre 1950 e attiva sino al 1975. La storia di tale luogo di cura, non accreditata con il servizio sanitario nazionale, nella quale hanno visto la luce generazioni di coratini e si sono avvicendati luminari della medicina e della chirurgia pugliese del tempo, è stata raccontata su Lo Stradone nell’ottobre 2011.
La professione di medico è impressa nel dna del dott. Beniamino Casalino che oggi è uno dei pochi ginecologi pugliesi certificati per l’utilizzo della piattaforma Robotica DaVinci Xi. Solo qualche giorno fa ha eseguito l’ennesimo intervento di chirurgia robotica in una paziente affetta da carcinoma dell’endometrio (tumore del corpo dell’utero).
In che modo ha operato?
Abbiamo eseguito l’ennesima procedura di isterectomia radicale laparoscopica, roboticamente assistita, con identificazione del linfonodo sentinella, presso l’unità operativa da me diretta del presidio ospedaliero di Andria. Tale approccio tecnologico permette una chirurgia di precisione e una più rapida ripresa della paziente, essendo indicato per le procedure oncologiche e nelle pazienti obese.
Ha specificato l’ennesima. Ce ne sono state altre?
Certamente. È la quindicesima procedura chirurgica robotica effettuata da me e dalla mia equipe ad Andria, la prima del 2024 dopo l’interruzione di tale tipo di accesso chirurgico, dettata dal periodo pandemico e dalla necessità aziendale di procedere all’abbattimento delle liste di attesa chirurgiche imposto dalla Regione.
Un medico e uno staff eccellente, in possesso di un’attrezzatura di altissimo livello fanno la differenza.
Di questo devo ringraziare la direzione strategica e in particolare la direttrice generale dr.ssa Tiziana Dimatteo. Con il loro costante supporto, anche la ginecologia può riprendere slancio nella sua attività chirurgica sia per l’attività oncologica che per la chirurgia ginecologica. In particolare, con il costante aiuto di tutti i miei collaboratori, alcuni dei quali hanno effettuato un training specifico, mi sono posto l’obiettivo ambizioso di implementare l’attività chirurgica cercando di dare sempre maggiori risposte alle esigenze del territorio e riducendo l’annoso problema della mobilità passiva dell’utenza verso altre realtà assistenziali.
Cos’altro bolle in pentola?
Dopo un tardivo sblocco di fondi regionali, sempre grazie alla tenacia della direttrice generale, da pochi giorni la Ginecologia di Andria, unico centro in Puglia a nord del Policlinico di Bari, ha acquisito un nuovo apparecchio, il morcellatore isteroscopico “Truclear”, che permetterà di trattare le patologie intrauterine (polipi endometriali e miomi sottomucosi, ndr) in ambulatorio, senza necessità di ricovero e di accesso alla sala operatoria, liberando nuovamente l’utenza da evitabili disagi e evitando di occupare inutilmente le sale operatorie per procedure minori. L’avvio, inoltre, del servizio di partoanalgesia h24 (epidurale, ndr) garantisce presso l’ospedale di Andria un’attenzione completa alla salute della paziente ostetrica.
Complimenti e auguri al dott. Casalino nipote di un carissimo amico di mio padre.