Andrà a processo il medico odontoiatra nel cui studio, il 13 gennaio del 2022, morì la 43enne Doriana Scardigno. È quanto ha disposto il Gup del Tribunale di Trani Domenico Zeno. La prima udienza sarà celebrata il prossimo 12 aprile.
Il medico dovrà difendersi dall’accusa di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.
Nel processo la famiglia della professionista deceduta si è costituita parte civile.
La Procura aveva richiesto per il medico l’archiviazione ma lo scorso 12 giugno il gip Ivan Barlafante, ha accolto l’opposizione della famiglia disponendo l’imputazione coatta.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri la 43enne sarebbe morta subito dopo la somministrazione di un anestetico.
giustizia sia fatta, i genitori hanno il diritto di conoscere la verità , non potrà consolarli, ma quantomeno avere un punto fermo e la vera giustificazione, non si può perdere un figlio in un secondo rimanendo per tutta la vita con un terribile dubbio.
Magari era debole di cuore o allergico all’anestesia, giustizia sia fatta