Il caso

Case popolari, il caso Corato: 1 alloggio su 10 è occupato abusivamente

Case popolari
I dati di Arca Puglia confermano la situazione
13 commenti 3535

Il 10% degli alloggi di edilizia popolare di Corato è abitato da persone che non hanno titolo per occuparle. È quanto emerge da una analisi sull’emergenza abitativa curata da Arca Puglia Centrale e pubblicata da La Gazzetta del Mezzogiorno proprio nel giorno in cui a Bari ha fatto tappa la missione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.

Nel pomeriggio di ieri diversi sono stati gli incontri istituzionali dei parlamentari, tra cui quello con Pietro De Nicolo, presidente dell’Arca Puglia Centrale, l’Agenzia regionale per la casa e l’abitare.

Sono tuttavia i dati a parlare e a inquadrare il caso di Corato come il secondo comune con la più alta percentuale di occupazioni abusive di immobili popolari. A fronte di 602 alloggi popolari, ne risultano occupati abusivamente 63, ossia il 10,4%. Peggio ha fatto soltanto Gravina in Puglia con il 10,9%.

Ad essere occupati sono prevalentemente alloggi disabitati poiché non ancora assegnati o non consegnati agli aventi diritto. Talvolta chi si introduce nelle case disabitate lo fa buttando giù la porta. Ci sono casi in cui c’è il subentro illegittimo a parenti o amici che hanno lasciato la casa o hanno perso il diritto all’assegnazione.

E gli sgomberi sono attività molto rara. Perché quella dell’abitazione è un’emergenza quando non c’è alternativa alla collocazione.

martedì 23 Gennaio 2024

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Tonico
Tonico
3 mesi fa

E come se ne sono accorti?

dina di
dina di
3 mesi fa

C’è abusivismo, perché i giudici comunisti chiudono un occhio….

Pier Luigi
Pier Luigi
3 mesi fa
Rispondi a  dina di

Mamma mia, che ossessionata.

Annalisa
Annalisa
3 mesi fa

Solo dati volutamente sottostimati per non fare brutte figure. Le case popolari detenute da individui non aventi diritto sono molte di più.

carluccio
carluccio
3 mesi fa

insomma, non siamo messi poi così male … tutto sommato, con il mix di leggi permissive, emergenze varie, vere, presunte tali o palesemente farlocche, burocrazia infernale (specie per chi ha veramente bisogno e diritto) … mi meraviglia che non ci sia il 100% di occupazioni abusive … e mi meraviglia ancora di più che non si sia infiltrato il racket delle case popolari, come succede nelle città più grandi …

Luigi Acella
Luigi Acella
3 mesi fa

I cittadini dovrebbero chiedere a chi di competenza:
1) Chi deve provvedere a rinnovare la graduatoria delle assegnazioni delle case popolari ?
2) In questi anni gli alloggi sono stati tutti assegnati seguendo la graduatoria vigente ?
3) Chi deve controllare la presenza di alloggi occupati abusivamente ?
4) Si può risalire ai responsabili del rinnovo della graduatoria, delle assegnazioni extra graduatoria e della vigilanza e controllo delle occupazioni abusive ?

nerdrum
nerdrum
3 mesi fa
Rispondi a  Luigi Acella

tu ne fai solo una questione amministrativa, ma nn è così. metteci un punto 5) al tuo elenco: l’esercito, una volta individuato l’abusivo, che di certo nn è entrato con il benestare degli uffici, lo butti fori, senza se e senza ma, anche se ci fosse il nonno con l’alzheimer, 3 minori… altro che strade sicure e c varie. come siamo ipocriti.

Luigi Acella
Luigi Acella
3 mesi fa
Rispondi a  nerdrum

Ti sfugge che il legittimo assegnatario della casa potrebbe stare in una condizione peggiore dell’abusivo. In ogni caso se l’abusivo dovesse trovarsi nelle condizioni che tu dici, il Comune dovrebbe farsene carico. ( Se le graduatorie venissero aggiornate periodicamente, un abusivo con il nonno con l’alzheimer, 3 minori… occuperebbe sicuramente il primo posto nella graduatoria e potrebbe accedere legittimamente all’assegnazione). Questa non è ipocrisia ma realismo!

nerdrum
nerdrum
3 mesi fa
Rispondi a  Luigi Acella

il comune dovrebbe farsi carico… con chi? con i messi comunali? il problema è far uscire, con le forze dell’ordine in assetto antisommossa, abusivi che sono, di solito, facinorosi o malavitosi. chi ha diritto, ha diritto. questo deve stabilire il comune. ma quel tipo di ordine pubblico non è cosa della “vigilessa”.

franco
franco
3 mesi fa
Rispondi a  nerdrum

non è e non sarà mai un problema di piccolo cabotaggio.- perchè chi occupa e chi dovrebbe essere il legale detentore sono spesso nelle medesime condizioni.- cioè DISAGIO sociale e poco importa l’origine della famiglia.- comunque nessuno si illuda che questo fenomeno si risolva con una forzata “carica” della PS- gli abusivi saranno sempre sul posto a qualunque costo.- denunce ecc ecc- chi ha diritto deve appoggiarsi sempre allo stato(organi comunali) che opera soltanto con la forza. e dopo? a parte il caso di malavita organizzata- finora non mi pare a Corato- trattasi sempre o quasi di disperazione sociale…altro che occupazione…disperazione senza se e senza ma..credetemi

nerdrum
nerdrum
3 mesi fa
Rispondi a  franco

lo stato deve essere credibile ed autorevole. se passa il concetto che ognuno fa quello che gli pare, tanto nessuno andrà mai a contestarglielo, nn va bene. il comune cura la parte amministrativa e stabilisce le graduatorie, ma fatto questo, altri devono far rispettare l’ordine. viceversa vigerà la legge della giungla, dove i vari “casamonica” sparsi x l’italia, saranno il vero ufficio case popolari.

franco
franco
3 mesi fa
Rispondi a  nerdrum

consentimi di riaffermare che lo Stato non deve MAI abbandonare il proprio ruolo di Stato, appunto.- cioè come mi ha sempre detto mia madre (nella semplicktà della sua mente) loStato siamo NOI e NOI dobbiamo sia affidarci che richiedere l’intervento dello Stato. le graduatorie di cui parli son sempre state un punto fermo ma spesso e volentieri -anzi malvolentieri- chi ha diritto non ne gode i benefici per paura e impunità trasandata e di cui approfittano in tanti.- credimi se dico che la parte buona spesso si sottomette alla prepotente per un semplice motivo. PAURA anzi abbandono da parte di chi di dovere.-

Gustavo
Gustavo
3 mesi fa
Rispondi a  franco

Lo stato se ne infischia dei poveri, se ne devono far carico i più abbienti