La ricorrenza

Un secolo di “Oriani” e l’emozione di festeggiare una istituzione

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Il taglio della torta celebrativa
Un omaggio a chi, nel tempo, ha formato generazioni di studenti
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Nessuno può ricordare il suono della prima campanella che, il 1° ottobre 1923, diede avvio alle lezioni nel Liceo Classico di Corato, intitolato ad Alfredo Oriani. Un giorno destinato a restare nella storia, poiché da quel giorno quell’istituto scolastico diventò il luogo di formazione della nuova classe dirigente cittadina e, sempre più spesso, nazionale e internazionale.

Prima ancora della fondazione dell’Università di Bari (fondata nel 1925) e del Conservatorio, il Liceo Oriani iniziava ad accogliere gli studenti, a diventare luogo per la loro crescita, per la formazione della loro cultura, poi messa al servizio dell’intera società.

Da allora è passato un secolo. Un anniversario speciale che la scuola ha voluto celebrare con un evento al quale hanno preso parte gli studenti del Liceo, i docenti che li formano, ma anche coloro che hanno contribuito nel corso del tempo a far sì che l’Oriani diventasse una istituzione, punto di riferimento per l’istruzione e la cultura del territorio. Non potevano mancare i presidi e dirigenti scolastici che si sono avvicendati alla guida del prestigioso istituto; gli storici docenti, una fra tutti la professoressa Grazia Talia Calvi, memoria storica dell’Oriani. Non potevano mancare le istituzioni, il sindaco Corrado De Benedittis, il delegato della Città Metropolitana Marco Bronzini. L’omaggio per loro è stato un bellissimo concerto, eseguito all’esterno della struttura di Via Santa Faustina, che da alcuni anni ospita l’Oriani.

Un momento di grandi emozioni, affidate alle parole del cerimoniere, l’attuale dirigente dell’istituto prof. Francesco Catalano. È spettato a lui il compito di ripercorrere le varie fasi della storia del Liceo Oriani, capace di “risorgere dalle ceneri come l’Araba Fenice”, in più occasioni. Un istituto che, come pochi altri, è riuscito a creare nelle persone che lo hanno vissuto un orgoglio di appartenenza molto ben radicato. Il pensiero è andato ai ragazzi del ’23; i ragazzi del primo dopoguerra, quelli che dovettero affrontare l’epidemia di Spagnola e il drammatico dissesto idrogeologico della nostra città. Periodi in cui la scuola ha sempre mantenuto la barra dritta, non dimenticando mai la missione di educare e formare gli studenti. Così come è accaduto durante il periodo del Covid, come ricordato dal dirigente Catalano.

Nessun palco, tante sedie nel cortile della scuola. Quando si è in famiglia non esistono piedistalli. E come in tutte le feste che si rispettino non ci può essere conclusione senza il taglio della torta, nell’emozione di tutti i presenti, dinanzi alla fascia tricolore del primo cittadino che – in un momento che scandisce la storia – porta al Liceo Classico “Alfredo Oriani” la gratitudine e la riconoscenza dell’intera comunità cittadina per l’assoluto valore e prestigio della sua istituzione.

martedì 3 Ottobre 2023

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