Tavernanova (foto Sarah Vernice)
La reunion

I Tavernanova si ritrovano a trent’anni dal primo album: «Il tempo sembra non essere passato»

Per questa speciale ricorrenza, i componenti originari del gruppo Luigi Di Zanni, Francesco Quatela, Rosita Ranaldo, Rino Mazzilli, Aldo De Palma, Pierluigi Balducci e Cesare Pastanella, nel corso del 2023 si sono ritrovati sugli strumenti per condividere nuove idee
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Il gruppo musicale Tavernanova quest’anno festeggia i trent’anni dalla registrazione del suo primo album “Taverna Nova”, con cui si è affacciato sulla scena della world music italiana, riscuotendo un notevole successo di critica per l’elegante connubio fra le antiche tradizioni popolari dei testi e la modernità e il respiro multiculturale delle musiche.

Per questa speciale ricorrenza, i componenti originari del gruppo Luigi Di Zanni, Francesco Quatela, Rosita Ranaldo, Rino Mazzilli, Aldo De Palma, Pierluigi Balducci e Cesare Pastanella, nel corso del 2023 si sono ritrovati sugli strumenti per condividere nuove idee e, soprattutto, «con la voglia di trascorrere ancora momenti piacevoli insieme, mantenendo lo stesso spirito con cui oltre trent’anni fa è iniziata la loro lunga avventura musicale, ricca di successi e soddisfazioni raccolte in tutta la penisola» dicono i sette membri del gruppo. «Sono stati momenti realmente emozionanti, per noi questo intervallo di tempo sembra non essere mai trascorso».

Ma per scoprire quello che i Tavernanova hanno prodotto durante questi incontri creativi bisognerà attendere ancora alcuni giorni. Il 27 dicembre il gruppo annuncerà una novità, proprio sul finire del 2023 e in coincidenza con un altro evento che avrà luogo nello stesso giorno.

La bio

Tavernanova è uno storico gruppo pugliese di world music, che esordisce nel 1990 con una ricerca etnica caratterizzata dai testi delle tradizioni popolari del sud Italia e dall’uso del dialetto coratino, uniti a una musica originale marcatamente distante dalle sonorità folk.

Nel 1994 pubblicano il disco “Taverna Nova” per l’etichetta discografica romana CNI – Compagnia Nuove Indye, che riscuote un notevole successo di critica per il calibrato ed elegante connubio fra gli antichi testi popolari e la musica moderna dal respiro multiculturale.

La collaborazione con la CNI sfocia nel 1996 nella produzione del secondo album “Matengue” (CNI-BMG Ricordi) che porta il gruppo all’attenzione del pubblico e della critica nazionale e internazionale, e ad una serie di concerti in prestigiosi festival di tutta Italia.

Nella seconda metà degli anni ’90 i loro brani vengono inseriti in numerose compilation, tra cui la storica “Canti Sudati” del quotidiano Il manifesto, e nel 1997 si classificano secondi nella categoria musica di “Frontiera” al PIM, Premio Italiano della Musica, indetto dai critici di Radio DeeJay, MTV e La Repubblica.

Nel 2000 i Tavernanova vengono citati in “The Rough Guide to World Music – Volume 1” tra i protagonisti della scena musicale etnica europea e mediterranea, e nel 2001 la regista francese Catherine Breillat sceglie il brano “Vene carnevale” come colonna sonora del film “À ma soeur”, vincitore di alcuni premi ai festival del cinema di Berlino, Rotterdam e Chicago. Nel corso degli anni, alcuni dei loro brani sono stati utilizzati come commento musicale nei documentari della trasmissione televisiva di Rai 1 “Linea Blu”.

Dopo un periodo di pausa, nel 2005 il gruppo torna in attività svolgendo una serie di concerti e nel 2012, con una nuova formazione, approda alla pubblicazione dell’album “Il sorpasso” (Digressione Music), con la conferma delle tipiche sonorità acustiche, gli
arrangiamenti ricercati e l’inserimento di una novità, i testi in italiano, che portano il gruppo sulla scena della canzone d’autore italiana.
Il più recente capitolo della lunga storia di Tavernanova vede un inaspettato ritorno alle sonorità e alla formazione originarie. Nel 2020, a trent’anni dal loro esordio, l’etichetta Angapp Music pubblica il singolo “Terra di Sud”, in una versione originale e inedita prodotta nel 1997.

mercoledì 20 Dicembre 2023

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GIUSEPPE CASTIGLIONE
GIUSEPPE CASTIGLIONE
4 mesi fa

Bravi, spero che riprendano con buona lena la loro produzione musicale