Ex Diamond, Amorese (AIC): «Non sottovalutare i costi di restauro e gestione»
L’operazione di acquisto dell’ex centro sportivo Diamond potrebbe rivelarsi un boomerang per il Comune di Corato, soprattutto per quanto attiene i costi di restauro e gestione della struttura. È in sintesi il pensiero del presidente dell’associazione imprenditori coratini Claudio Amorese che fa proprie le perplessità sollevate, in sede di commissione, da alcuni consiglieri comunali per i quali l’auspicio di ottenere una struttura che consenta lo svolgimento di attività sportive non può non tenere conto della sostenibilità economico – finanziaria dell’operazione.
Nell’intervista a noi rilasciata, Claudio Amorese analizza da una prospettiva imprenditoriale l’opportunità da parte dell’Ente di affrontare l’acquisto, guardando oltre la mera acquisizione del bene al patrimonio comunale. La domanda che ci si pone è: che ne sarà della struttura dopo che il Comune l’avrà acquistata?
L’Aic, attraverso le parole del suo presidente, si è resa disponibile a dialogare con l’amministrazione comunale al fine di individuare strategie efficaci affinché l’investimento non risulti uno spreco.
Chissà perché gli imprenditori si fanno avanti solo ora che il comune si è mosso. Prima intendi e aste deserte. Questo conferma che l’intervento de pubblico è necessario. Altrimenti sarebbe un calzone senza cipolla!
Date ascolto al sig. Amorese, non fatevi abbagliare dalla mania di grandezza, non appesantite di debiti i coratini, non pensate solo alla vostra gloria, se sbagliate diventa fango, esempio velostazione, altro esempio il progetto del ecoestramurale, piuttosto fate una rotonda per regolare il traffico su via Castel del monte incrocio con via Massarenti e le rotonde a tutti gli incroci dell’ estramurale.
Signor Amorese io un’idea ce l’avrei..
Ludoteca per bambini, biblioteca e aggregazione per anziani. La struttura è enorme, si può fare?
Un centro sociale al chiuso (all’aperto ci sta già) sarebbe perfetto. Corrente, acqua e riscaldamento pagato. Birre e sigarette tutto compreso.
Il sogno eterno degli inutili della società.
mi ripeto, riproponendo il commento già fatto sulle volontà politiche di acquisire l’immobile: “la questione nn è comprare, ma sarà ristrutturare, gestire, manutentare…” chi vuol comprare, oltre a dire subito x farne cosa, ha chiaro, carte alla mano, un piano di investimento? il fabbisogno finanziario dell’ente? in quanti anni si ammortizza la spesa? questa cosa se viene affrontata dalla sola politica (libro dei sogni) ci si schianterà (vedi palazzo gioia).
Secondo me la proposta dell’amministrazione comunale è il canto del cigno con cui definitivamente si schianterà contro il muro dei suoi fallimenti…
Quando volpe non riesce ad arrivare all’uva dice che è acerba. Capisc a me.
Ma sapete perchè alcuni imprenditori si interessano ai denari pubblici?
Ora che non rischiano più nemmeno con i propri soldi ma fanno impresa solo con bandi e finanziamenti pubblici si dispiaciono se i soldi vengono usati in opere pubbliche perchè diminuiscono per loro
Il pudore, questo sconosciuto
SINDACO VAI AVANTI I RAGAZZI CORATINI HANNO DIRITTO A UNA PISCINA COME CE L’HA RUVO ANDRIA E TANTE ALTRE
E perché no un bel manicomio..
Non siete capace di fare la manutenzione alle strade di Corato… Figuriamoci…
Aprite un manicomio, questo è un consiglio regalato…
Ma qualcuno pensa che i privati non fiutano gli affari ? Se questo dovesse essere veramente un affare i privati non se lo faranno scappare. Questo lo capiremo quando ci sarà la gara, se il Comune sarà unico partecipante o ci saranno altri.
tutte le città limitrofe possiedono piscine comunali è doveroso che lo faccia anche Corato. investire nello sport e quindi nella salute delle future generazioni è un dovere per una amministrazione che voglia guardare oltre il limite di uno o due mandati. Si potrebbe inoltre avviare una forma di sottoscrizione popolare, per raccogliere fondi utili sia all’acquisto che alla ristrutturazione, affinchè la popolazione intera, possa sentirsi parte attiva di un utile gesto di civiltà.
Volendo tutto si può fare , ricordo bene l’apertura di quella struttura e anni a seguire, era difficile trovare un parcheggio in quella strada le attività sportive ne erano tante ricordo anche qualche concerto e credo che tante altre se ne potrebbero fare partendo dal nuoto che principalmente è uno sport che manca a Corato .
Il Diamond gestito da privati e molto frequentato è fallito, perchè ?