Donna al telefono
La truffa

«Sua figlia ha avuto un incidente»: si fingono carabinieri e truffano donna coratina per migliaia di euro

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
È iniziata più o meno così la truffa a una 70enne di Corato alla quale delinquenti senza scrupoli sono riusciti a sottrarre migliaia di euro tra contanti e gioielli. Un raggiro pianificato nei minimi dettagli che alla base aveva la conoscenza di nomi, orari, abitudini e indirizzi
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«Sua figlia ha avuto un incidente e l’assicurazione vuole garanzie, servono 6.600 euro». È iniziata più o meno così la truffa a una 70enne di Corato alla quale delinquenti senza scrupoli sono riusciti a sottrarre migliaia di euro tra contanti e gioielli. Un raggiro pianificato nei minimi dettagli che alla base aveva la conoscenza di nomi, orari, abitudini e indirizzi. E che, soprattutto, è stato in grado di creare una spirale di ansia in grado di togliere lucidità a una persona definita, da chi la conosce, tutt’altro che sprovveduta.

Tutto è iniziato venerdì mattina all’ora di pranzo, con una chiamata al telefono fisso della casa in cui la signora vive con suo marito.

«All’altro capo del telefono un uomo con un accento della nostra zona si è presentato come un maresciallo dei carabinieri» racconta la donna, ancora visibilmente turbata. «Mi ha detto che una delle mie due figlie, di cui conosceva i nomi, aveva appena avuto un incidente stradale uscendo dal lavoro. Ha precisato che mia figlia stava bene, ma che era scossa e aveva bisogno di aiuto in quanto l’altra persona coinvolta nel sinistro, un giovane di 28 anni, era stato portato d’urgenza in ospedale a Barletta e l’assicurazione aveva bisogno di 6.600 euro di garanzia per poter avviare le pratiche del caso. L’uomo ha precisato che avrei avuto tale somma indietro nel momento in cui il ragazzo sarebbe stato risarcito. Mi sono subito allarmata e ho chiesto di poter parlare con mia figlia e allora il sedicente maresciallo mi ha passato al telefono una donna che, piangendo, ha urlato: “mamma, per favore, aiutami“. Nella concitazione del momento ho pensato fosse davvero mia figlia».

A quel punto l’uomo al telefono ha chiesto alla signora chi altri fosse in casa con lei.

«Io ho risposto che c’era mio marito – prosegue la signora – e allora il “maresciallo” se l’è fatto passare al telefono e gli ha detto di andare subito in caserma dai carabinieri perché nostra figlia aveva bisogno di assistenza. Ovviamente mio marito è uscito subito di casa, ma è stato immediatamente raggiunto al cellulare da un altro truffatore che lo ha tenuto in linea per tutto il tempo: l’uomo che lo ha chiamato lo ha mandato prima verso la caserma di Corato e poi verso quella di Trani, mettendolo fuori gioco. Nel frattempo, il finto carabiniere mi ha chiesto di continuare la nostra conversazione tramite il mio telefono cellulare, pregandomi però di lasciare aperta la conversazione anche con il telefono fisso per ogni evenienza».

In pratica, in quel frangente, la famiglia presa di mira dai truffatori è stata di fatto isolata: tutti e tre i loro telefoni erano occupati e non potevano quindi né ricevere, né far partire chiamate.

«Rimasta sola, mi è stata ribadita la necessità di consegnare il denaro» continua la vittima. «Alla richiesta di 6.600 euro ho risposto che in casa non avevo tutti quei soldi, ma che avevo a disposizione solo 2.300 euro in contanti. Mi hanno detto che non erano sufficienti e mi hanno chiesto di aggiungere l’oro che avevo in casa, precisando che di lì a poco sarebbe passato un carabiniere a ritirare soldi e gioielli. Tempo qualche minuto e una giovane donna vestita di nero con addosso la pettorina dei carabinieri si è presentata a casa e ha preso la busta con tutto ciò che avevo raccolto. Mentre continuavo a stare al telefono, il “maresciallo” mi ha però detto che quanto avevo raccolto non bastava e mi ha pregato di aggiungere altro oro, perché le condizioni di salute del ragazzo coinvolto nell’incidente stavano peggiorando. Alla fine, tra soldi e gioielli, ho consegnato certamente più della somma che chiesta inizialmente. A quel punto ho domandato ancora di parlare con mia figlia e di nuovo è spuntata quella voce di donna che gridava “mamma, aiutami“».

Dopo aver consegnato denaro e oro, il finto carabiniere ha continuato a trattenere la signora al telefono per altri interminabili minuti.

«Nel frattempo le mie figlie, cui ovviamente non era accaduto nulla, stavano provando a chiamarmi, ma trovavano sempre il telefono occupato. Allora proprio la figlia che, secondo i truffatori, era rimasta vittima dell’incidente, mi ha raggiunto fisicamente a casa per capire cosa stesse accadendo. Appena è salita a casa e l’ho vista incolume, ho capito di essere stata raggirata. Ed è stata una sensazione terribile» dice, affranta, la donna.

Nella stessa giornata in cui è avvenuto il fattaccio, la signora ha provveduto a sporgere denuncia al commissariato di polizia che ha subito avviato le indagini.

«È un racconto al quale può sembrare assurdo credere, ma posso garantire che l’ansia e la preoccupazione avevano raggiunto un livello tale da togliermi lucidità. Mi consolo pensando che poteva anche accadere qualcosa di peggio, ma ora mi sento violata e impotente» conclude la signora. «Ho scelto di raccontare la mia storia in modo che, chiunque la legga, possa tenere ancora di più gli occhi aperti ed evitare di cadere in questi tranelli. Perché, purtroppo, è più facile di quanto sembri».

A tal proposito, vi proponiamo i consigli dei carabinieri per non incappare in questa e altre truffe.

lunedì 16 Ottobre 2023

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Mary Mary
Mary Mary
6 mesi fa

Tanto di solidarietà per la signora e suo marito che sono stati truffati e che spero possano recuperare fino all’ultimo centesimo. Purtroppo togliendo il reddito di cittadinanza questi farabutti si inventano di tutto pur di non andare a lavorare come farebbe una normale persona per mantenere la propria famiglia dignitosamente

Laura Rossi
Laura Rossi
6 mesi fa
Rispondi a  Mary Mary

Cosa c’entra il reddito di cittadinanza? Queste truffe esistono da tanto tempo

Luigi Murgiano
Luigi Murgiano
6 mesi fa
Rispondi a  Mary Mary

Questi sono criminali professionisti. Non facciamo passare il messaggio che tutti i poveri sono potenziali delinquenti

Ss ss
Ss ss
6 mesi fa
Rispondi a  Mary Mary

Cara signora anche con il reddito ,rubavano,si drogavano,prostituivano.!!!!!!!!!! E’il DNA!L’ignoranza e veda lei cos’altro!Per quanto riguarda i truffati non posso pensare che nonostante si diffonda l’attenzione su queste truffe ci si fa’fregare così!

Pier Luigi
Pier Luigi
6 mesi fa
Rispondi a  Mary Mary

Quindi il reddito di cittadinanza lo prendevano solo i farabutti? Quando scrivete azionate anche il cervello, o lo fate solo per passatempo?

Salvatore Patruno
Patruno salvatore
6 mesi fa
Rispondi a  Mary Mary

Spero che mettano dinuovo il reddito di cittadinanza così non truffano più ma per piacere.

Giuseppe
Giuseppe
6 mesi fa

Qualcuno dice le situazioni delle famiglie x andare a truffatori sanno dove devono andare penso io povera gente che capita booo