Corato città che sa donare: mezzo secolo con l’Aido

Sono passati 50 anni da quando Giorgio Brumat iniziò il suo percorso di sensibilizzazione verso la cultura della donazione di organi, fondando l’Aido. Da allora numerosissimi sono stati i passi in avanti sia sul piano scientifico ma anche su piano dell’informazione e della cultura del dono; passi che hanno consentito a migliaia di persone di tornare a sperare, di tornare a vivere grazie a chi ha compreso l’importanza che un gesto di estrema generosità può avere nel consentire una nuova vita a chi ha perso la speranza.

La città di Corato ha da sempre manifestato ampia sensibilità, aderendo in forma massiccia alle varie forme di donazione, dal sangue al cordone ombelicale e quindi agli organi. C’è un primato che appartiene alla città di Corato: quello di essere prima in Italia per numero di adesioni, tra le città medio piccole, alla donazione degli organi.

Numeri estremamente confortanti che sono stati snocciolati nell’ambito di una conferenza, celebratasi a Palazzo di Città proprio in occasione del mezzo secolo di attività dell’Aido. Il sunto è raccolto nelle interviste a Chiara Musajo Somma, dirigente medico del centro trapianti della Regione Puglia, e a Francesco Tandoi, direttore del centro trapianti di fegato del Policlinico di Bari.