L'iniziativa

L’Anpi a scuola con un laboratorio sulla “Speranza di pace”

L'Anpi a scuola
Il resoconto dell'attività svolta dal gruppo in alcune classi di Corato
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Le attività didattiche dell'Anpi
Le attività didattiche dell'Anpi

Anche quest’anno, il gruppo Scuola della sezione ANPI “Maria Diaferia” di Corato, già dai primi giorni dell’anno scolastico, ha offerto la propria disponibilità a collaborare con gli Istituti Scolastici di Corato su progetti inerenti la conoscenza e la difesa dei principi costituzionali che sono alla base della Repubblica Italiana e della Democrazia. Al di là delle date legate a particolari ricorrenze istituzionali, quest’anno, anche per il drammatico scenario internazionale, segnato da venti di guerra, il gruppo delle docenti ha inteso proporre, nell’ambito delle attività di Educazione alla pace, un laboratorio dal titolo: “Natali di guerra – memorie di un fante della II Guerra Mondiale – dalla paura del conflitto alla speranza della pace”

Il laboratorio è stato condotto dalle prof.sse Calvi M., Mininno M., Mascoli L. ed ha avuto come destinatari circa 80 alunni delle classi 3^C e 3^ F dell’Istituto Comprensivo Cifarelli Santarella e delle classi 3^C e 3^F dell’istituto Comprensivo Tattoli De Gasperi di Corato.

Le attività hanno focalizzato il dramma del Natale in guerra nel corso dei due conflitti mondiali.  In particolare hanno preso spunto da una vicenda poco nota: La tregua di Natale del 1914. Nella notte della vigilia di Natale nel corso del primo conflitto mondiale, sul fronte occidentale, alcuni soldati tedeschi accendono decorazioni luminose, si intona un canto e comincia uno scambio di auguri, da una trincea nemica all’altra. I soldati si incontrano nella terra di nessuno, si stringono mani, si scambiano sorrisi, liquori e cioccolato. Si disputò persino una partita di calcio….

Altri stimoli sono stati offerti dagli “Appunti di trincea”, diario di guerra di Luigi Di Bisceglie, soldato coratino della Seconda Guerra Mondiale, appunti ritrovati e dati alle stampe dalla nipote Mariateresa Quercia, che ci ha accompagnato in classe nelle attività di lettura. Sono state lette lettere dal fronte, testi poetici, proiettate immagini di repertorio messe a confronto, nella loro immutata ed identica tragicità, con altre del mondo attuale.

Durante i due incontri i ragazzi si sono messi in gioco, hanno messo in atto strategie e tirato fuori talenti nascosti. In particolare, nell’ultimo incontro, durante i giochi di simulazione e di ruolo, si sono immedesimati nei giovani soldati che dal fronte scrivevano e ricevevano lettere dai loro cari. Hanno scritto, inventato e prodotto testi pregni di significato, cimentandosi in diverse tipologie testuali, facendo emergere la loro sensibilità. Tali testi hanno, alla fine, addobbato, degli alberi di Natale di polistirolo, lasciati in classe come ricordo dell’attività svolta.

«Ringraziamo i dirigenti e i docenti per la preziosa collaborazione e per l’opportunità che ci viene data nel promuovere i valori della Costituzione nati dalla Resistenza» scrivono gli aderenti all’associazione.

sabato 13 Gennaio 2024

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Stefano
Stefano
3 mesi fa

Purtroppo non è che mettendo insieme due parole generiche buone per tutti gli usi si educano i bambini.

franco
franco
3 mesi fa

erano esattamente GIOVANI ITALIANI (come tutti gli altri anche NEMICI) cui HANNO TOLTO LA GIOVINEZZA condannandoli alle sofferenze atroci.- altro che antifascismo non bastano più le parole ma quotidiani atti e pensieri di ricordi dei nostri AVI, altrimenti non hanno senso morti e atrocità subite……VIVA LA LIBERTA’

Stefano
Stefano
3 mesi fa
Rispondi a  franco

Infatti, presero giovani contadini pugliesi inesperti di armi e li mandarono in guerra senza addestramento come carne da cannone.