Trasformazione digitale

A Corato tre “punti di facilitazione digitale” per supportare l’utilizzo di pc e smartphone

Facilitazione digitale
Previste le figure dei "facilitatori digitali" per affiancare i cittadini con minori, ridotte e limitate competenze digitali
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La Regione Puglia entra di slancio nella trasformazione digitale. Lo fa con una iniziativa volta a sostenere l’inclusione digitale dei cittadini con un’attività di affiancamento della popolazione con minori, ridotte e limitate competenze digitali.

Dell’argomenti si è discusso ieri nel corso della tavola rotonda di presentazione del progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, finanziato con le risorse messe a disposizione dal Governo nell’ambito del Pnrr. Una iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzata dalla Regione Puglia, in qualità di soggetto attuatore del progetto, con il supporto della propria società in house InnovaPuglia SpA.

In Puglia sono già aperti 150 punti di facilitazione digitale, attivati dai Comuni, aggregati negli Ambiti Territoriali Sociali, dall’ARPAL Puglia presso i Centri per l’Impiego, e dell’ARESS presso le strutture sanitarie pubbliche, che, grazie alle risorse rese disponibili dal PNRR, svolgono attività di formazione personalizzata individuale, online e in gruppi, in presenza e da remoto. I punti sono attivi presso luoghi pubblici già aperti al pubblico per altri scopi (come biblioteche, uffici relazioni con il pubblico, scuole, sedi delle Università della Terza Età, punti della rete regionale Galattica) e gestiti spesso in collaborazione con Enti del Terzo Settore, nella logica della coprogettazione. Entro la fine del 2024 la rete regionale sarà composta da un totale di 231 punti.

Per quanto attiene il Comune di Corato i punti di facilitazione sono tre: presso il Comune, in piazza Marconi 12 (aperto dal lunedì al venerdì ore 8-14.30 e il giovedì ore 15-8.30); presso il CPI in piazza Caduti di via Fani (aperto dal lunedì al venerdì ore 8.30-11.30 e, nella giornata di martedì, anche dalle ore 15 alle ore 16.30) e presso il Museo della Città e del Territorio in via Trilussa, 10 (aperto dal lunedì al venerdì ore 9-13 e il martedì e giovedì ore 16-18). Nell’elenco della Regione figurano altri cinque punti di facilitazione in città che però al momento non risultano attivi.

Presso i punti di facilitazione operano i “facilitatori digitali” che sostengono lo sviluppo pratico di competenze digitali nella cittadinanza, hanno il compito di supportare i cittadini nelle attività legate all’accesso e all’utilizzo dei servizi pubblici disponibili online (come la prenotazione di visite mediche o la creazione di un’identità digitale); sostenerli ed indirizzarli nelle attività digitali quotidiane (come la ricerca di un lavoro, la gestione della posta elettronica certifica, del domicilio digitale, gli acquisti in rete, l’home banking); avvicinarli all’utilizzo degli strumenti digitali (come computer, smartphone, tool di videoconferenza).

Le dichiarazioni

«L’apertura della Rete dei Punti di Facilitazione digitale in Puglia è una prova concreta dell’impegno del Governo Meloni per ridurre il divario di competenze digitali nel nostro Paese. In pochi mesi, siamo passati dalle parole ai fatti”, ha dichiarato il Sottosegretario Alessio Butti. “Abbiamo l’obiettivo di raggiungere il 70% della popolazione con competenze digitali di base entro il 2026; l’inaugurazione di 231 nuovi punti in Puglia rappresenta un avanzamento significativo in quella direzione. Questi punti sono essenziali per avvicinare le competenze digitali ai cittadini, prevenire l’esclusione sociale e ridurre le disuguaglianze. Si tratta di un vero e proprio investimento nel futuro del nostro Paese e nel potenziale dei suoi cittadini».

«La Regione Puglia – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – si sta muovendo con grande slancio e forte senso pratico sul tema della trasformazione digitale. Perché questa sia possibile, però, è nostro dovere mettere ciascun cittadino nelle condizioni di sapere, di sapersi destreggiare e di poter usufruire dei vantaggi che la digitalizzazione mette a disposizione. Nasce proprio su questa scia l’idea dei Punti di Facilitazione sull’intero territorio regionale. Un progetto di cui sono molto orgoglioso perché consente a chi fino ad oggi, per mancanza di conoscenza e competenza, non ha potuto e saputo utilizzare servizi come Spid o Pago PA o semplicemente accedere online a dei servizi della pubblica amministrazione di poterlo fare, perché c’è chi fisicamente potrà aiutarlo. Non è solo uno strumento utile ad aumentare le competenze digitali e ridurre il digital divide è soprattutto uno strumento che consentirà alla Puglia di non lasciare nessuno indietro».

«I Comuni – ha dichiarato la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio – hanno saputo rispondere all’opportunità fornita dalla Rete dei Punti di facilitazione digitale, in collaborazione con la Regione. Si tratta di avvicinare il maggior numero di cittadini ai servizi digitali della PA, fornendo, a chi non ne ha avuto possibilità, alfabetizzazione digitale primaria e supporto pratico nell’accesso ai servizi. Solo così possiamo garantire un accesso equo e più agevole dei cittadini ai servizi ed evitare che la transizione digitale rappresenti, al contrario, una nuova ed ulteriore occasione di esclusione e marginalità».

giovedì 25 Gennaio 2024

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Annalisa
Annalisa
3 mesi fa

Prima introducono il digitale con la scusa di facilitare l’accesso ai servizi e poi sono addirittura costretti ad aprire uffici per facilitare il digitale stesso.
Si sono evidentemente accorti che è tutto più complicato ora

Coratino deluso
Coratino deluso
3 mesi fa

Il digitale è un arma a doppio taglio, se non si ha dimestichezza o se ne ha poca è meglio lasciar perdere, se non si è molto attenti si può essere vittima di parecchi tipi di truffe, meglio affidarsi a persone esperte, le amministrazioni devono mantenere l’accesso tradizionale ai loro servizi , uso del cartaceo e in presenza allo sportello.